17 Maggio 2018
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Il cosiddetto “Comitato di conciliazione” nemmeno lontanamente è un organo istituzionale e costituzionale. Ma molto più vicinamente ricorda luoghi di discussione usati in un non lontano oscuro passato dittatoriale.
Un organo parallelo al governo, un organo di partito, dove il partito assume un ruolo nel decisionismo dell’esecutivo.
Sono proprio i cambiamenti presentati come “concilianti” e disposti a tutelare la democrazia quelli che vanno più temuti e guardati con legittimo sospetto.
(m.s.)
foto tratta da Pixabay
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