morte

  • Una nuova euristica della paura, per darle il posto che le spetta

    Roosevelt, nel momento più difficile della crisi americana del 1929, pronunciò una frase divenuta famosissima: «L’unica cosa di cui aver paura è la paura stessa». La paura della paura, insomma. Quella che non è strettamente legata a qualcosa di reale, ad una minaccia imminente, ma il timore che si...
  • «Anna», morta con suicidio assistito a carico del SSN

    «Io oggi sono libera, sarebbe stata una vera tortura non avere la libertà di scegliere». Sono le ultime parole di Anna, nome di fantasia, la donna triestina di 55 anni morta a casa sua dopo l’auto somministrazione di un farmaco letale fornito dal Sistema sanitario nazionale. La morte è...
  • La favola di Amore e Psiche

    Vive di vita propria un racconto astratto dall’opera di cui fa parte soltanto se la sua potenza simbolica oltrepassa i secoli, cavalca i millenni, fuoriesce da qualunque schematismo critico e somiglia costantemente ad un archetipo, ad una eccellenza figurativa del e nel linguaggio che si trasforma senza sosta in...
  • Vita e morte, ciclicità irrisolta tra fede e ragione

    E’ difficile pensare che, giunta ad un punto di sviluppo così complesso e articolato con l’estrinsecazione dell’autocoscienza umana e della capacità di discernimento dell’esistente, la materia possa, con la morte dell’individuo, ripiombare nell’interte, in uno stato quindi che, sempre secondo i nostri umanissimi canoni, potremmo definire “regressivo“. Siamo –...
  • La piccola Indi e l’eterno dibattito sulla sofferenza

    La vita, la difesa della vita, l’ipocrisia della seconda nei confronti della prima quando ad ergersi a paladini di una sacralità innata, eternamente intesa nel rapporto con il divino, col trascendentale, sono coloro che poi, in un melenso giustificazionismo fatto di realpolitik, si attribuiscono il merito dell’invio di armi...
  • Non state mai zitti!

    Questo non è un racconto. Semmai è una confessione. Un po’ intima e un po’ no. Voglio, per una volta, scrivere in prima persona, perché ci sono separazioni che fanno male, che fanno crescere, che fanno affrontare giorno dopo giorno i significati nuovi che la vita ci getta addosso...
  • Dalla considerazione del dolore alla sopravvivenza in vita

    La sopravvivenza può anche far parte della vita, ma la vita potrà mai essere considerata una specificità del sopravvivere, perché si negherebbe in quanto tale e verrebbe ridotta a quello che non può essere: una sopportazione dell’esistenza, un arrancare continuo per raggiungere, giorno per giorno, un traguardo minimale, un...
  • La morale nella guerra e la guerra della morale

    Che cos’è il “male“? Una rivista, ricorderà qualcuno che è vissuto politicamente a cavallo degli anni ’70 e ’80; un concetto, una idea, una trasposizione in un termine razionale di qualcosa che, spesso, ci appare al di là della ragione, del concepibile cerebralmente perché ripugnante moralmente. Altri potranno dire...
  • La pazza della porta accanto

    Tre anni fa circa, nel decennale della scomparsa di Alda Merini, pretesi a me stesso di ricordarla invitando alla lettura di un libro che è entrato a far parte del mio personale pantheon delle riletture costanti. Si tratta di quei testi di cui dovremmo avere un po’ tutti bisogno,...
  • Bucha

    Quando il nome di una città, di un luogo, diventano nell’attualità e nella Storia sinonimo di massacro, di crudeltà, di violenza, di sterminio e quindi di orrore spregiudicato, c’è sempre un posto in meno al mondo dove poter essere sereni e, al contempo, un posto in più dove poter...
  • Il coraggio della pace in un mondo di guerrafondai

    La guerra, per sua specifica natura, crea partigianerie, settorialità, divisioni aprioristiche, facendo tabula rasa non soltanto delle vite dei popoli che stanno in mezzo ai contendenti, ma azzerando quasi completamente la capacità critica di discernere tra livelli di differente considerazione mentre si entra nel vivo delle questioni che, di...
  • Il NO della Consulta al referendum sull’eutanasia legale

    La Corte Costituzione ha detto di no allo svolgimento del referendum chiesto da oltre un milione di italiani sulla legalizzazione dell’eutanasia. Una decisione non inattesa e che, tuttavia, merita una certa sorpresa e anche un po’ di indignazione per la lontananza – come ha bene sottolineato Beppino Englaro in...
  • Contro la pena di morte

    La morte ci dovrebbe far pena; dovrebbe muoverci a compassione, se davvero uno dei possibili significati da attribuire all’esistenza è quello di ricercare la felicità, di individuare tutti i modi possibile per poter vivere il maggior tempo possibile e nel miglior modo lontani dal dolore, dai disagi, dalle vessazioni...
  • Il non ultimo innocente

