Costituzione

  • Nella crisi dei partiti nascono le scissioni e le false soluzioni

    Che nel M5S fosse da tempo in atto una guerra a bassa intensità era chiaro a tutti. La deflagrazione era inevitabile. L’occasione è arrivata in Senato con la risoluzione sulla guerra in Ucraina. Che alla fine un cambiamento l’ha prodotto davvero. Non sulle armi, ma con la scissione. Un...
  • Referendum, fallimento annunciato. Ma ora la giustizia va riformata

    Il fallimento era largamente previsto. Il record negativo di partecipazione permette di guardare direttamente ad alcune questioni di fondo sino ad ora sottovalutate. In questo caso, non ci si può giustificare dando la colpa al quorum strutturale di validità. Previsto in Costituzione all’articolo 75, ritenuto troppo elevato: se l’80%...
  • Addio a Carlo Smuraglia, il partigiano avvocato della democrazia

    La figura di Carlo Smuraglia ha incarnato uno degli ultimi corpi fisici e politici dei padri e delle madri della Repubblica. Ciò perché il segno indelebile della Resistenza contro il nazifascismo, da lui combattuta come volontario del Corpo Italiano di Liberazione nella Divisione Cremona (inquadrata alle dipendenze militari della...
  • Il superamento del bipolarismo e la miseria della politica italiana

    Ammettiamolo: generalizzare è quasi sempre un errore. Si rasenta persino il ridicolo – ammesso che se ne abbia il senso – quando si estende all’universo mondo un fatto particolare, una determinata peculiarità singolare, che sia una idea, una qualità, una virtù oppure un difetto più o meno conclamato. Per...
  • Cartastraccia di Cartabianca, poco allineata alla linea draghiana di guerra

    Oggi è martedì. Solitamente alla sera del secondo giorno della settimana scelgo di saltare la visione dei cosiddetti “talk show“, su Rai 3 e su La 7, e mi proietto su qualche film western. Da quando c’è la guerra ho avuto la perversa tentazione di ributtare un occhio tanto...
  • 25 aprile, a Roma non sventolano le polemiche

    Bandiere dell’Ucraina assai poche, della Nato nessuna, striscioni contro gli Usa un paio ma fatti ripiegare alla partenza (uno ricomparso alla fine). Lacrime invece sì, ne abbiamo viste parecchie. La manifestazione del 25 aprile di Roma, quella che per due anni non si è potuta tenere e che per...
  • Il valore della Liberazione come condanna della guerra

    Nella guerra delle bandiere che si annuncia per le manifestazioni del 25 aprile, vorrei che una, su tutte, colorasse quei cortei, ed è la bandiera multicolore della Pace. Perché quello era il vero valore, e il vero obiettivo, di chi combatté la «guerra di liberazione»: la fine della guerra....
  • L’Italia ha il dovere di farsi mediatrice per la pace

    Angoscia il progressivo scivolamento dell’Italia verso la guerra (mondiale e nucleare), favorito da un dibattito pubblico che rimuove le conseguenze devastanti di un conflitto che potrebbe allargarsi fino al nostro territorio: la guerra distrugge qualunque diritto, svilisce le persone a bersagli anonimi, accresce le disuguaglianze e le violenze che...
  • La favola dei partigiani filo russi (o filo Orban)

    I famosi partigiani filo-ungheresi. O l’Associazione Nazionale Putiniani d’Italia, come ha scritto ieri il Corriere della Sera. Da quando è cominciata la guerra in Ucraina e l’Anpi si è schierata – coerentemente con l’articolo 7 del suo statuto – su posizione pacifiste, non passa giorno senza che le uscite dell’associazione...
  • La ciofeca

    Massimo Gramellini dovrebbe cambiare nome alla sua rubrica quotidiana sul “Corriere della Sera”, imitando Totò nella celebre scena della “ciofeca”, di quel surrogato che toccava bere proprio durante la guerra al posto del vero caffè. Stamane, il nostro se la prende nuovamente con l’ANPI, reo di aver pubblicato un...
  • La Costituzione tra difesa legittima e ripudio della guerra

    La guerra in Ucraina, con il suo messaggio di devastazione e di morte, pesa sulla coscienza di molti. Cosa possiamo fare? Sull’invio di armi e sull’aumento delle spese militari c’è polemica. Dal Fatto quotidiano del 6 aprile un valente costituzionalista come Ainis ci dice che l’aumento delle spese militari è un...
  • La mediazione in guerra non passa attraverso la Nato

    Nel dibattito parlamentare sulla guerra in Ucraina la Costituzione è stata rimossa. Mai richiamata né nell’intervento del presidente del Consiglio, né nella risoluzione approvata con il concorso di maggioranza e opposizione. In fondo può comprendersi. Non è facile coniugare lo scontro armato con il diritto, la guerra assieme al suo...
  • Le colpe della Corte Costituzionale ed anche le nostre

