Rifondazione: “Una base sociale per il NO alla riforma di Renzi”

Pubblichiamo il documento approvato al termine del Comitato politico nazionale del Partito della Rifondazione Comunista sulla campagna referendaria

Il CPN di Rifondazione Comunista

impegna i compagni e le compagne di Rifondazione Comunista a dar vita ad una campagna di massa per il NO nel referendum sulla manomissione costituzionale, in piena sintonia con i comitati locali e nazionali per i referendum costituzionali e sociali. L’esito del referendum è infatti decisivo per la democrazia nel paese e per evitare la stabilizzazione antidemocratica che perseguono il PD e Confindustria.

Propone che, nell’ambito della campagna unitaria per il No, Rifondazione Comunista sviluppi una propria mobilitazione specifica su due livelli:

in primo luogo, intrecciando il NO nel referendum con il NO al CETA ed in particolare al TTIP, che, nel caso venisse approvato, determinerebbe una completa messa in mora della Costituzione Repubblicana. La democrazia è infatti aggredita dai trattati neoliberisti, a partire da quelli europei.

In secondo luogo intrecciando la battaglia per il NO nel referendum alle nostre proposte sociali contenute nella campagna “i soldi ci sono” e rivolte ai soggetti colpiti dalla crisi: dalla richiesta della firma dei contratti di lavoro, alla proposta del reddito sociale, al piano per il lavoro, alla difesa e rilancio del welfare. Difendere la democrazia e redistribuire la ricchezza garantendo i diritti sociali: tassare le grandi ricchezze e dar vita ad un Quantitative Easing per i popoli.

RIFONDAZIONE COMUNISTA
COMITATO POLITICO NAZIONALE

3 luglio 2016

foto tratta da iovotono.it

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Rifondazione Comunista

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