Iraq

  • L’affare Navalny nello scontro tra oligarchia e ipocrisia democratica

    Boris Kagarlitsky, Alexei Navalny. Del primo non si praticamente nulla, nemmeno si conosce il nome qui in Occidente. Del secondo si sa praticamente o quasi tutto. La differenza tra questi due dissidenti russi sta anche, probabilmente, nel fatto che il primo è un marxista, un comunista che aveva espresso...
  • In Medio Oriente la guerra allargata c’è già

    Con gli attentati in Iran e a Beirut è partita un’altra fase della destabilizzazione del Medio Oriente, cominciata con l’invasione americana dell’Iraq nel 2003. Da allora – e sono più di venti anni – siamo passati attraverso il conflitto tra Hezbollah e Israele del 2006. E poi le primavere...
  • La fobia di sempre: una Palestina indipendente, libera e sociale

    La frase emblema del viaggio di Joe Biden in Israele si è tradotta nel monito a Benjamin Netanyahu a non ripetere gli errori fatti dagli Stati Uniti d’America dopo l’Undici Settembre. Una sequela di errori impressionanti, esattamente come le guerre che hanno provocato e che sono finiti per essere....
  • Cronache d’estate :: Vecchi pappagalli verdi e nuovi grappoli mortali

    Nel corso degli ultimi trentacinque anni ho visto sulle copertine delle riviste, su quelle dei quotidiani e poi su Internet decine, centinaia di fotografie di bambini brutalmente devastati dalle bombe di quelle grandi potenze mondiali che si fanno chiamare i “Grandi 20“, i “Grandi 8” e che sono per...
  • I mille terremoti dell’Anatolia, sopra e sotto il suolo

    Più potente di tutto è la terra che non possiamo dominare. Sono le faglie in cui non ci possiamo inserire. E’ la catastrofe che non si può evitare. Con nessuna astuzia, con nessun ingegno. Noi possiamo costruire palazzi più resistenti al sisma, ma il sisma comunque arriverà. E sommergerà...
  • L’Iraq dei due fiumi è rimasto senz’acqua

    Decine di migliaia di seguaci del religioso sciita Moqtada al Sadr venerdì della scorsa settimana si sono inginocchiati in preghiera davanti al parlamento a Baghdad. La maggior parte era vestita di nero per il mese di Muharram e per commemorare il martirio di Hussein, il nipote di Maometto. Altri...
  • Erdogan attacca il nord Iraq. Pkk: «Uccisi 34 soldati turchi»

    È una coazione a ripetere: dopo ogni incontro ad Ankara tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il primo ministro del governo del Kurdistan iracheno (Krg) Masrour Barzani, le montagne del nord iracheno diventano teatro di un’operazione militare. Accade di nuovo in questi giorni: al vertice del 15...
  • Logica bellica e strumenti di pace. La lezione afghana

    L’esperienza della marcia in Ucraina, che si è svolta sabato scorso a Leopoli, alla quale ho partecipato non è stata solo il tentativo di portare in quel Paese martoriato la parola pace. È stata l’occasione di una riflessione più profonda sulla difficoltà di affermare un principio: quello della superiorità...
  • Alessandro ed Hanna

    «La mia preoccupazione è l’Europa, perché non sa fare la guerra e non sa fare nemmeno la pace. E questo consegna l’Ucraina alla tragedia. Per fare la pace in primis bisogna smettere di demonizzare l’avversario politico, cioè di rappresentarlo come un animale come ha fatto Di Maio; non è...
  • …e se verrà la guerra, tu da che parte starai?

    Vorrei evitare di scendere al livello dell’ovvietà, della banalizzazione tanto dei concetti quanto delle situazioni che esprimono e che, a ben vedere, sono veramente gravi e, di ora in ora, peggiorano ulteriormente. Vorrei evitare tutto questo ma, ogni tanto, vi sono tirato in mezzo, costretto a rispondere se sto...
  • L’acqua che dissetò un impero

    In principio era l’acqua. E l’acqua sostentava Ninive, l’ultima grande capitale dell’impero Assiro, ubicata nel territorio dell’odierna Mosul. In quest’ampia regione di circa 3000 kmq, a cavallo tra le imponenti catene montuose dello Zagros e le immense pianure ondulate attraversate dal Tigri e dai suoi affluenti, la missione congiunta...
  • Echi del verosimile in un percorso d’amore

    Una Baghdad in fiamme sembrerebbe l’esatto opposto della quiete di una foresta svizzera. Eppure è tra gli alberi, nel silenzio apparente che si fa voce e soprattutto orecchio pronto ad accogliere la storia di una fuga per la salvezza, che un giovane iracheno ritrova il suo Iraq. Raccontandolo, affida...
  • Quella complessità “invisibile” della rete del terrore