    C’è un errore in cui non si deve incappare nel valutare criticamente le decisioni della Consulta sui referendum appena approvati o bocciati dai supremi giudici costituzionali: si tratta della sottovalutazione di una serie di problematiche giurisdizionali (di diritto, in sostanza) che rischiano di apparire di poco conto, soffocate dalla...
  • Gli uomini che fecero l’Italia

    I tempi, per fortuna (e per tanta lotta), sono davvero cambiati. Quando Giovanni Spadolini scrisse “Gli uomini che fecero l’Italia“, non pensò di considerare nel titolo anche le donne che aiutarono lo sforzo risorgimentale nell’unificazione politica e sociale della Penisola. A dire il vero, la storia ottocentesca che portò...
  • Perché la rielezione del Presidente va vietata

    La Costituzione è stata riposta nel cassetto. Non violata, semplicemente ignorata. L’esultanza di oggi si trasformerà in una condanna domani. La sordità al messaggio chiaramente rivolto alla nazione dal Capo dello Stato ha prodotto un esito paradossale, costringendo Mattarella a smentire se stesso per poter salvare la Repubblica. È...
  • Avrebbe dovuto dire «No»

    Quando, un mese fa, è iniziata tardivamente la “corsa al Colle“, era un po’ comune l’impressione che la successione a Mattarella non sarebbe stata la riconferma del Presidente in carica. Dalla conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio e dalle dichiarazioni del leader di Forza Italia, sembrava...
  • Quirinale, cronaca di un venerdì nero per la Repubblica

    Qualcuno ha pensato di poter rubricare tutto alla voce della “mancata galanteria istituzionale“, altri hanno invece avuto osservazioni molto più critiche e, infine, altri ancora hanno iniziato a dubitare seriamente che si stesse solo andando alla ricerca del nuovo Presidente della Repubblica italiana ma che, invece, sotto sotto alcuni...
  • Quirinale, la corsa impazzita e l’interesse sociale dimenticato

    Se c’è un brutto spettacolo, quello è rappresentato dal turbinio di nomi che vengono inanellati in una confusa giornata di colloqui tra Matteo Salvini e le altre forze politiche. Non è un tessitore di concordia alla vecchia democristiana maniera; più che altro è un improvvisato giocoliere delle posizioni altrui,...
  • La ragionevole proposta di Luigi Manconi al Quirinale

    Lavoro da due anni a uno spettacolo su Pasolini e sono due le domande che mi fanno sempre: chi l’ha ucciso? Cosa avrebbe detto oggi? Alla prima rispondo con il risultato del processo e le parole che Graziella Chiarcossi disse in un’intervista, cioè che c’è «un’unica certezza: l’assassino non...
  • “Berlusconi al Quirinale un’offesa alla dignità della Repubblica”

    La Fondazione Basso ha promosso un appello (redatto da Lugi Ferrajoli, Gaetano Azzariti e Franco Ippolito), rivolto ai grandi elettori, sulla candidatura di Silvio Berlusconi alla Presidenza della Repubblica.  Il testo è stato già sottoscritto da tre ex presidenti della Corte costituzionale (Valerio Onida, Gustavo Zagrebelsky, Gaetano Silvestri), da molti...
  • Berlusconi e Draghi il caso unico di due autocandidature

    Sul tavolo delle trattative per l’elezione del Presidente della Repubblica risaltano due autocandidature (fatto di per sé inedito nella nostra storia repubblicana). La prima candidatura è quella esplicita di Silvio Berlusconi; la seconda è quella implicita, ma non per questo meno evidente, dell’attuale Presidente del Consiglio Mario Draghi. Qualunque...
  • La Costituzione assente nella partita per il Quirinale

    Era, è e sarà sempre imbarazzante scrivere di Silvio Berlusconi in quanto (auto)candidato alla Presidenza della Repubblica italiana. Per la sua storia imprenditoriale e per l’essere la quinta essenza dell’antitesi di una morale civile, sociale e politica che non ha forse eguali nella vita repubblicana. Chi nei primi anni...
  • Gramsci. Una nuova biografia

    Si fa sempre più frequente, nel dibattito mediatico su giornali e televisioni, ma in particolare – a dire il vero – proprio sulla carta stampata, la citazione del machiavellismo come praxis politica comune, estorcendo all’autore del “De principatibus” una discendenza quasi ideologica, una appartenenza postuma di azioni che nulla...
  • L’eclisse della democrazia

    Dieci anni dopo “i fatti di Genova“, Vittorio Agnoletto e Lorenzo Guadagnucci uniscono le loro esperienze e scrivono un libro che oggi sembra un romanzo a metà tra lo spionaggio e l’azione, il giornalismo d’inchiesta e la cronaca dettagliata e puntigliosa di quanto avvenne nel caos che venne ordinatamente...
  • Il PD di Renzi e quello di D’Alema: la diversità apparente

