Lo sguardo differente, la politica che cambia

Il pensiero umano è chiamato a fare i conti con una necessaria presa d’atto: l’infinito e progressivo itinerario della modernità sta subendo un vero e proprio spostamento d’asse. Di...

Il pensiero umano è chiamato a fare i conti con una necessaria presa d’atto: l’infinito e progressivo itinerario della modernità sta subendo un vero e proprio spostamento d’asse. Di conseguenza sta cambiando la politica.

L’emergenza globale non sta producendo soltanto un accentuarsi delle disuguaglianze a tutti i livelli e una recrudescenza della volontà di isolamento: è rimasta spiazzata la stessa idea di progresso così come questa era stata già modificata, rispetto agli itinerari novecenteschi, nel corso della fase che avevamo definito della “globalizzazione”.

La necessità di porre la questione sanitaria al centro della ricerca scientifica e della stessa prospettiva della produzione sta spezzando la spirale della crescita tecnologica così come la si poteva pensare fino a qualche tempo fa.

Ciò avviene perché la priorità, all’interno del tema della salute pubblica, è diventata quella del vaccino. Però non è tanto la questione del vaccino in sé forse risolvibile direttamente sul piano industriale.

Invece si sta transitando verso un’idea della sanità rivolta alla conservazione dell’intera specie in luogo della cura rivolta al singolo. Con la necessità di rivolgere a questo obiettivo della conservazione una grande quantità di risorse.

Un passaggio dall’individuo alla complessità del contesto sociale in una chiave di conservazione. Questo sembra essere il vero punto di cambiamento che si sta imponendo come vero obiettivo del pensiero umano.

Si sta verificando un cambio di paradigma: dall’idea del progresso lineare e infinito dentro al meccanismo del consumo,alla necessità dell’avanzarsi della prevalenza della logica della conservazione della specie.

Un’egualitaria conservazione della specie? Una conservazione della specie che necessariamente si dovrà cercare di rivolgere verso un modello tendenzialmente egualitario. Così si restituirà un senso alla classica distinzione tra destra e sinistra.

Una diversità quella tra nuova destra e nuova sinistra che dovrà però misurarsi un profondo mutamento di senso complessivo. Un fatto del genere non era capitato neppure di fronte al richiamo del mutamento climatico.

Sul tema del mutamento climatico fin qui aveva avuto origine soltanto una diversa dimensione nella lotta tra gli Stati e nello stesso processo di accumulazione capitalistica.

Adesso al passaggio epocale ci si sta incamminando per una via sanitaria globale e forse non siamo per niente attrezzati.

FRANCO ASTENGO

28 novembre 2020

Foto di José Manuel de Laá da Pixabay

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