    Nonostante certi temi siano temporalmente appartenenti ad ogni epoca, perché riguardano l’universalità di princìpi che ci comprendono tutte e tutti; nonostante coinvolgano ogni paese di questo nostro pianeta; nonostante tornino di attualità spesso, perché non si risolve mai alla radice il problema che li rende scottantemente vivi; ebbene, nonostante...
  • Cara Rossana, ti dico addio con le tue parole

    Cara Rossana, non scriverò di te e su di te. Solo una donna della storia, come sei stata tu, poteva scrivere sorprendenti necrologi di persone note e meno note, che qualcuno dovrebbe raccogliere e pubblicare. Io potrei solo raccontare a frammenti, diventati parte di me, del mio pensare e...
  • Cronache d’estate :: Ali che voleva fare il cardiologo

    Alcune storie di vita e di morte sembrano uscite da romanzi mai scritti. Diventano esse stesse dei romanzi. Romanzi che in realtà sono drammi e che dovrebbero essere rappresentati nel buio che circonda il palcoscenico di un teatro e non soltanto sulle pagine dei giornali in forma di cronaca...
  • Cronache d’estate :: Lo “spettacolo” della morte: dalla tv alla realtà

    La spettacolarizzazione della sofferenza produce mostri. Non sono coloro che soffrono, perché diventano vittime due volte: del loro patimento, delle ingiustizie che subiscono in quel preciso istante e dell’ammirazione di chi, da un osservatorio privilegiato, lontano e ben al sicuro, diviene la quinta essenza del cinismo, della banalità del...
  • Fine vita, un grande passo di laicità per la Repubblica

    Per mille anni il Patriominum Sancti Petri prima e lo Stato della Chiesa poi hanno non solo diviso l’Italia e reso impossibile la concretizzazione della sua unità statale, la formazione compiuta di una comunità popolare e nazionale come avvenuto nel caso di Francia, Inghilterra, Spagna e Portogallo, ma hanno...
  • L’impossibile tabula rasa

    Nella vita diseguali, nella morte tutti uguali? E’ un ragionamento che si fa in vita, da vivi, da esseri umani e disumani al tempo stesso, nel mezzo di mille contraddizioni dettate da una società che noi stessi contribuiamo – con minori o maggiori forze – a determinare nel suo...
  • La difficile ricerca del miglior interesse di Charlie

    La decisione finale del giudice britannico per Charlie Gard è vicina, ma forse non immediata. Potrebbe esserci prima un confronto con i medici disponibili a sperimentare una terapia che – per alcuni – apre nuove possibilità per la rarissima e incurabile malattia genetica che sta portando Charlie alla morte....
  • Biotestamento, una buona legge riempita di trappole

    Il dibattito alla Camera sul biotestamento ci ha ricordato a cosa dovrebbe servire un Parlamento. Per una volta ha potuto trasmettere non una rissa tra fazioni, ma lo scambio di idee e lo scontro tra impostazioni ideali differenti. Il confronto parlamentare ha prodotto una crescita di consapevolezza dei Parlamentari...
  • Il parlamento ascolti la lotta di Fabo e gli altri

    Fabo ha scelto. Ieri alle 11.40 ci ha lasciato. In Svizzera, accompagnato da Marco Cappato, radicale, dirigente dell’Associazione Luca Coscioni, ha potuto esprimere ed esaudire le sue volontà. Per farlo ha dovuto superare il confine, come se per avere risposta a una domanda di diritto all’autodeterminazione occorresse andare in...
  • Un pensiero anarchico per Fabo

    Non ho scritto niente su Facebook o altrove sulla morte di DJ Fabo. Non credo ci sia molto da dire se non ripetere un concetto che ho sempre espresso: ogni essere umano ha come unico proprietario sé stesso e non dovrebbe rispondere a nessun ente statale, ecclesiale o di...
  • Eluana Englaro, il corpo sottile di una stella alpina

    Nell’arco d’interminabili 17 anni, il «caso Eluana Englaro» è stato uno dei sintomi dell’accanimento terapeutico senza consenso e il simbolo tragico della politica indifferente o, peggio, obnubilata. Finché una sentenza, in nome del popolo italiano, ha cristallizzato la legge della dignità. Una storia emblematica che Beppino Englaro ripercorre nel...
  • Scegliere di morire non è scegliere una purga!

    Sentire equiparare il diritto di disporre della propria vita, della propria sofferenza e, quindi, anche della propria morte al diritto di ordinare una purga per liberare l’intestino, da parte di un alto prelato vaticano, è il vero insulto alla sacralità della vita. Non l’eutanasia praticata ad un diciassettenne in...