    Uno dei dilemmi più antichi dell’umanità recita: «E’ nato prima l’uovo o la gallina?». Uno dei più attuali dilemmi della politica italiana potrebbe recitare: «E’ nato prima Renzi o il PD?», chiaramente non in chiave strettamente cronologica, ma di reciproco condizionamento, così da intendere la proposizione in questo senso:...
  • Draghi da una presidenza all’altra, il marasma prossimo venturo

    Il combinato disposto tra la tanto commentata conferenza stampa del Presidente del Consiglio Draghi e le reazioni dei partiti politici della sua maggioranza la dicono lunga sul drammatico marasma istituzionale che si rischia a inizio 2022. E anche sullo spesso strato di ipocrisia che ha avvolto sia le parole...
  • La crisi democratica e parlamentare nella partita del Colle

    Indicatore della crisi del Parlamento, dello scompaginamento dei ruoli di maggioranza ed opposizione dentro il contesto della grande alleanza trasversale che sostiene il governo Draghi, è anzitutto in questi giorni il dibattito che insiste sull’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Gennaio e febbraio saranno due mesi caldi, nonostante ci...
  • La legge elettorale, fondamentale ma dimenticata

    Votare nel 2022 o nel 2023 fa differenza, ma la differenza più importante la fa la legge elettorale con la quale si vota. Eppure le forze politiche rappresentate in questo parlamento fanno finta di non saperlo. E quale che sia la loro preferenza, proporzionale, maggioritario o misto, sembrano interessate soprattutto...
  • Appello al Presidente del Consiglio. Sciogliere subito le organizzazioni neofasciste

    Prima che sia troppo tardi. L’assalto alla sede nazionale della Cgil avvenuto il 9 ottobre 2021 e l’aggressione al pronto soccorso del Policlinico, preceduti da gravi atti riguardanti le sedi periferiche della Cisl e della Uil ci portano a porle un tema, che risulta oramai improcrastinabile: lo scioglimento delle...
  • Ma il Parlamento serve ancora?

    Sotto il titolo “A che serve il Parlamento?” Andrea Fabozzi (”il manifesto” 26 novembre) pone uno degli interrogativo di fondo al riguardo delle modifiche in atto circa la possibilità di agire politico secondo i dettami della Costituzione Repubblicana. Attraverso una evidente e progressiva distorsione della funzione parlamentare sta infatti...
  • Per Draghi l’ipotesi Quirinale è una corsa contro il tempo

    Sorprendente, ma anche molto eloquente, è lo smarrimento col quale le forze politiche hanno accolto le parole di Sergio Mattarella, la conferma della sua indisponibilità a un secondo mandato. Il presidente l’aveva già detto e ripetuto. La sua posizione era nota. I partiti, evidentemente, non ci credevano. Erano convinti...
  • “…potranno trovare applicazione…”

    La direttiva del ministro Lamorgese, che è direttiva del governo intero (a meno che non sia stata contestata, smentita o criticata senza che lo si sia saputo), è un atto gravissimo espresso con chiarissime parole: non solo le eventuali degeneranti (e degenerate) manifestazioni dei no-vax e no-pass sono vietate...
  • Il diritto di manifestare è molto di più di quel che sembra

    Alcuni giorni fa, alla radio, ho ascoltato una frase che mi ha fatto sobbalzare, per quanto avessi già in passato riflettuto tra me e me nel merito della questione: le manifestazioni, praticamente, non servono a nulla, non raggiungono mai i loro scopi. Un liquidazionismo tremendo, una fascistizzazione concettuale quasi...
  • Quella tentazione (semi)presidenzialista che non muore…

    Dipende un po’ dalla scala di priorità che ci si dà nella vita o, più modestamente parlando, in questo biennio pandemico da cui un giorno si pare timidamente venir fuori e l’altro si ritorna immersi nello spettro della “quarta ondata“. Appunto, le priorità: secondo i no-vax e i no-pass...
  • Brigate rosse, una storia italiana

    Ci sono due modi per trattare la storia delle Brigate Rosse: uno è l’approccio metodicamente storico che prescinde da una qualunque partigianeria o detrazione di tipo politico; l’altro è un accostamento invece di quest’ultimo genere, politico e politicista sia che esso tratti la storia del Partito Comunista Combattente su...
  • Le matrici «sconosciute» e la storia cancellata

    «Non ne conosco la matrice». Con queste parole il capo del governo fascista Benito Mussolini commentò, tre giorni dopo i fatti, il rapimento e l’omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti. «Non ne conosco la matrice». Con queste stesse parole Giorgia Meloni, a capo del partito con la fiamma tricolore...