Francia

  • Contro e pro

    C’è ancora la Covid-19. C’è la guerra tra due imperialismi che si fronteggiano sulla pelle degli ucraini. La benzina è arrivata a 2.08 al litro. Gas ed elettricità vanno alle stelle. Il grano scarseggia, bloccato dalle mine. Il Po è quasi asciutto e avanza il sale marino dentro il...
  • Francia e Colombia, così lontane, così vicine

    Anche lo si volesse trovare, non esiste un collegamento diretto tra l’ottima affermazione della sinistra di alternativa francese di Mélenchon e la vittoria dell’ex guerrigliero Petro alle presidenziali colombiane. Le storie di Parigi e di Bogotà non le separa soltanto il mare Oceano ma, molto di più, proprio la...
  • La favola della “democrazia” da difendere e gli effetti della guerra

    La “buona politica occidentale“, quella di contenimento dell’imperialismo putiniano, dell’espansionismo oligarchico russo, del fronteggiamento dei nuovi regimi autocratici e autoritari dell’est e del lontano oriente a trazione cinese, viene presentata dai quotidiani e dalle televisioni (e da tanta parte del mondo internettiano) come la sola possibile per dare all’Europa...
  • La candidatura di Kiev alla UE su un piatto quasi d’argento

    Una promessa rafforzata d’avvenire all’Ucraina, che «appartiene alla famiglia europea», per ottenere lo statuto di candidato alla Ue. Ma poche promesse concrete di armi. Un appello alla Russia perché non si opponga al piano dell’Onu per sbloccare i porti, in particolare Odessa, per permettere l’export di cereali e evitare...
  • La sola risposta giusta di sinistra alla crisi democratica e politica

    L’unica analogia possibile tra le elezioni legislative francesi e quelle amministrative italiane, includendo a buon peso anche la chiamata al voto referendario sui temi della giustizia, sta nella crisi della partecipazione, nella progressiva e costante riduzione di empatia tra i cittadini, le istituzioni e gli strumenti che sono dati...
  • Il vigore progressista francese e la languida sinistra italiana

    In Francia hanno la NUPES, acronimo per la “Nouvelle Union Populaire Écologique et Sociale“, e hanno un progetto di convenzione nazionale che guarda ad un progressismo innovativo, socialista, comunista, verde, giovane, rivolto davvero a dare gambe ad un progetto di riconsiderazione tanto dei programmi quanto delle esigenze che devono...
  • L’Europa esulta, ma la Francia no. Il paese è spaccato

    Grande sospiro di sollievo in tutta Europa (o quasi), per la vittoria al 58,5% di Emmanuel Macron, che evita che uno dei paesi fondatori della Ue si trasformi in un paese euroscettico. Ma in Francia questo entusiasmo non è condiviso. Il 41,4% di Marine Le Pen, un record storico...
  • Macron e il “terzo turno” elettorale di giugno

    La guerra in Ucraina salva il secondo mandato presidenziale di Emmanuel Macron. Forse come titolo di apertura di un quotidiano sarebbe lunghino, eppure questa è la sintesi migliore che si possa fare del ballottaggio per l’Eliseo. Vince il “presidente dei ricchi“, ma vince pure quel presidente europeista che ha...
  • Lo Stato forte dei liberisti e le tattiche sovraniste

    Dal 24 febbraio scorso non solo molti governi e molte forze politiche sono rimaste spiazzate davanti all’aggressione russa all’Ucraina, ma pure la destra intransigentemente sovranista che, almeno fino ad allora, aveva avuto più che dei rapporti amichevoli con Vladimir Putin e il suo comitato di affari plutocratici. Intervistato da...
  • L’irriformabilità del potere e il dovere nostro di superarlo

    Non si può chiedere ai governi di salvare il popolo ucraino, perché i governi sono, con i loro punti di riferimento economici e strategici, i principali artefici della guerra. E non si può nemmeno chiedere agli Stati di fare la pace, perché hanno tutto l’interesse a proseguire questa e...
  • Francia, due paesi e un convitato di pietra

    Due paesi si sono scontrati ieri sera, in tv, nel dibattito tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, a 4 giorni dal ballottaggio. Di fronte alla descrizione di un paese «declassato», la canditata di estrema destra ha presentato delle proposte del «quotidiano», distorcendo lo slogan della France Insoumise «un’altra...
  • Macron a caccia di consensi, nulla è scontato

    Tre blocchi si fanno fronte dopo il primo turno delle elezioni presidenziali di domenica: Emmanuel Macron, arrivato in testa con il 27,84% (pari a 9.785.578 voti), Marine Le Pen, che si qualifica per il ballottaggio del 24 aprile con il 23,15% (8.136.369 i voti) in e, in una posizione...
  • Un minuto dopo il ballottaggio, di nuovo anche contro Macron