    Non sono nemmeno trascorse ventiquattro ore da quando ieri scrivevamo del dramma che si sta consumando in Afghanistan e, nello specifico, all’aeroporto di Kabul. Ci sembrava già enormemente grande tutto quel dolore e tutta quella sofferenza fisica e psichica che migliaia di afghani stavano vivendo nel pantano di quello...
  • Quando i pacifisti dicevano che i patti si fanno con i nemici

    Vi ricordate uno degli slogan che esprimeva una delle più importanti verità che il movimento ci aveva fatto capire nell’epoca gloriosa del pacifismo, il solo, grande movimento realmente europeo che si sia sviluppato, quello degli anni Ottanta, quello che recitava: ”I patti non si fanno con gli amici ma...
  • Israele, un avamposto occidentale in Medio Oriente

    Oltre ai motivi di natura strettamente politica, le divisioni ideologiche ed ideali, le frapposizioni di schieramento e i riferimenti internazionali che ne derivano (o che ne stanno a fondamento), esistono altre ragioni un po’ più sottilmente invisibili che spingono una gran parte della cosiddetta “opinione pubblica” a schierarsi naturalmente...
  • Quella Repubblica palestinese che ha il diritto di esistere

    Tutto ricomincia da Sheikh Jarrah. Ammesso che qualcosa fosse veramente finito. La spinta colonizzatrice israeliana forza il perimetro delle sopravvivenze dei palestinesi che ancora abitano nei quartieri di Gerusalemme, nonostante di muro di Sharon, nonostante la presenza dell’esercito dello Stato ebraico, nonostante tutte le restrizioni – quelle vere, non...
  • Il papa in Iraq sconfigge i potenti della terra

    Cosa sono la politica e la diplomazia? Eccole, nel segno di Abramo, e le porta un uomo testardo vestito di bianco. Cos’è il coraggio di cambiare il mondo? È quello di Bergoglio che in direzione ostinata e contraria, quando tutti lo sconsigliavano dall’andare in Iraq, ha sfidato i consigli...
  • Le prime bombe di Joe Biden sulla Siria e sul dialogo con l’Iran

    Il primo attacco aereo della presidenza Biden è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, poco prima dell’alba, al confine tra Siria e Iraq, tra Albukamal e Al Qaim. In territorio siriano, nel suo profondo est, i caccia americani hanno colpito – fa sapere il portavoce del Pentagono John...
  • Isis, edificare una società opprimente

    Che le donne e la loro libertà di scelta siano state tra le principali prede dell’ideologia del cosiddetto «califfato», tra Siria e Iraq, è tema ampiamente scandagliato dalla stampa mondiale. Vendute al mercato come merce inanimata e rese schiave dei miliziani (il destino di migliaia di yazide), obbligate nell’abbigliamento...
  • La «pistola fumante» per la terra bruciata di Trump

    Trump prepara i botti di fine anno contro gli ayatollah. E arriva così anche la «pistola fumante» di cui dà notizia il New York Times – informazione smentita con forza da Teheran e a cui persino Haaretz, la stampa israeliana, non assegna un gran credito – ovvero che agenti...
  • Il paese dei cedri e dei fenici, mai senza una vera pace

    Ogni volta che sento parlare del Libano penso a due cose: al profumo dei cedri e ai fenici. Non so se in contemporanea, se per associazione di libere immagini, ma mi è sempre piaciuto pensarlo così. Invece, fin da quando ero ragazzo ed imperversavano le guerre arabo-israeliane, gli scontri...
  • L’Iran tra svolta sociale e svolta “democratica”

    Quando una crisi internazionale diviene tale, si ramifica e assume tutte le connotazioni di un potenziale conflitto bellico, è naturale che si schierino non soltanto le forze in campo ma che si schieri soprattutto l’opinione pubblica. Di altro non si tratta se non dell’eterodirezionalità con cui grandi testate giornalistiche...
  • L’Italia e la tempesta perfetta

    Il discorso di Trump in risposta all’attacco missilistico contro la base Usa in Iraq, non è l’annuncio di un pari e patta com’era da sperare, al contrario è un rilancio: chiama in causa la Nato «da riposizionare in Medio Oriente»; muove sanzioni all’Iran – che però «deve prosperare» –...
  • L’ultimo colpo di Soleimani: Baghdad caccia i marines

    Lo aveva annunciato l’ex presidente Obama, per metterlo in stand by con l’avanzata dello Stato islamico. Il suo successore Trump lo aveva promesso in campagna elettorale. Ora il ritiro delle truppe statunitensi dall’Iraq potrebbe realizzarsi nel modo meno atteso: su ordine del governo di Baghdad, segnando – potenzialmente –...
  • La Sinistra Europea condanna l’attacco USA a Baghdad

