rivoluzione

  • I movimenti del 1847

    Il 1847 è stato senza dubbio l’anno più movimentato che si sia avuto da lungo tempo. In Prussia una costituzione e una Dieta riunita, in Italia un risveglio inaspettatamente rapido della vita politica e un armamento generale contro l’Austria, in Svizzera una guerra civile, in Inghilterra un nuovo parlamento...
  • La regola critica della “scuola del sospetto”

    La lettura di molte opere di Marx, naturalmente compreso il caleidoscopio di stili letterari, filosofico-scientifici, analitico-didattici che fanno de “Il Capitale” una opera omnia dell’esercizio di scrittura preso di per sé, come pura passione ed anche come mezzo per la diffusione delle proprie idee, induce a ritenere, vista la...
  • Stato e rivoluzione

    Nella “Critica al programma di Gotha“, Marx esplicita non soltanto la confutazione del lassalismo come intenzionale equivoco dell’impostazione rivoluzionaria del Partito socialista democratico tedesco che, quindi, si dirige verso un riformismo di stampo nazionale, ma introduce una prima minuziosa analisi del confronto tra Stato borghese e Stato socialista. Questa...
  • Più salario e meno orario: il binomio rivoluzionario di ieri e di oggi

    Corsi e ricorsi economici, dunque storici in quanto sociali, fatti dalla società nel suo insieme, ci hanno illustrato molto bene come, fin dagli albori del capitalismo moderno la lotta per un salario dignitoso, composto da qualcosa di più del semplice valore pagato dall’imprenditore per riavere la forza-lavoro il giorno...
  • Rimbaud. Tutte le poesie

    La prima volta che ho incontrato Arthur Rimbaud me ne stavo su un treno che andava verso la sua Francia, quella del cattivo sangue, quella di una discendenza inferiore, di un tratto idolatrato del tempo, delle guerre barbariche e di quelle dei cento anni. Viaggiavo oltre il confine di...
  • Dialoghi sull’Anarchia

    Più dell’utopia è senza speranza un mondo che da migliaia di anni si dibatte nella lotta tra le classi; a volte ne è consapevole, altre volte meno, altre volte ancora per niente. Più dell’utopia, è senza luogo di tempo e di memoria, immateriale e fisico, metafisico e ancestralmente sedimentato...
  • Storia della Rivoluzione russa

    L’8 ottobre del 1917 Lenin ha ben chiara la situazione: non si può aspettare oltre. I passaggi effettivamente necessari per un coinvolgimento pieno del partito bolscevico in tutte le fasi della imminente dichiarazione dell’insurrezione generale sono troppo lunghi, farraginosi per poter essere espletati. La decisione viene presa e si...
  • Robespierre, politico e mistico

    L'”enigma Robespierre” è il cuore di una indagine storiografica che ha attraversato ormai i secoli. Quando qualche studioso si accinge ad affrontare la biografia e la vita politica dell’Incorruttibile, inevitabilmente incespica sulle tante sfaccettature che quel giovane trentenne mostrava mentre era alla guida della Francia rivoluzionaria, nel breve tempo...
  • La vita quotidiana in Francia al tempo della Rivoluzione

    I ragazzi e le ragazze di oggi, fatte tutte le debite eccezioni temporali del caso, in Italia sicuramente, in Francia non è dato sapere con precisione…, frequentano scuole un po’ simili a quelle dei loro coetanei d’oltralpe durante la Rivoluzione del 1789. Nell’anno III della Repubblica questi giovani proletari...
  • Fragole e sangue. Lotta e Rivoluzione

    Gli studenti universitari americani sono stati i primi al mondo ad organizzarsi. Già nel 1960, infatti, all’Università del Michigan di Ann Abor alcuni studenti fondarono la Students for a Democratic Society (SDS), collettivo di ispirazione socialista che due anni dopo elesse un portavoce, Alan Haber nipote di un rivoluzionario...
  • Immagine dialettica e strategia capitalista

    Il Dossier Benjamin (Treccani, pp. 373, euro 26) scritto dal critico americano Fredric Jameson sul filosofo tedesco Walter Benjamin è la prova di una lunga passione mai spenta. Tradotto da Flavia Gasperetti, con l’introduzione di Massimo Palma, il libro è più schietto e giocoso rispetto alla prosa alta adottata...
  • Riforma sociale o rivoluzione?

