Unione Europea

  • Modifiche al bilancio, l’idea von der Leyen per investire in armi

    I vertici europei si preparano a presenziare ai funerali di Francesco a Roma, il papa che «continuerà a guidarci tutti verso un mondo più giusto, pacifico e compassionevole», come lo ha definito la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Eppure le lodi all’uomo di pace che Francesco è...
  • Big Tech, gas e armi: il costo salato dell’alleanza Trump-Meloni

    Sono almeno tre i messaggi che Giorgia Meloni ha elaborato nel tour transatlantico delle ultime 48 ore. Le Big Tech americane vanno difese dalle tasse europee; bisogna acquistare il gas naturale liquido oltreoceano; l’aumento della spesa militare (il 2%, per ora, in Italia) serve ad ammansire il presidente americano...
  • La destra cancella il riarmo dalla sua mozione e galleggia

    Riarmo? Ma quale riarmo? La ricetta del centrodestra per compattarsi anche se le posizioni sono inconciliabili è drastica: si cancella l’argomento del contendere e passa la paura. Sembra un gioco di prestigio impossibile dato che alla Camera si discute appunto la mozione di Azione favorevole al riarmo. Il centrodestra...
  • L’Occidente o dell’imperialismo che divora sé stesso

    Ci sono più indizi che fanno presagire l’entrata in crisi del modello occidentale: le guerre del contesto multipolare, il continuo sopravanzare della crisi ambientale e climatica e, ultimo, ma di certo primo tra i punti emergenziali del momento, la riaffermazione alla Casa Bianca del trumpismo che, rispetto alla prima...
  • CDU ed SPD: a tutto riarmo, un patto opportunistico contro i più fragili

    La dimostrazione che la guerra è un «fenomeno che si accompagna inseparabilmente alla società classista», come scriveva Franz Mehring nella sua “Vita di Marx” edita nel 1918, quasi al termine del primo conflitto mondiale, è data – se vogliamo estendere un po’ il concetto e fargli, quindi, anche oltrepassare...
  • La rivoluzione dei dazi trumpiani: forzatura unipolare a stelle e strisce

    Economisti di varie tendenze, per intenderci: liberali, liberisti, ultraliberisti e di segno opposto keynesiani e marxisti, convergono nell’affermare che una crescita annua dell’1% del prodotto interno lordo genera un indirizzo di rinnovamento sociale di non poco conto. Confindustria, appena pochi istanti dopo la smargiassata trumpiana sui dazi a stelle...
  • Il protezionismo che accelera la crisi dell’impero americano

    È il gran «giorno della liberazione», come Trump ama chiamarlo: vale a dire, una nuova ondata di barriere doganali con cui l’America indebitata verso l’estero punta a limitare gli afflussi di merci provenienti dal resto del mondo. Definirla «liberazione», in effetti, suona ironico. Per decenni gli Stati uniti hanno...
  • Frode europea: Le Pen è ineleggibile, destra sulle barricate

    Marine Le Pen sfida la sentenza, non si ritira «in nessun modo dalla vita politica», malgrado la condanna a 5 anni di ineleggibilità, con effetto immediato, per la frode in totale di 4,6 milioni al Parlamento europeo. «Eliminata come milioni di francesi» afferma alle otto di sera in tv...
  • Helsinki, il disarmo e non il ReArm

    Cinquant’anni fa ad Helsinki, in piena guerra fredda e con l’Europa divisa dal muro di Berlino, praticamente tutti gli Stati europei, delle due parti della cortina di ferro, con la partecipazione di Usa e Urss e la Cina come invitata, diedero vita ad una straordinaria conferenza per la Pace,...
  • L’Europa è in crisi? Draghi è tra i primi responsabili

    Durante la sua audizione alla Camera dei deputati, Mario Draghi ha evidenziato come, nel tempo, si sia sacrificata la spesa pubblica comprimendo la domanda interna, trascurando le infrastrutture e riducendo gli investimenti in ricerca, innovazione tecnologica e clima. Ma chi è il soggetto di questo “abbiamo”? Lui stesso, naturalmente,...
  • La pace è rivoluzionaria, la guerra è conservatrice

    Può questa destra che oggi regge gran parte delle sorti del pianeta essere davvero una sostenitrice della pace? La domanda, che potrebbe a prima lettura apparire ingenua, vorrebbe non risultare tale e, quindi, non esserlo. Partiamo dalle affermazioni dei vari capi di governo e di Stato: da Meloni ad...
  • La sfida dei tre capitalismi nella contesa mondiale moderna

    Siamo già al terzo indizio che fa una prova. Lo sosteneva Agatha Christie: un indizio è un indizio, due sono una coincidenza, tre sono per l’appunto una certezza che il sospetto che si aveva è divenuto reale e che, quindi, si passa dall’ipotesi alla verifica pratica, oggettiva, concreta. L’Europa...
  • Riarmo e scienza, un appello per dire di no

