Esteri

  • La vecchia spartizione della Siria non ha retto, è già iniziata la nuova

    Nessuno può uscire indenne da una guerra civile che in Siria ha frantumato il Paese in mille pezzi, con milioni di profughi: oltre 12 milioni di siriani in questi anni hanno dovuto lasciare le loro case, la metà fuggendo fuori dai confini. Paesi tra i più forti e i...
  • La grande guerra mediorientale sulla pelle del popolo siriano

    Per i jihadisti anti-Assad, lanciati all’attacco dal loro padrino Erdogan, l’assedio di Damasco è sempre più vicino e si specula già sulla spartizione della Siria tra le milizie e le potenze coinvolte, Turchia, Israele (che occupa il Golan dal 1967), Iran, Russia (tre basi militari), Stati Uniti. Come se...
  • Gaza. Rapporto di Amnesty, per Israele sono tutte «fantasie»

    Tutto «inventato» per il ministro degli esteri israeliano Yisrael Katz il contenuto del rapporto di Amnesty International Ti senti come se fossi un subumano: il genocidio di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza, che in 296 pagine dimostra come la condotta di Israele nella Striscia abbia «lo specifico...
  • Il moderatismo non fa da argine all’ultradestra

    Il maledetto imbroglio orchestrato da Emmanuel Macron che accreditandosi come invalicabile argine contro l’estrema destra aveva invece finito col varare un governo interamente dipendente dai capricci e dalla volontà del Rassemblement national è rapidamente andato incontro alla sua inevitabile fine. Era prevedibile. Malgrado le sue corde profondamente conservatrici e...
  • Corea del sud, Yoon tenta il golpe. Il parlamento resiste

    Era iniziata con l’improvviso annuncio dell’imposizione della legge marziale di emergenza. È continuata con l’assalto dei militari all’Assemblea nazionale, per impedire il voto di richiesta di revoca dei parlamentari. È finita, forse, con le centinaia di persone scese in strada per protestare a chiedere l’arresto di Yoon Suk-yeol. La...
  • Le guerre siriane da Trump a Trump

    Nei calcoli di Mosca, doveva essere Kyiv a cadere in tre giorni, non Aleppo. Così i russi hanno cacciato il loro comandante, costretti a guardarsi le spalle, con un occhio alle proprie basi navali di Tartus e Latakia, cuore della proiezione nel Mediterraneo (Cirenaica) e in Africa. Negli ultimi...
  • La Jihad ad Aleppo, come disgregare il Medio Oriente

    Aleppo, come l’irachena Mosul, è una delle «città martiri» del Medio Oriente e forse era destino della Siria che da qui tutto dovesse ricominciare, da quella qalat, la millenaria cittadella fortificata, che non l’ha mai salvata da nessuna guerra, dove anni fa raccolsi sui gradoni uno degli ultimi chiodi...
  • Von der Leyen «imperatrice» di una Commissione debole e a destra

    Sono solo 370 i voti che promuovono la Commissione von der Leyen II. In termini numerici, la maggioranza basta e avanza, ma non si tratta di un trionfo. Quando il 18 luglio, lo stesso Parlamento europeo riunito a Strasburgo aveva formalmente «eletto» Ursula, scelta secondo i Trattati Ue dal...
  • La tregua sporca sulla pelle di due popoli

    Quella del Libano è una tregua «sporca»: perché, arriva – sperando che arrivi davvero – sotto una pioggia di bombe su Beirut e, come sempre, accompagnata dal diritto di Israele a romperla in qualunque momento. Ci sarà una doppia tutela in Libano, scrivevano ieri i media locali: nel sud...
  • Europa, la conversione del Pd dà il via libera al ribaltone

    Quando la realtà è imbarazzante, basta negarla. Il Partito socialista europeo ha appena spalancato le porte a quell’allargamento a destra della maggioranza, e probabilmente anche a un vero e proprio cambio della maggioranza, contro il quale aveva eretto barricate in luglio e che ancora la settimana scorsa definiva inaccettabile....
  • La minaccia nucleare. Attenzione, Putin non è Milosevic

    Che dovessimo finire l’anno parlando di minaccia nucleare per l’Europa e per il mondo era, ahimè, facile profezia già prima delle presidenziali Usa, quando a settembre l’annunciato invio di missili a lungo raggio chiesti da Zelensky veniva rimandato in attesa dei risultati del voto: Kamala Harris o Trump? La...
  • Musk nominato ministro per il sabotaggio della nazione

    In un’inchiesta pubblicata a fine ottobre, il New York Times ha scritto del comprensorio fortificato predisposto ad Austin da Elon Musk per ospitare i suoi undici figli e tre delle loro madri. Musk non ha commentato, ma suo padre, Errol Musk, ha elogiato il figlio per i suoi «ottimi...
  • Il tallone di ferro sugli Stati uniti

