Dopo l’esperienza elettorale, Unione Popolare, nata nel caldo fermento politico di luglio, continua il suo cammino nella direzione di un movimento politico che ambisce a diventare un’alternativa non soltanto a un’inquietante destra al governo, ma anche al centro-sinistra liberale orbitante attorno al Partito Democratico, che con politiche economiche e sociali antipopolari ha favorito l’ascesa di Giorgia Meloni.

Unione Popolare, guidata da Luigi de Magistris, ha accolto al suo interno diverse componenti del mondo della sinistra, come DeMa, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Paese Reale e ManifestA, mettendo nero su bianco un programma che ha posto in primo piano lavoro, diritti e ambiente.

Gli ostacoli in campagna elettorale sono stati numerosi e ostruenti, a partire da una legge elettorale iniqua, alla mancanza di risorse economiche, che hanno reso ardua la competizione con altri partiti che potevano contare su un’ampia disponibilità di mezzi.

Tuttavia, non sono mancate le soddisfazioni, come il raggiungimento, da molti inizialmente giudicato impossibile, delle firme necessarie per la presentazione della lista in pieno agosto, e l’endorsement dei protagonisti della sinistra radicale in Europa, Mélenchon e Iglesias, che hanno scelto di sostenere Unione Popolare durante la campagna elettorale.

Ma lo sguardo fiducioso che la Sinistra francese e spagnola continua a rivolgere a Unione Popolare non è l’unico segnale positivo che si sta percorrendo la via giusta: secondo un recente sondaggio Bidimedia Unione Popolare registra la maggiore crescita dalle elezioni, dopo il partito di Giorgia Meloni. Consapevole del diffuso disincanto nei confronti di progetti di sinistra che negli ultimi anni hanno disatteso le aspettative, Unione Popolare mantiene un habitus radicalmente aperto alle critiche che permettono al progetto politico di maturare consapevolezza dei propri limiti attuali ed eventuali miopie.

Con l’obiettivo di sostenere il suo cammino e concretizzare la possibilità di riuscita, Unione Popolare ha lanciato una campagna di raccolta fondi destinata a strutturare l’apparato comunicativo e organizzativo. La raccolte fondi è l’unica modalità che può garantire indipendenza politica e trasparenza a Unione Popolare, che già durante la campagna elettorale ha potuto contare sulle micro-donazioni da parte di simpatizzanti e attivisti. Inoltre, gli ottimi risultati dei diversi movimenti di sinistra europei ottenuti attraverso il finanziamento dal basso dimostrano la validità di questa modalità.

Il crowdfunding, già attivo sulla pagina Produzioni dal Basso al link qui, si propone di raggiungere la cifra di 70.000 euro, fondi che in un primo momento verranno destinati a rafforzare le strutture organizzativa e comunicativa, con l’obiettivo di concretizzare un progetto politico popolare di cui il nostro Paese ha urgente bisogno.

CAMILLA DE SIMONE

da il manifesto.it

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