America

  • Una Italia senza eroi, senza odio, senza crudeltà diffusa

    Una prima citazione: “I due ladri, assassini del povero carabiniere Mario Rega, erano nordafricani. Ma nei titoli i giornaloni online non ve lo fanno sapere #dueuomini #youarefakenews“. Poi arriva la vera e propria violenza verbale istituzionale cui ci si sta lentamente abituando e non si prova sdegno se un...
  • Gay, obamiano e a favore dei trattati con Iran e sul clima

    Pete Buttigieg, il sindaco trentasettenne di South Band in Indiana, e candidato alla Casa bianca, continua a sorprendere e a crescere nei sondaggi, portando avanti posizioni definibili come «obamiane», di buon senso moderato, che nel panorama della politica Usa attuale sembrano un miracolo, e batte tutti i rivali svelando...
  • L’Europa al servizio della bomba-Trump

    Armatevi e partite. L’ultima copertina dell’Economist rappresenta un Trump a forma di bomba, ciuffo compreso, con le scritte «tariffe doganali», «lista nera tecnologica», «isolamento finanziario», «sanzioni». La bomba Trump, un ordigno sanzionatorio a frammentazione, un giorno colpisce la Cina e Huawei, un altro il Messico e il Venezuela, un...
  • I super falchi di Washington pronti a strangolare Cuba

    Il presidente Trump e la sua squadra di super falchi sono decisi a strangolare i governi progressisti di Cuba, Venezuela e Nicaragua in America latina. E per ottenere questo «storico» risultato sono disposti a affrontare non solo la reazione di Russia e Cina, ma anche degli alleati europei e...
  • Il golpe di Trump non è a Caracas. È a Washington

    Altro che a Caracas. Il golpe, Trump lo fa intanto a Washington. Parola grossa? Forse un po’. Ma ci si va vicini. Basta leggere l’editoriale del New York Times a commento della decisione del presidente di dichiarare lo stato d’emergenza nazionale, un passo di gravità senza precedenti perché «costituisce...
  • Caracas, bottino di un premio più grande

    Riconoscendo la presidenza di Juan Guaidó in Venezuela e riservandogli i proventi del petrolio venezuelano negli Usa, Donald Trump ha messo in moto una spirale di violenza e caos di dimensioni drammatiche che potrebbe avere inizio in Venezuela in tempi brevi. L’appoggio a questa strategia di strangolamento del governo...
  • Venezuela, Mattarella stavolta è in errore

    No presidente Mattarella, davvero no. Io sono fra quelli che hanno sempre avuto per lei massima stima, ma credo che questa volta lei sia davvero in errore. Dare legittimità a Guaidò è contro ogni regola democratica, significa opporsi alla posizione assunta dalle Nazioni unite che, con tutte le sue...
  • Un dollaro d’argento al posto del bolivar

    Termometro della crisi venezuelana: appoggiano Guainò i peggiori neonazisti al comando degli Stati americani del Nord e del Sud. Basta per qualificare la vicinanza politica dell’autoproclamatosi presidente? Il capitalismo è sempre spaventato dai tentativi di emancipazione dei popoli. La sua reazione, come ha detto Trump, “non esclude alcuna opzione”,...
  • Una nave da guerra chiamata Bush

    Nell’America di Trump può succedere che un suo predecessore, persona dalle maniere garbate – agli antipodi rispetto a quelle di The Donald – ma primo e massimo responsabile del caos che da una trentina d’anni sconvolge il Medio Oriente, e di rimbalzo il mondo, riceva encomi riservati a un...
  • Tredici domande ad Angela Davis

    Il “caso” estremamente attuale di Angela Davis, intellettuale, docente universitaria, militante comunista nera d’America, imprigionata sotto l’accusa di complicità nel sequestro e nell’uccisione del giudice Haley, ha assunto un valore emblematico della lotta violenta e manifesta all’interno della roccaforte dell’imperialismo americano. La coraggiosa protesta, la partecipazione costante all’organizzazione di...
  • My name is potato?