    La marcia di Donald Trump nel suo ritorno alla Casa bianca è stata scandita inesorabilmente da una vittoria dopo l’altra negli stati chiave. Alle 2 di notte (le ore 8 in Italia) l’annuncio della vittoria in Pennsylvania ha di fato precluso a Kamala Harris quasi ogni altra possibilità di...
  • Trump: “Sono il nuovo presidente degli Stati Uniti, abbiamo scritto la storia”

    Stava aspettando solo il risultato della Pennsylvania per salire sul palco e pronunciare il suo discorso da nuovo presidente degli Stati Uniti. Per tutta la serata, Donald Trump è stato nel suo quartier generale di Palm Beach, in Florida. La notizia tanto attesa è arrivata intorno alle 2 di...
  • Election day, l’incognita della sfida di genere

    Il voto che non t’aspetti, e che può fare la differenza, può venire da una famiglia graniticamente devota al culto di Trump, dalla moglie che, senza dirlo al marito, vota per Kamala Harris e gli confida di aver votato per il loro beniamino dalla chioma color polenta. In molte...
  • Alluvione senza precedenti, strage in Spagna

    La situazione meteorologica nella zona sudest della Spagna è catastrofica. Ieri e l’altro ieri la Dana (“depressione isolata a alta quota”, in spagnolo), o anche “goccia fredda”, o “vortice isolato”, come preferiscono definirlo alcuni climatologi italiani, ha colpito come mai prima la penisola iberica. Secondo i dati alla chiusura...
  • Israele, lo Stato fuorilegge fa la guerra alle Nazioni unite

    «Sarebbe giustificato e morale far morire di fame due milioni di civili» ha dichiarato il ministro israeliano delle finanze, Bezalel Smotrich, lamentando che però il mondo non lo permetterebbe. Ma ci stanno provando. Anche con le due leggi, approvate dalla Knesset, che bandiscono dai territori occupati palestinesi l’Unrwa. Si...
  • Massacro a Jabaliya. Fuoco sugli ospedali, migliaia in fuga da nord

    Un massacro enorme, un bagno di sangue tra i peggiori subiti da Gaza da un anno a questa parte. Dal campo profughi di Jabaliya, sotto assedio da tre settimane, con le scuole e le case date alle fiamme per non far tornare gli sfollati, ieri sera giungevano notizie di...
  • Attentato a Ankara, il governo di Erdogan punta il dito sul Pkk

    Ieri, mercoledì 23 ottobre, c’è stato un attentato presso la fabbrica militare Tusas (Società anonima dell’industria aeronautica turca) di Ankara, in Turchia. Verso le ore 15:30, durante il cambio turno, tre persone armate hanno aperto il fuoco. Gli attentatori, in possesso di esplosivi, si sono scontrati con il personale...
  • Israele, una violenza senza proporzione

    La scelta di assegnare il Nobel per la pace all’organizzazione fondata e animata dai sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki per la messa al bando delle armi nucleari proprio nel momento in cui il loro impiego sta rientrando nell’orizzonte del possibile è quasi un imperativo morale. Ma vi è un...
  • Un reset dell’Onu, oltre la legge coloniale

    Civili bruciati vivi, ospedali bombardati, strade di Gaza piene di cadaveri in decomposizione, sotto il cielo del Mediterraneo. Quanto accaduto ieri a Deir al-Balah, con le tende degli sfollati date alle fiamme dall’esercito israeliano, è l’ultimo episodio di come l’«unica democrazia del Medio Oriente» si difende. Ciò che è...
  • D’Alema: «Ora il mondo costringa Netanyahu a fermarsi»

    La reazione del governo all’attacco di Israele contro le basi Unifil in Libano, per una volta adeguata alla gravità dei fatti, prende un po’in contropiede le opposizioni. Che utilizzano toni non dissimili da quelli del ministro della Difesa Crosetto. «Un attacco inaccettabile, l’Italia reagisca con fermezza, Netanyahu si deve...
  • Le mille New York in piazza per la Palestina, il Libano e Israele

    Lunedì a New York è stata una intera giornata di manifestazioni, organizzate per protestare contro le continue uccisioni di civili palestinesi da parte di Israele a Gaza. Within Our Lifetime, un’organizzazione di attivisti che sostiene i palestinesi, ha organizzato manifestazioni e marce in tutta la città per “stare al...
  • Missili di Teheran su Israele. Guerra regionale più vicina

    L’allarme è scattato intorno alle 18.30. «Recatevi subito in un’area protetta, non uscite e aspettate il messaggio di cessato pericolo» era il testo apparso sullo schermo di milioni di telefoni cellulari israeliani. Quello di fine pericolo è arrivato un’ora dopo, al termine di almeno due ondate di missili balistici,...
  • Il giorno più lungo del Libano: l’invasione di terra è iniziata