    L’attacco statunitense all’aeroporto di Baghdad, ordinato da Donald Trump, che ha avuto “tra le altre conseguenze” l’assassinio del generale iraniano della guardia rivoluzionaria Qassem Soleimani e di altre cinque persone, non è solo condannabile “per sé”, ma  anche perchè significa aumentare la forte tensione che già esiste nella regione,...
  • Le basi italiane fuori dalla guerra

    Tutto quello che nel discorso di fine anno del Presidente Mattarella era solo accennato come augurio – «…il nostro bel Paese, proteso nel Mediterraneo e posto, per geografia e per storia, come uno dei punti di incontro dell’Europa con civiltà e culture di altri continenti…» – nel giro di...
  • Né con gli USA né con l’Iran: solo autodeterminazione dei popoli

    In mezzo c’è l’Iraq, ma nessuno sembra accorgersene. Nella partita di guerra non guerreggiata tra Stati Uniti d’America e Iran c’è il vecchio Stato disfatto, ricomposto e ora conteso tra chi voleva espandere l’egemonia sciita fino al Mediterraneo (questi almeno pare fossero i piani della Repubblica islamica e, segnatamente,...
  • La guerra contro i curdi finisce in decima pagina

    Non produce ancora abbastanza morti e genocidi la guerra scatenata dalla Turchia di Erdogan contro i curdi del Rojava per guadagnarsi ogni giorno la prima pagina dei giornali italiani. Si va su altro: dai cento anni di carcere inflitti ai leaders catalani fino alla mancata copertura per la finanziaria...
  • Il Rojava reagisce: i giovani prendono le armi e presidiano il confine

    Una colonna di fumo nero si alza tra i negozi e le case di Qamishlo. Un kamikaze, probabilmente dell’Isis, è saltato in aria ieri a bordo di un’auto davanti a un ristorante pieno di civili: tre morti e nove feriti. Il video che ci arriva da Rojava è la...
  • Tutti in piazza contro la guerra di Erdogan

    La reazione all’inziativa militare di Erdogan nel Rojava, denominata Peace Spring, ha già travalicato i confini territoriali, grazie al lavoro delle associazioni della diaspora curda e dei tanti comitati di solidarietà in tutto il mondo. Il Rojava Solidarity Committee Europe in una nota indice una giornata mondiale di protesta,...
  • Rojava, «chiuso» per tradimento americano

    Con l’attacco della Turchia alla Siria è ufficiale: abbiamo venduto la pelle dei curdi che gli americani avevano usato come maggiore alleato contro il Califfato. In fondo si poteva immaginare quando entrai a Kobane il primo ottobre del 2014 e la città era in mano per il 70% ai...
  • “Yurtta Sulh, cihanda Sulh”

    Halle, Germania. Un giovane di ventisette anni, dichiaratamente neonazista, imbottisce la sua macchina di ogni tipo di armamento, si dirige verso la Sinagoga nel giorno dello Yom Kippur e tenta di fare una strage di coloro che reputa “la causa di ogni male“: gli ebrei. Rojava, Kurdistan siriano. Le...
  • La crisi siriana dentro lo scacchiere mediorientale

    Per comprendere appieno quanto sta avvenendo in queste ore in Siria, occorre fare un breve salto indietro nel tempo, perché gli schemi di guerra si ripetono ormai con una sfibrante similarità da rendere evidente una linea di condotta dell’imperialismo multipolare (russo e americano essenzialmente, contrapposto oggi diversamente rispetto al...
  • Mosul è a fine dell’utopia territoriale ma non dell’«idea»

    La notizia della distruzione della moschea al-Nuri di Mosul è stata accompagnata dalle celebrazioni per l’imminente sconfitta dello Stato islamico. Per molti, quella moschea scelta da al-Baghdadi come palcoscenico per l’investitura a Califfo dell’umma islamica incarnava l’utopia del progetto statuale dell’Is. Distrutte le sue mura, crollato il minareto di...
  • Il terrore e la rimozione della guerra

    «Siria, 500 marine e milizie curde schierate verso Raqqa, raid aereo Usa fa strage di sfollati», così titolavamo una nostra pagina ieri. Ecco il punto. Se si rimuove e cancella la guerra in corso, gli strumenti di analisi per comprendere gli attentati jihadisti come quello sanguinoso di Londra, è...
  • Baghdad avanza. Ma a Mosul lo scontro è tra Turchia e Iran

    Con la conferenza di Ginevra sulla Siria alle porte e la controffensiva su Mosul ovest appena ripartita, Iran e Turchia sono di nuovo ai ferri corti. Impegnati nella tregua siriana e presenti sul campo iracheno, sono stati costretti dagli attuali equilibri a sedersi allo stesso tavolo. Ma senza amore....