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Elezioni europee 2014

Verso un’Europa solidale

Europa2-590x400Per pro­muo­vere un dibat­tito pub­blico in vista delle ele­zioni euro­pee più utile che parta da temi e con­te­nuti per ridi­se­gnare una Europa diversa che ritorni ai suoi valori fon­danti, Con­cord Ita­lia e il Forum Nazio­nale del «Terzo Set­tore», in rap­pre­sen­tanza delle mag­giori orga­niz­za­zioni della società civile impe­gnate nella coo­pe­ra­zione sociale, nella soli­da­rietà, nello svi­luppo hanno pro­mosso l’appello «Verso un Europa solidale».

L’appello si rivolge ai can­di­dati alle ele­zioni euro­pee e chiede loro di impe­gnarsi ade­rendo alle pro­po­ste in esso con­te­nute e se eletti di impe­gnarsi a realizzarle.

Raf­for­zare le dimen­sione sociale dell’Europa, ponendo il Wel­fare al cento delle poli­ti­che attive e valo­riz­zando l’economia sociale e il Terzo set­tore quale attore di svi­luppo.
Inve­stendo nel set­tore sociale a favore dello svi­luppo e della coe­sione, garan­tendo che nel Fondo Sciale 2014–2020, sia rispet­tata la prio­rità della ridu­zione della povertà inve­stendo nelle imprese sociali.
Attuare di con­se­guenza misure di raf­for­za­mento dei sog­getti del Terzo set­tore, tenendo conto delle loro carat­te­ri­sti­che rispetto alle imprese pro­fit e valo­riz­zando le buone prassi, una volta tanto ita­liane, nell’inserimento lavo­ra­tivo di per­sone svantaggiate.

Pro­muo­vere norme a soste­gno del diritto di tutti i cit­ta­dini a svol­gere atti­vità di volon­ta­riato, rico­no­scere ai gio­vani nelle com­pe­tenze cur­ri­cu­lari per le atti­vità di volon­ta­riato, sal­va­guar­dare il sistema delle copro­get­ta­zione e coprogrammazione.

Com­bat­tere la povertà e la dise­gua­glianza a fronte di una situa­zione che oggi vede in Europa 120 milioni di a rischio di povertà rela­tiva o asso­luta. E’ urgente quindi assi­cu­rare la effet­tiva appli­ca­zione nella stra­te­gia Europa 20/20 delle clau­sole sociali pre­vi­ste nel Trat­tato di Lisbona.

Adot­tare la pro­po­sta Diret­tiva del Con­si­glio per l‘attuazione del prin­ci­pio di pari trat­ta­mento tra tutte le per­sone, supe­rando l’attuale legi­sla­zione che copre solo la discri­mi­na­zione in ambito lavo­ra­tivo, esten­den­dolo anche all’ area della pro­te­zione sociale: cure sanitarie,accesso ai beni e ser­vizi dispo­ni­bili, com­presi alloggi e istru­zione, adot­tando la pro­po­sta legi­sla­tiva dell’ «Euro­pean Acce­si­bi­lity Act».
Una par­ti­co­lare atten­zione poli­tica e legi­sla­tiva richiede nella crisi riguarda il tema della disoc­cu­pa­zione gio­va­nile. Sono il 23,5% i gio­vani Neet che non lavo­rano e non stu­diano, pre­fi­gu­rando una «gene­ra­zione per­duta» anche a livello continentale.

Il con­tra­sto deve basarsi sulla attua­zione imme­diata del Piano «Garan­zia gio­vani», valo­riz­zando e rifi­nan­ziando in Ita­lia l’esperienza posi­tiva del Ser­vi­zio Civile Nazio­nale legan­dolo anche al poten­zia­mento del Ser­vi­zio Civile Euro­peo. Il Piano Garan­zia Gio­vani deve essere accom­pa­gnato da azioni volte a for­nire ser­vizi di auto impren­di­to­ria­lità gio­va­nile nel set­tore dell’economia sociale, coniu­gato a per­corsi di for­ma­zione incen­trati sui mestieri che tute­lino la valo­riz­za­zione dei beni collettivi.

Soste­nere l’impegno dell’Europa per lo svi­luppo e la lotta alla povertà nel mondo per­ché il nostro con­ti­nente è il promo dona­tore del mondo e deve ritro­vare il suo ruolo di lea­der glo­bale la della coo­pe­ra­zione, appli­cando il prin­ci­pio fon­da­men­tale pre­vi­sto dal Trat­tato di Lisbona della coe­renza delle poli­ti­che per lo svi­luppo, senza poli­ti­che coe­renti sul com­mer­cio, la mobi­lità, il cibo e l’agricoltura l’impegno della coo­pe­ra­zione rischia di essere vani­fi­cato e senza effi­ca­cia. Chie­diamo quindi che il Par­la­mento con­ti­nui ad eser­ci­tare la pro­pria fun­zione di impulso affin­che la coo­pe­ra­zione euro­pea rimanga sal­da­mente anco­rata alla prio­rità di com­bat­tere la povertà e la cre­scente dise­gua­glianza. Sia ripreso l’impegno più volte sot­to­scritto, magari rimo­du­lan­dolo, dello 0,7% del PiL per la coo­pe­ra­zione inter­na­zio­nale , alla luce della pros­sima defi­ni­zione nel 2015 della nuova agenda glo­bale dello svi­luppo sostenibile.

La riforma delle poli­ti­che sulla immi­gra­zione è un banco di prova delle poli­ti­che e la vera sfida del futuro delle poli­ti­che di svi­luppo euro­pee. Il Medi­ter­ra­neo non è la fron­tiere della minac­cia ma deve tra­sfor­marsi in una area di oppor­tu­nità per il rilan­cio di una nuova poli­tica che crei un’area di inte­gra­zione e coo­pe­ra­zione supe­rando l’emergenza, par­tendo dal supe­ra­mento di essa. Per que­sto rite­niamo neces­sa­rio di rive­dere il rego­la­mento di Dublino, met­tendo al primo posto il diritto delle per­sone al ricon­giun­gi­mento con i fami­liari. La costru­zione di cor­ri­doi uma­ni­tari, che con­sen­tano a tutti i richie­denti asilo di tro­vare pro­te­zione lungo tutto il per­corso nell’ambito di pro­grammi di pro­te­zione uma­ni­ta­ria a livello euro medi­ter­ra­neo ed euro africano.

Sul piano dell’integrazione chie­diamo la rati­fica della Con­ven­zione Inter­na­zio­nale sulla pro­te­zione dei diritti di tutti i lavo­ra­tori migranti e delle loro fami­glie. Infine cre­diamo che una moderna idea di coo­pe­ra­zione glo­bale basata sul co-viluppo, il con­tri­buto dei migranti per la società e l’economia in Europa e dei loro paesi di ori­gine sia essen­ziale per pro­muo­vere lo svi­luppo locale dei ter­ri­tori in cui le comu­nità e le isti­tu­zioni locali diano gambe ai pro­cessi di inte­gra­zione alle espe­rienze di eco­no­mia sociale, alla coo­pe­ra­zione eco­no­mica, ai pro­cessi di democratizzazione.

Per discu­tere di que­ste pro­po­ste incon­tre­remo il 5 mag­gio a Roma alle 10, presso l’hotel Nazio­nale, molti dei can­di­dati firmatari.

FRANCESCO PETRELLI
por­ta­voce di Con­cord Italia

da il manifesto

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