    “My name is Potato”, cantava Rita Pavone nell’ormai lontano 1977. E faceva cenno all'”accento un po’ straniero dell’americano impero”. Ora si scopre che il celebre tubero sarebbe invece originario dell’Asia. La canzone non si può cambiare e, del resto, era carina da canticchiare. E poi… anche noi che pensiamo...
  • Henry David Thoreau, contemplazioni marine

    Tutti i libri di Henry David Thoreau – quelli pubblicati in vita come quelli postumi – hanno radici in luoghi precisi: pensare e descrivere dove ritirarsi, passeggiare o perdersi era per Thoreau un lavoro di scavo nel particolare e al tempo stesso un modo per porsi domande più generali...
  • La formica e l’elefante

    Uno pensa che non ci sia nessun tema che valga la pena trattare senza stancare i pazienti lettori dopo la Tavola Rotonda del 12 giugno, che ha divulgato la nuova edizione di un libro pubblicato in Bolivia 15 anni fa, stavolta con un prologo mio. In questo programma sono...
  • A mani nude contro la lobby delle armi

    I proiettili dell’Ar-15, sparati da vicino, non penetrano nel corpo umano. Lo devastano. Con l’effetto di una granata. L’Ar-15 è una variante civile di un fucile utilizzato dall’esercito americano. È l’arma a canna lunga più diffusa negli Stati uniti, dove ce ne sono in circolazione quasi dieci milioni. È...
  • Trump e la minaccia irresponsabile delle armi

    Trump e la sua amministrazione (che rappresenta i più accesi falchi del Pentagono e dell’establishment militare) alimentano in modo sempre più irresponsabile le micce sotto la polveriera nucleare. Ora questa strategia diviene ufficiale con la bozza che è trapelata della Nuclear Posture Review (Npr) che sarà adottata a fine...
  • La nazione è grande!

    Invocare la pena di morte è sempre un grido successivo ad altra morte. Invocarla per un atto di terrorismo serve soltanto a provare a strumentalizzare la rabbia, l’angoscia e il terribile dolore che le famiglie delle vittime provano. Essere falciati su una pista ciclabile a New York o in...
  • Dorothy Day, la coscienza critica dell’America

    Quella di Dorothy Day è stata una vita di frontiera, al confine tra la rivoluzione sociale e la profezia. Nel 2015 papa Francesco, parlando al Congresso degli Stati Uniti, l’ha indicata, insieme a Lincoln, Luther King e Thomas Merton, come una delle figure più importanti della storia americana. In Italia...
  • L’insopportabile sociopatia dell’Ultraindividualismo

    Dopo la pazza gioia di Spoleto, la speculazione settimanale dell’Elzeviro Rosso si volge verso uno dei tanti piccoli mondi orrendi in cui s’è andato a cacciare l’uomo ed in questo caso parliamo di Ayn Rand. Sovente, grazie al ciarpame filosofico prêt-à-porter di cui si circonda, la nazione moderna è...
  • Ecco l’uomo forte

    In un libro scritto esattamente vent’anni fa, Richard Rorty descriveva le fratture che già allora attraversavano la società americana e le loro conseguenze politiche con la precisione del filosofo e la sicurezza del profeta: «Gli iscritti ai sindacati e i lavoratori non organizzati e non qualificati si renderanno conto...
  • La lezione dei Sioux di Standing Rock

    Vittoria dei Sioux di Standing Rock: bloccata la costruzione dell’oleodotto in North Dakota. Anche se la lotta non è finita. Trump ha già annunciato che interverrà a favore dei petrolieri.  Il movimento per la giustizia climatica già sapeva che l’organizzazione di massa può ottenere risultati. Lo abbiamo imparato, recentemente,...
  • Con emozione altissima, compagno Fidel

    Una piccola isola dei Caraibi, a poche miglia dal più potente paese del mondo, la più grande potenza economica e  militare del pianeta, è diventata dal Gennaio del 1959, da quando i Barbudos, guidati dal giovane Fidel Castro entrarono nella capitale l’Avana,  una nazione protagonista della politica mondiale, rispettata,...
  • La libertà sostanziale dei cubani

    Con la morte di Fidel Castro si sono scatenati i liberali, di destra, di centro e di sinistra, accusando la storica figura della rivoluzione cubana di essere un “dittatore” e di aver soppresso la libertà. È la solita accusa dei difensori del capitalismo e del globalismo contro i regimi...
  • Fidel Castro. Chi sono io?

    Era impressionante. Un tipo che impressionava. Il famoso giornalista del “New York Times”, Herbert Lionel Matthews, che fu il primo in assoluto a intervistarlo sulla Sierra Maestra nel febbraio 1957, un anno o poco più  dopo il fatale Sbarco, nel primo dei suoi tre articoli, descrive Fidel Castro, <ad...
  • Addio, indispensabile Fidel

    Bertolt Brecht lo avrebbe definito un “indispensabile”. Uno di quegli uomini che nella vita lottano sempre, che dedicano la loro esistenza ad una causa, a quella causa che si chiama comunismo, cioè giustizia sociale, uguaglianza, pace e libertà. Parole che danno il senso ad un non senso, all’incomprensione del...