    Contro il riarmo dell’Europa si muovono anche gli accademici. Carlo Rovelli, Flavio del Santo e Francesca Vidotto, fisici che lavorano in importanti università internazionali, hanno scritto un appello per opporsi al piano Von der Leyen di 800 miliardi di investimenti per rinforzare gli eserciti dei ventisette Paesi europei. «I...
  • Quel turpiloquio missino è un insulto alla Repubblica

    In un passante cruciale della storia europea la presidente del Consiglio di un Paese fondatore della Ue ne ha pubblicamente disconosciuto, in Parlamento, la genesi. L’attacco scomposto e gesticolante di Meloni al Manifesto di Ventotene ha ricollocato, per un istante astorico, l’Italia dalla parte politica (il fascismo) che gli...
  • La democrazia al confino: il carattere eversivo delle destre

    Dalla pochezza politica alla voluta ignoranza storica il passo è qualcosa di più di breve. Siamo nell’immediatezza: perché Giorgia Meloni il coup de theatre lo mette in scena con una incontestabile abilità. Ma, tant’è, il giochetto è facile da intuire e da svelare. Nel giorno in cui le Camere...
  • «No al riarmo»: in diecimila nell’altra piazza della capitale

    Correva il rischio di rimanere schiacciata dalle adesioni trasversali arrivate alla manifestazione di Piazza del Popolo e lo svantaggio mediatico che ne conseguiva. Invece alla fine sono arrivati in 10mila a piazza Barberini, alla mobilitazione indetta tra gli altri da Rifondazione comunista, Potere al popolo, Arci e Usb per...
  • «ReArm? Not in my name». Le due manifestazioni

    Dodici granate al posto delle dodici stelle sulla bandiera dell’unione europea, e la frase: «ReArm? Not in my name». Così la street artist Laika ieri ha tappezzato Roma con centinaia di poster, alla vigilia delle manifestazioni che oggi animeranno la capitale. «Dopo anni di politiche di austerity, che hanno...
  • Pace ed Europa, una dicotomia tristemente evidente

    La pace non fine a sé stessa? E a cos’altro dovrebbe servire? La pace si fa per la pace e non per fingere di smettere combattimenti che poi riprenderanno in altri modi, in altre maniere. La pace è pensabile soltanto se asseconda il pragmatismo delle politiche dei governi? Se...
  • L’eterno ritorno della vocazione compatibilista del PD

    Sgomberiamo il campo da un equivoco di fondo: il pacifismo non è rassegnazione, non è apatia, non è passività, non è cedevolezza, non è stare a guardare come andrà a finire una guerra standosene ai margini inoperosi e contemplanti il susseguirsi degli eventi. Il pacifismo è una disposizione critica...
  • Per una piazza davvero di pace

    “Svuotare gli arsenali riempire i granai“. Con le parole del Presidente partigiano Sandro Pertini proponiamo a tutte e tutti di ritrovarci il 15 marzo a Roma in piazza Barberini alle ore 15, UNA PIAZZA DI PACE per riaffermare la richiesta di cessate il fuoco in Ucraina e una netta...
  • La postura bellica europea nel crescendo del multipolarismo

    Le parole precise sono queste: «È il momento della pace attraverso la forza». Ed anche queste: «è una tappa per arrivare alla difesa comune, questo mi auguro, vedo e spero. Sono anni che predico la difesa comune, è necessario andare in questa direzione. Quando la Russia attaccò l’Ucraina mi...
  • L’Europa contro Donald Trump? Ma nemmeno per idea

    Il primo discorso sullo stato dell’Unione davanti al Congresso a stelle e strisce lo si potrebbe anche superficialmente definire, come molte altre sortite trumpiane, al pari di uno spettacolo cabarettistico di bassissima lega ma, purtroppo, questo atteggiamento soddisferebbe solamente la nostra (in)conscia voglia di tranquillizzazione rispetto ad un pericolo...
  • Von der Leyen ha un piano. Di riarmo

    L’Europa lasciata da sola non vuole dire addio agli Usa. O forse non può, dato lo sforzo organizzativo e finanziario che le sarebbe richiesto per sostituirsi all’ex alleato atlantico, che flirta apertamente con Putin e medita di interrompere gli aiuti verso Kiev. L’Europa allargata oltre i confini Ue, come...
  • Una piazza per l’Europa di oggi? Ma anche no

    Michele Serra sollecita tutte e tutti ad una grande partecipazione alla manifestazione per l’Europa che ha lanciato dalle pagine de “la Repubblica” il 27 febbraio scorso. Si rianima il dibattito politico e sociale attorno ad una concezione comunitaria della vita dei popoli del Vecchio continente fondata su una reciprocità...
  • La prepotenza imperiale che viene da lontano…