    La domanda che ci siamo posti poco prima dello spoglio delle schede del primo turno delle presidenziali francesi, ossia se il “fronte repubblicano” avrebbe retto alla prova dell’eventuale ballottaggio tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, è oggi più che attuale che mai. Ci sono buone speranze sull’effettiva possibilità...
  • La crisi del “fronte repubblicano” nelle presidenziali francesi

    Quando parlava Jean-Marie, suo padre, i comizi erano non al limite ma ben oltre il negazionismo dell’Olocausto. I toni erano quelli di un nazionalismo fascista da Stato francese di Vichy, per una Republique che dei valori rivoluzionari e giacobini avesse solo un vago ricordo, un motivo per gloriarsi di...
  • Sfumature francesi sulle sanzioni alla Russia

    Domani 48,7 milioni di elettori francesi votano per il primo turno delle presidenziali, in un clima pesante, dove gli stati d’animo dominanti sono «inquietudine, incertezza, fatica». Il ritorno della guerra in Europa contribuisce a questo scenario, già gravato dalla crisi del Covid, non ancora finita. Mentre i 12 candidati...
  • Le truppe invisibili del gas russo vanno alla guerra

    Eccolo, finalmente, il gas! Questo attore dietro le quinte, questo improbabile escluso da una tragedia bellica che si voleva far passare come mera conseguenza di una rivendicazione confinaria da parte russa e come reazione all’espansione democratica dell’Ucraina guidata da un comico populista: è arrivata l’ora di entrare in scena...
  • L’italiana Leonardo guida il riarmo dell’Unione europea

    È un’impresa italiana a fare la parte del leone nei nuovi programmi di difesa dell’Unione europea. Dei 600 milioni di euro stanziati per la ricerca e lo sviluppo industriale nel settore delle armi, la società Leonardo – di proprietà del ministero dell’Economia – ne riceverà 28,7, superando di gran...
  • La tempesta perfetta della crisi Covid, della guerra e delle sanzioni

    Per Mario Draghi la tempesta perfetta delle conseguenze economiche del Covid, della guerra russa contro l’Ucraina e delle sanzioni non hanno ancora creato un’economia di guerra. «Ma è bene prepararsi – ha avvertito ieri da Versailles – Prepararsi non vuol dire che ciò debba avvenire, sennò saremmo già in...
  • La nuova corte di Versailles e l’imminente economia di guerra

    Nello specifico, essere in una “economia di guerra” vuol dire adattare tutti i parametri della propria vita ad un regime straordinario in cui l’esistenza di tutti e di ogni settore produttivo è finalizzata al contenimento delle ripercussioni che la guerra stessa ha su un Paese. Vuol dire contingentare gli...
  • Danton

    Benché poco conosciuto in Italia, nonostante le sue opere siano state tradotte e diffuse da case editrici di primo livello come Bombiani, Norman Hampson è uno degli storici della Rivoluzione francese e dell’Illuminismo che hanno segnato un vero e proprio cambio di passo nell’interpretazione dei fatti e nelle innumerevoli...
  • La pochezza della politica draghiana davanti all’economia di guerra

    La diversificazione delle posizioni internamente al governo italiano sull’esclusione della Russia dalla piattaforma “Swift” sono imbarazzanti due volte: da un lato per aver diviso il “fronte diplomatico” europeo circa le sanzioni più dure da concretizzare in breve tempo in risposta alla guerra di Putin contro l’Ucraina; dall’altro per aver...
  • La guerra possibile, dal metaverso di Biden alla realtà

    Il momento è delicatissimo per la crisi ucraina. Arrivano segnali concreti di de-escalation, ma ne restano in campo altri come ordigni innescati. Nell’ordine: il discorso di Joe Biden ieri sera nel quale il presidente americano ha detto che «il ritiro russo è da verificare», tuttavia ha insistito sul fatto...
  • La sinistra francese spaccata va alla Primaria popolare

    Il Verde Yannick Jadot e Jean-Luc Mélenchon della France Insoumise hanno sfilato ieri nel corteo parigino, una delle 170 manifestazioni organizzate in tutta la Francia per denunciare salari troppo bassi. Gli altri candidati espressione della sinistra, presenti o meno nei cortei, appoggiano tutti le rivendicazioni del mondo del lavoro....
  • La cena de le ceneri

    La volta celeste si illumina sopra la grande città che ormai è un chiaroscuro di tetti e anfratti, di lanterne accese, di candele che si consumano lentamente. Le fronde degli alberi si muovono piegate da un vento ancora gelido, mentre in una locanda si sentono strepiti e urla di...
  • Il Terrore e la Rivoluzione giacobina

