Daesh

  • Le lacrime di un giornalista

    L’umanità di un giornalista che, in diretta, piange per la sorte dei bambini siriani non trasforma i suoi colleghi che non versano lacrime in freddi e cinici cronisti. Però, a volte, rompere il muro dell’apparenza e mostrare dei sentimenti dentro al video, davanti ad una telecamera, rompendo il rigido...
  • Ai droni! Ai caccia! Alle bombe!

    Un generale e un giornalista. Cosa hanno in comune? L’analisi politica e strategica sulla preannunciata operazione di bombardamento delle zone libiche in mano agli uomini del califfato nero di Al Baghdadi: entrambi concordano sul fatto che le operazioni aeree non sono sufficienti per cancellare dalla Libia la minaccia di...
  • Sull’orlo del precipizio?

    Ed è questa la notizia del giorno: basi, caccia e uomini, anche l’Italia si prepara alla campagna aerea in Libia. Come si può giudicare l’idea di un intervento italiano in appoggio ai bombardamenti USA in Libia: un’iniziativa ridicola o incosciente? Ancora una volta si pensa di cacciare l’Italia in...
  • Il terrorismo di ieri e di oggi, una lezione mai imparata

    In memoria delle vittime di tutte le stragi e, oggi, 2 agosto, in particolar modo delle vittime della strage alla stazione di Bologna. 36 anni fa… Ci siamo abituati alle stragi quotidiane di un terrorismo di cui non riusciamo bene ad individuare la linea di condotta. Ogni giorno, quasi,...
  • La non belligerante belligera

    L’Italia dà il suo appoggio logistico ai bombardamenti americani su Sirte e altre zone limitrofe libiche in mano allo Stato islamico. Dalle basi Nato presenti sul nostro territorio partiranno droni, aerei e altre diavolerie belliche che sorvoleranno i cieli della vecchia colonia italiana per ripetuti sganci di bombe. Così,...
  • E’ anche una guerra di religione

    Sostenere che quella in corso non è anche una guerra di religione sarebbe come negare la storia, dalle Crociate in poi, e abiurare i testi sacri delle religioni monoteiste. Certo il papa fa il suo mestiere e usa la religione per predicare la pace. Del resto non c’è dubbio...
  • Il coraggio e la responsabilità

    Ancora orrore. Ancora l’insopportabile. Non hanno fatto in tempo ad asciugare le lacrime per l’orribile strage di Nizza, che il crimine ha di nuovo colpito la Francia. Dopo il simbolo della Rivoluzione Francese, la sera del 14 luglio, è toccato oggi alla chiesa cattolica essere colpita al cuore. Con...
  • Il terrorismo diffuso e l’orizzonte alternativo di liberazione

    Ormai è uno stillicidio di attacchi. Se non emergono altri dettagli, sembrerebbe che a Rouen si sia verificato un ulteriore episodio di quello che ormai potremmo definire “terrorismo diffuso”. Un terrorismo non organizzato o poco organizzato, spontaneo (nel senso di basarsi sull’iniziativa di uno o pochi soggetti), condotto con...
  • Il ragazzo che ha scelto la morte come simbolo della vita

    Un ragazzo di appena diciannove anni. L’altra mattina, ascoltando le notizie che provenivano dalla Normandia, ho pensato subito allo stereotipo del terrorista adulto, sui quarant’anni, di seconda o terza generazione come ormai si usa dire. Ho pensato che fosse magari un basista del Daesh nel nord della Francia e...
  • Lo strano golpe che ha moltiplicato la forza di Erdogan

    Un giorno e mezzo dopo il golpe in Turchia. Trentasei ore in cui ci si interroga sui molti aspetti anomali, quanto meno, che hanno caratterizzato un colpo di stato finito nel giro di poche ore e che ha visto il presidente Erdogan tornare alla testa del paese mediorientale più...
  • Isis, la bandiera che sventola sulle nostre contraddizioni irrisolte

    Anche l’orrendo attentato di Nizza riconferma che dietro al terrorismo non c’è nessuna mano o centro organizzatore. Le categorie occidentali attraverso le quale vengono valutate questioni di questo genere, così come negli altri casi di Parigi e di Bruxelles,  sono armi spuntate. Sono categorie quasi tute di derivazione militare,...
  • Pericolo assoluto

    “Siamo tutti in pericolo. Nessuno è più al sicuro”. E’ una affermazione che alcuni ripetono per autoconsolazione, per sentirsi accomunati universalmente in un destino incerto quotidianamente. E’ una affermazione che altri ripetono per attivare l’interruttore della paura, del panico, della diffusione di sospetto, di sguardo guardingo anche in chi...
  • Il terrore imprevedibile