    Nel suo recente lavoro “Cronache anticapitaliste” (recensito su la Sinistra quotidiana lo scorso 3 novembre) David Harvey conferma oggi quello che Rosa Luxemburg scriveva alla fine dell’800, mentre il capitalismo europeo (e mondiale) si avviava dalla fase colonialista a quella dello scontro tra le nazioni in un complesso rivoluzionamento...
  • Danton

    Benché poco conosciuto in Italia, nonostante le sue opere siano state tradotte e diffuse da case editrici di primo livello come Bombiani, Norman Hampson è uno degli storici della Rivoluzione francese e dell’Illuminismo che hanno segnato un vero e proprio cambio di passo nell’interpretazione dei fatti e nelle innumerevoli...
  • La guerra, la pace, la morale e il battito d’ali di una farfalla

    Qualcuno ha scritto di rimpiangere i virologi onnipresenti in televisione. Le immagini della guerra in Ucraina sono un martellamento sulle coscienze soprattutto nostre, di chi non ha nelle mani il potere, fiumi di denaro e cordate di azioni da vendere e scambiare nelle transazioni finanziarie in borsa. L’amoralità del...
  • Il Terrore e la Rivoluzione giacobina

    La Storia è ricca di tutte le contraddizioni e le bizzarrie che gli esseri umani condensano in loro stessi, per cui può capitare di incontrare un Giulio Cesare che ha scritto fiumi di commentari sulle proprie imprese militari e politiche, mentre di Socrate ci sarebbe rimasto ben poco se...
  • Salario, prezzo e profitto

    Errico Malatesta ha scritto un bel “compendio” del “Capitale” di Karl Marx. Un testo agile, snello, un po’ datato linguisticamente, ma del tutto comprensibile anche oggi. Andrebbe letto come sintesi ragionata, come percorso costruttivo e approccio ad una condivisione della monumentale opera del Moro che sviscera, disarticola e mette...
  • Nessun compromesso?

    Nella citazione tolta dall’opuscolo di Francoforte abbiamo visto con quale risolutezza i «sinistri» avanzano questa parola d’ordine. È triste vedere come degli uomini, i quali indubbiamente si considerano marxisti e vogliono essere marxisti, abbiano dimenticato le verità fondamentali del marxismo. Ecco che cosa scriveva -nel 1874, contro il manifesto...
  • La possibile “rivoluzione” capitalista del prossimo decennio

    C’è una rivoluzione che di certo avverrà: quella del mondo del lavoro. Non si tratta del proletariato che, finalmente, si accorge del suo stato di sfruttamento e si rivolta capovolgendo i rapporti di forza e di potere attuali. Più modestamente, ma tuttavia con una discreta importanza sul piano sociale...
  • Ripartenze “normali” e lotte sociali: a voi la scelta

    Una cialtroneria puttaniera e ruffiana. Un meretricio accondiscendente nei confronti della consuetudine che segue soltanto gli interessi di una economia che bada – come le è congeniale e naturale – al profitto privato e all’accumulazione di grandi capitali e che non fa ripartire se non la grande macchina dello...
  • La rivoluzione è possibile, ma non è prevedibile

    Dedicato a Silvia Romano O si rinuncia a domandarsi come possa l’essere umano far emergere dalle sue viscere incoscienziose tanta disumanità e, quindi, si accetta a prescindere che una certa dose di pregiudizi, di odio e di disprezzo albergherà sempre in alcuni di noi, maggiormente o meno che sia,...
  • Il falso rivoluzionario

    La penso come Francesco Guccini questa volta (perché altre volte, anche ultimamente, mi ero trovato in disaccordo con il maestro di Pavana). Siamo esseri abitudinari e saremmo diversi dopo l’emergenza Covid-19 se prima della fine della medesima le nostre consuetudini, dettate da un sistema economico contraddittorio ma diffuso su...
  • Sinistra al governo in Spagna. Speriamo non come in Italia

    Credo che il punto da sempre dirimente, importante per la comprensione anche dei rapporti di forza tra le classi che si sviluppano nel corso degli eventi, con l’avanzare inesorabile di tempi sempre più cineticamente (e cinicamente) veloci, sia essenzialmente questo: è possibile superare il capitalismo, arrivare ad una fase...
  • L’autunno dei Cinquestelle e della rivoluzione mai avvenuta

    La crisi dei modelli politici è, oltre ogni ragionevole dubbio, crisi speculare di una società che procede a vista d’occhio sia per quanto riguarda una certa idea della condizione istituzional-civile del Paese, sia per quanto concerne la più dinamica, veloce e quindi complessa struttura dell’economia odierna. Siamo in presenza...
  • Cari avversari vicini e lontani…

    Tutto il mondo della politica di palazzo si sta allontanando da noi comunisti. Lo reputo positivo perché tornano a rimarcarsi le necessarie e oggettive differenze tra chi esprime una critica “senza se e senza ma” nei confronti del capitalismo in cui viviamo e chi lo vuole più impetuoso nei...
  • Quel filo rosso che traversa le relazioni di potere

