Bella la mobilitazione mondiale giovanile sul clima, sulle problematiche di sopravvivenza di un eco-sistema che ci coinvolge tutti.
Però va detto che, come ho letto in uno striscione, “il problema è il capitalismo”. Senza la messa in discussione dell’economia di mercato, dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla natura, non si può entrare nel viatico di una seria proposta di recupero del Pianeta a sé stesso, alle leggi della natura che, ad oggi, sono state piegate a quelle del profitto, per l’appunto…
Dunque, per essere veramente ecologisti occorre avere una visione d’insieme che comprenda l’anticapitalismo: l’ecologismo separato da una critica all’economia dominante nel globo rischia di essere fine a sé stesso.
Rischia di essere una strada lastricata di buone intenzioni che non porta però a nessuna vera soluzione dei problemi denunciati da milioni di giovani oggi sulla scia della mediatizzazione delle parole di un giovane, coraggiosa ragazza.
(m.s.)
foto di Marco Sferini