    Per troppi decenni siamo stati abituati a credere che le ragioni della politica internazionale degli Stati, delle potenze globali, si fondassero su una sorta di etica sovraordinante il mondo, su un principio di regolamentazione etica dell’esistenza dei popoli da parte della ovvia, oggettiva, incontestabile natura paterna dei governi. Ci...
  • Le condizioni economiche per l’Ucraina, è arrivato il conto

    All’orrido affarista che alberga nella mente di Donald Trump va riconosciuto un involontario chiarimento: sta sgombrando il campo dalle banalizzazioni geopolitiche che hanno dominato il dibattito sulla guerra. E sta chiarendo che la pace si decide sugli interessi capitalistici in ballo e non solo tracciando la linea di confine...
  • Un’Europa sottomessa e senza bussola

    Gli europei non si accorgono neppure più dove stanno andando, o forse fanno finta di non saperlo: sono un po’ sonnambuli e un po’ sottomessi al loro destino. Siamo all’agonia della politica estera comune europea, che per altro non è mai esistita, cullando nel settore difesa l’idea di una...
  • La Germania e il fallimento della socialdemocrazia di guerra

    Non uno, ma molti sono i dati salienti delle elezioni politiche tenutesi in Germania due giorni fa. Proviamo a circumnavigarli tutti, come se fossero davvero un arcipelago attorno a cui ruota il pelago della fragilità europea. Partiamo dall’affluenza: vista la crisi dell’economia di guerra, che si riversa sulle fasce...
  • Die Linke o barbarie! La Germania ad un nuovo bivio storico

    La partita elettorale che si gioca tra poche ore in Germania diventa, date le premesse attuali soprattutto per quanto concerne la politica internazionale, un fattore quasi dirimente per la tenuta prossima di un’Unione Europea claudicantissima. L’ombra dell’internazionale nera di Trump, Musk e Bannon (saluti neonazisti compresi alla convenzione dei...
  • Le correzioni imperialiste di Super Mario

    «Quando mi chiedete cosa sia meglio fare ora, io dico che non ne ho idea. Ma fate qualcosa!». Pochi fatti alla pubblica opinione appaiono più sconcertanti di una nuda manifestazione di impotenza del potere. Eppure questa è la prova che Mario Draghi ha dato al parlamento Ue. Il celebrato...
  • Le prediche inutili di Draghi a Bruxelles

    Mario Draghi è lo Zenone dell’Unione Europea. Nonostante i veti incrociati tra gli Stati che la compongono rendano molto difficile, se non impossibile, la creazione di un debito comune, di un mercato unico dei capitali e l’investimento di più di 800 miliardi di euro all’anno, Draghi vuole affermare la...
  • Dramma della solitudine: l’Europa tutta guerra e senza amici

    C’è stata, almeno fino alla fine della presidenza di Joe Biden, una vera e propria “guerra russo-americana” nel centro dell’Europa, sul terreno ucraino, a metà tra Est ed Ovest. La NATO ne è stata il braccio armato, il canale di transito di un riarmo a tutto spiano e l’estremo...
  • Il paragone di Mattarella: quando l’attualità inciampa nella Storia

    Sono consapevole che mi attirerò le accuse di “filoputinismo” dei soliti draconiani benpensanti di turno, ma vorrei comunque esprimere quello che sto per scrivere con un pizzico di presunzione: ossia presumendo che si possa ancora dire la propria senza dover per questo rientrare in un incasellamento precostituito e assolutizzante....
  • Il trucco c’era e si vede: fine della retorica bellicista europea

    Nel corso dei tre anni di guerra in Ucraina, l’Unione Europea ha speso all’incirca il doppio degli Stati Uniti d’America, guidati da Joe Biden, per rifornire Kiev di armamenti leggeri e pesanti. La rincorsa alla linea del rigore e della rigidità assoluta, dell’indefesso patto con la NATO nella difesa...
  • Sindacati a Bruxelles «per una politica industriale europea»

    Nella nebbia del mattino un gruppo di lavoratori si ferma davanti all’entrata del Parlamento europeo per una foto. Poco più in là, dove la strada scende prima di risalire verso la sede della Commissione Ue, si apre una piazza squadrata. Oggi sembra quasi un recinto che contiene a stento...
  • La guerra dei dazi: riallineamento all’unipolarismo americano?

    Quella venatura un po’ salmastra di neoatlantismo nel mediterraneo, italico sovranismo neopopulista dell’oggi e del prossimissimo domani, fa il paio con una striatura marmorea che è il tratto più riconoscibile del compatibilismo delle nostre destre di governo nell’ambito dell’Europa un tempo avversata e anatemizzata come una degli emblemi del...