    Sta toccando tutte le città più importanti della Francia: Tolosa, Parigi, ora Nizza. Un terrore che non è quello ispirato dai sani princìpi di libertà, eguaglianza e fraternità di quella Rivoluzione che proprio ieri si festeggiava sulla Passeggiata degli Inglesi nella città natale di Giuseppe Garibaldi. Questo terrore è...
  • Faraaz Hossain, non un eroe ma un essere umano

    Non chiamatelo “eroe”. E’ una appellativo così lontano dal semplice spirito di grande umanità che ha avuto il giovane studente bengalese Faraaz Hossain nel rimanere accanto alle amiche e morire con loro. Poteva essere libero: aveva saputo recitare a memoria alcuni versetti del Corano. I terroristi del Daesh, tutti...
  • Da Budapest a Dacca: la storia si ripete

    C’è uno sceneggiato (a me piace chiamare ogni cosa, se possibile, con un nome italiano ed evitare inglesismi e americanismi linguistici di sorta, quindi evito di chiamarla “fiction”) prodotto dalla Rai, e messo in onda alcuni anni fa, che racconta le gesta di un uomo che aveva combattuto nella...
  • L’odio è nero, l’amore è arcobaleno

    Strage del terrore, strage omofoba, strage su commissione del Califfo o lupo solitario che si è “radicalizzato da solo”? Le ipotesi del perché e del come abbia agito Omar Seddique Mateen sono tante. Questo ragazzo di ventinove anni, nato a New York da genitori pakistani, era una guardia giurata,...
  • Ma i nostri amici, quanto sono nemici dei nostri nemici?

    Sembra di rivivere quanto già accaduto nel novembre scorso a Parigi. Gli attentati di Bruxelles ripropongono esattamente lo stesso schema sia per quanto riguarda l’esecuzione dei medesimi da parte di Daesh, sia per quanto concerne la conseguente esposizione mediatica, i commenti, le analisi e tutto ciò che viene bene...
  • Bruxelles, ancora vittima della spirale guerra e terrore

    Bruxelles, ancora. Un altro attentato multiplo in Europa e un altro coinvolgimento della capitale belga. Questa mattina alle ore 8.00, così si riesce a capire dalle prime informazioni, un uomo si è fatto esplodere nell’aeroporto internazionale e un’altra esplosione è avvenuta invece nella stazione della metropolitana più frequentata dai...
  • Un’altra guerra fatta nel falso nome della libertà

    Ma davvero può esistere un “bombardamento giusto”? Vorrei evitare qualunque retorica, anche quella pacifista, eppure dalla pace non si può prescindere. Se lo si facesse, si creerebbe un precedente pericoloso, legittimando la guerra e consegnandole la patente di “giusta” o “ingiusta” a seconda delle situazioni. Non è nemmeno il caso...
  • L’allarme terroristico di Valls

    Suona di cattivo auspicio la relazione che il capo del governo francese, Manuel Valls, ha fatto alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza. E’ vero che in politica internazionale, come del resto anche in quella interna del proprio paese, non ci si può affidare alle chiaroveggienze, alle premonizioni e, pertanto,...
  • Daesh contro tutti, ma chi è contro Daesh?

    La cosiddetta “guerra al terrore” mette in moto meccanismi che sono poi difficili da controllare, soprattutto se le conseguenze vengono messe in pratica da organismi statali e non da semplici “cani sciolti” che colpiscono dove meno te lo aspetti. Già è difficile controllare i seminatori di morte che si...
  • Erdogan, un flagello per la Turchia (e non solo)

    La linea difensiva del presidente turco Erdogan fa un po’ acqua da tutte le parti. Esattamente come le accuse che rivolge di volta in volta, quando scoppia una bomba, contro i curdi. Sempre loro: brutti, sporchi e cattivi curdi che vanno all’attacco della sua splendida democrazia… Una democrazia che,...
  • Meno libertà e più bombe: la strategia del fallimento

    Il terrorismo si sposta strisciando, carsico, invisibile: mentre in Europa si fa appello da molte parti al varo di leggi speciali per la limitazione di determinati diritti e innegate libertà, il terrore colpisce in Mali e in Egitto. Attacca caserme dell’Onu e, all’ombra delle piramidi di Giza, si arma...
  • La paura della paura

    Il panico, almeno quello psicanaliticamente inteso, è un nostro alleato: arriva per farci conoscere aspetti della nostra vita che andrebbero mutati, cambiati radicalmente. Ci dice che siamo su una strada sbagliata e che ci facciamo del male da soli, che ci autoaffliggiamo con pensieri che parlano a noi stessi...