    La Storia è ricca di tutte le contraddizioni e le bizzarrie che gli esseri umani condensano in loro stessi, per cui può capitare di incontrare un Giulio Cesare che ha scritto fiumi di commentari sulle proprie imprese militari e politiche, mentre di Socrate ci sarebbe rimasto ben poco se...
  • Una sinistra da andare a prendere alla fine del mondo

    Europa e America del Sud dentro la globalizzazione liberista possono sembrare mondi vicini, eppure rimangono molto lontani quando si tratta di interpretarne i cambiamenti sociali e politici che si sono susseguiti durante i primi due anni della pandemia. Il Covid-19 ha sconvolto non solo i piani della struttura economica...
  • Draghi in italia e Draghi in Europa: ovvero il consolidamento liberista

    Se guardassimo ai rapporti di forza economico-sociali, dovremmo essere certi che lo sciopero generale di oggi può servire a ben poco nel cercare di scalfire anche solo minimamente l’impostazione determinata del governo Draghi a proteggere la classe imprenditoriale e l’alta finanza, liberisticamente intesi dall’ex banchiere europeo come gli unici...
  • Contro la pena di morte

    La morte ci dovrebbe far pena; dovrebbe muoverci a compassione, se davvero uno dei possibili significati da attribuire all’esistenza è quello di ricercare la felicità, di individuare tutti i modi possibile per poter vivere il maggior tempo possibile e nel miglior modo lontani dal dolore, dai disagi, dalle vessazioni...
  • Il Truman Show della politica estera italiana

    La politica estera italiana è un Truman show, dove non c’è nulla di vero e siamo stati tutti adottati da un’emittente televisiva. Bastava ascoltare i discorsi in diretta tv del presidente del Consiglio Draghi e del ministro degli esteri Di Maio al Med, secondo i quali l’Italia si «batte...
  • Le traversie amorose e i fiori: una confessione omosessuale a Zola

    «La paura di entrare in contatto con un soggetto siffatto, di discuterne anche solo oggettivamente, risulta, da quelle parti, più intensa di quanto lo sia qui da noi». L’argomento in questione è l’omosessualità e le frasi di discrimine sono inserite da Magnus Hirschfeld in Die Homosexualität des Mannes und des...
  • Baudelaire e Flaubert sismografi di Raboni

    «Blanche fille aux cheveux roux, come tradurlo, / come tradurti? (e dire / che l’ho già fatto, tanto tempo fa…)»: sono versi tolti da Lista di Spagna di Giovanni Raboni, la seconda sezione delle Canzonette mortali, composta da ventotto testi datati 1981. Patrizia Valduga, alla quale la serie è dedicata, compiva allora...
  • Brigate rosse, una storia italiana

    Ci sono due modi per trattare la storia delle Brigate Rosse: uno è l’approccio metodicamente storico che prescinde da una qualunque partigianeria o detrazione di tipo politico; l’altro è un accostamento invece di quest’ultimo genere, politico e politicista sia che esso tratti la storia del Partito Comunista Combattente su...
  • Pegasus, cyberspionaggio globale contro dissenso e giornalisti

    «Fatti estremamente scioccanti», li definisce il portavoce del governo francese Gabriel Attal riferendosi alla trentina di giornalisti transalpini di Le Monde, Canard Enchaine, Figaro, Afp e altri ancora, spiati da servizi di intelligence marocchini tramite il software Pegasus della società israeliana NSO. Se ne parla da anni. Solo ora...
  • Tassa del 15% sulle multinazionali: «È ridicolmente bassa»

    Gabriel Zucman, il coordinatore dell’osservatorio fiscale europeo presentato il primo giugno dalla Commissione Europea (Il Manifesto, 2 giugno) ritiene che un’imposta del 15% sui profitti delle grandi multinazionali a livello globale sia «un tasso ridicolmente basso» rispetto a quella che è stata storicamente la norma e a quella che...
  • Dal blocco dei licenziamenti all’offensiva neoliberista europea

    Vista del falco, un po’ in tutti i sensi, per l’Unione Europea che dichiara il blocco dei licenziamenti un enorme sbaglio, limitandosi ad usare un eufemismo di marca strettamente istituzionale: “superfluo“. Un errore, un inciampo della politica troppo sociale e troppo poco piegata al dettame liberista, accondiscendente al tema...
  • Una dichiarazione di ristrutturazione del capitalismo

    Stati Uniti d’America e Gran Bretagna hanno tenuto per sé il 95% dei vaccini prodotti. Una bella accumulazione, non proprio “primitiva” come quella marxianamente intesa; anzi, modernissima nel non separare questa volta il produttore dal prodotto. Laddove il primo è il paese interpretato dal suo governo e il secondo...