    La recente pubblicazione dei corsi tenuti da Michel Foucault presso il Collège de France, specialmente di quelli successivi al 1976, ha permesso di ricucire lo iato lungo otto anni tra la pubblicazione di Sorvegliare e punire e La volontà di sapere e la pubblicazione dei volumi due e tre...
  • Una nuova cultura della sinistra rivoluzionaria

    Giusto due sere fa, stavo tornando a casa quando mi affianca un ragazzo per oltrepassarmi con una camminata decisamente più allegra e giovanile rispetto alla mia: ha le cuffiette e ascolta probabilmente della musica. Di contro arriva un coppia, per la verità, di molto poco distinti signori. Ma volete...
  • Una nuova cultura per la sinistra di alternativa

    I dati elettorali, le presentazioni di una forza politica di sinistra, comunista, antiliberista al voto non sono gli unici parametri per definire un completo ambito di attività per la lotta sociale, per l’emancipazione degli sfruttati da questo sistema economico in cui vivono molto inconsapevolmente. Epperò, il momento elettorale è...
  • La rivoluzione impossibile per gli sfruttati senza coscienza

    Il concetto di “rivoluzione”, come tanti del resto, viene spesso usato impropriamente e ristretto quindi al campo ipotetico o più presuntuosamente pratico – da parte di aree di settarismo politico labili quanto le menti che le producono – di un capovolgimento sociale da parte delle classi sociali che dovrebbero...
  • «Sessantotto», la plasticità della memoria del passato

    Ad oggi la ricorrenza del Sessantotto si è rivelata piuttosto monotona. Al di là dell’uscita di alcuni contributi originali, segnalati anche dalle pagine di questo giornale, il dibattito pubblico ha seguito il copione dei decenni precedenti, sebbene con toni più dimessi, a dimostrazione di un disinteresse crescente. In questo...
  • Come si formano i rivoluzionari

    Una lettera di Trotsky a Maurice Paz Caro compagno Paz, alla lettera allegata, che non devo caratterizzare come sarebbe opportuno nella mia replica dato che sono sicuro che collaborerò con la maggioranza dei firmatari, che hanno firmato per sbaglio, a tale lettera voi ne aggiungete un’altra che mi dà...
  • Festeggiate Karl Marx leggendolo

    “I comunisti sdegnano di nascondere le loro opinioni e le loro intenzioni. Dichiarano apertamente che i loro fini possono esser raggiunti soltanto col rovesciamento violento di tutto l’ordinamento sociale finora esistente. Le classi dominanti tremino al pensiero d’una rivoluzione comunista. I proletari non hanno da perdervi che le loro...
  • Storia e attualità senza pregiudizi: la lezione di Max Gallo su Robespierre

    Ieri mi ha colpito una notizia triste. Come sempre. Di solito quelle allegre fanno poco effetto in un calderone massmediatico dove si cerca sempre ciò che più stimola le nostre morbose curiosità alla ricerca dello scandalo, della perversione, del contorto e del difforme dalla tanto sacra “normalità”. Ma la...
  • G7, 3R

    Chi sono i Sette Grandi per dire di sì ai diritti dei migranti o di qualunque altro essere umano? Sono i Sette Grandi, va bene. Lo so. Non mi rispondete retoricamente. Intendo dire: quale diritto hanno di concedere diritti? Forse è ritornato il momento di riprenderceli i diritti: con...
  • Rivoluzione? Si può fare. Il nuovo libro di Paolo Ciofi

    Ben fatto, Capitalismo. Paolo Ciofi ne è soddisfatto e ne elenca i principali “meriti”: «Intensificazione dello sfruttamento, aumento delle disuguaglianze, disgregazione della società». Di più di più. Ci sono da mettere in conto quei problemini lì, quelli «sempre più gravi della disoccupazione, della precarietà, della povertà e della corruzione»....
  • Buon congresso, Rifondazione Comunista!

    Ho detto, scritto tanto sul X Congresso nazionale di Rifondazione Comunista, del mio Partito. Quindi, qui, oggi non posso che augurare a tutte le compagne e a tutti i compagni una tre giorni di congresso che possa rinnovare il PRC nella continuità della determinazione di un rilancio del Partito...
  • La società postmoderna può fare la Rivoluzione?

    Abbiamo trattato precedentemente la peculiare “coscienza infelice” postmoderna e siamo giunti a rigettarne in blocco le tesi, ora, tenteremo di descrivere un altro fattore fondante che impedisce la formazione di ogni nuova corrente che non riproponga semplicemente ciò che è stato già detto. In questo caso tratteremo della condizione...