    Israele sfonda il confine e entra in Libano con le truppe di terra. Alle 10 di sera locali i media libanesi danno l’annuncio dell’invasione di terra israeliana nel sud del Libano. Le incursioni «limitate» dovrebbero interessare solo il sud del paese e dovrebbero essere rapide, queste le informazioni diffuse...
  • Morto Nasrallah, tutto cambia

    «Appena arrivata la notizia si sono fermati tutti, la gente trema, piange, grida e si batte il petto… è impressionante», commenta a caldo un volontario di una ong locale che distribuisce beni di prima assistenza al centro di accoglienza allestito nel complesso messo a disposizione dal ministero dell’Educazione, nella...
  • Netanyahu, la civiltà del bombardiere

    Il discorso sulla pace che Benyamin Netanyahu ha letto ieri alle Nazioni unite non è terminato quando è sceso dallo scranno più alto del pianeta. Ma un’ora dopo, quando una serie di esplosioni senza precedenti ha ridotto in macerie sei palazzi a Beirut città, seppellendo un numero imprecisato di...
  • Raid e disillusione, il Libano pronto al peggio

    «Siamo tutti volontari, non abbiamo nessuna ong o organizzazione alle spalle. Raccogliamo acqua, succhi di frutta, pane, biscotti… insomma tutto quello che la gente spontaneamente porta. Ci siamo organizzati da soli, abbiamo dei gruppi whatsapp di coordinamento» racconta Hana, con un sorriso accogliente. Ha vent’anni, come la maggior parte...
  • Alla fine il governo Barnier: macronista, più nero e debole

    Il contentino: numero due del nuovo governo per ordine protocollare, dietro il primo ministro Michel Barnier, è Didier Migaud, che è stato per più di vent’anni deputato socialista ma tanto tempo fa, è stato poi presidente della Corte dei Conti e ora era presidente dell’Alta Autorità per la trasparenza...
  • La ferita sanguinante del Libano

    Il raid israeliano di ieri su Beirut nel quale è stato ucciso Ibrahim Aqil, capo della forza Al-Radwan, unità d’élite degli Hezbollah, ha avuto come scenario Al Jammous, al centro del quartiere di Haret Hreik roccaforte di Hezbollah, in quella Dahiye che costituisce la grande periferia “verde”, a maggioranza...
  • I curdi e l’Occidente indifferente

    Quando i capi di stato stringono mani i curdi soffrono. Ed è all’ombra di minacce e uccisioni che prendono corpo le storie delle persone che arrivano alle nostre coste, come quella di Maysoon Majidi. Ma anche delle vite interrotte a Cutro, nel buio calato sul naufragio fantasma del 17...
  • Qualsiasi cosa dica o faccia, Trump può vincere

    Non c’è dubbio che Trump e Vance sfrutteranno al massimo lo pseudo-attentato di Mar-a-Lago: un tizio mentalmente instabile che non ha sparato a Trump ma si aggirava armato a qualche centinaio di metri dalla villa e si è fatto beccare dopo pochi minuti. Un procuratore federale lo ha imputato...
  • L’abbraccio di destra estrema e blocco borghese

    Alla fine è arrivato il nome: Michel Barnier, conservatore vecchio stampo, dell’ala destra della destra gollista, è il nuovo primo ministr. Barnier è primo ministro perché l’estrema destra ha dato il suo beneplacito; gli altri nomi fatti da Macron, infatti, sono stati bocciati uno dopo l’altro dalla leader del...
  • Tramonto nero del «modello Germania»

    In Turingia e Sassonia, i due Länder della Germania orientale andati alle urne domenica scorsa è accaduto qualcosa di assai simile a quello che ci hanno mostrato le elezioni europee di giugno: un’onda di piena dell’estrema destra nazionalista, ma non ancora sufficiente ad aprirle le porte del potere di...
  • Distruzione della sanità, genocidio per logoramento

    Ad agosto, il Ministero della Salute palestinese ha annunciato il primo caso accertato di infezione da poliomielite a Gaza in 25 anni. Il virus ha colpito un bambino di 10 mesi a Deir el-Balah, lasciandolo paralizzato. Sebbene finora sia stato confermato un solo caso, ciò non significa che sia...
  • Francia, via la sinistra ma non basta

    Oggi Emmanuel Macron riceve il presidente tedesco Franz-Walter Steinmeier per la cerimonia di apertura dei Giochi Paraolimpici a Parigi. Ieri, accanto al taoseach Simon Harris, primo ministro irlandese, il presidente ha affermato che all’Eliseo «la porta è aperta» a «coloro che vogliono lavorare per gli interessi superiori del paese»...