Massimo Villone

  • L’antivirus si chiama proporzionale

    Per capire meglio la colluttazione in atto nella Commissione affari costituzionali della Camera in tema di soglie di sbarramento e coalizioni bisogna tornare ai fondamentali. Proporzionale o maggioritario? Alcuni – tra cui io – insistono sul ritorno al proporzionale. Passatisti ultras? Niente affatto. Il maggioritario in qualunque forma –...
  • Rosatellum: un aiuto a destra, un colpo a sinistra

    Tanto tuonò. Ma poi piovve? Rimane da vedere, perché il quadro dei sì e dei no al Rosatellum bis è variegato. Il relatore Fiano lancia proclami ottimistici, ma il vasto consenso si riduce a poco più di Pd, FI, Lega, e Alfano. Nell’urna parlamentare incidenti e imprevisti non sono...
  • Tutte le frecce nell’arco del Consultellum

    Un fantasma si aggira nel Palazzo: la legge elettorale. Con la decisione adottata dai capigruppo della Camera – in Aula a fine settembre se saranno conclusi i lavori in Commissione – la legge elettorale esce dagli scenari immediati della politica. Il tempo è il maggior nemico di una –...
  • La difficile ricerca del miglior interesse di Charlie

    La decisione finale del giudice britannico per Charlie Gard è vicina, ma forse non immediata. Potrebbe esserci prima un confronto con i medici disponibili a sperimentare una terapia che – per alcuni – apre nuove possibilità per la rarissima e incurabile malattia genetica che sta portando Charlie alla morte....
  • Sciopero, tentazioni incostituzionali

    Dopo i voucher ripristinati e lo scippo del referendum, siamo ora alla proposta di limitare il diritto di sciopero. Il governo Gentiloni sembrerebbe avere dismesso i toni bellicosamente antisindacali di Renzi. Ma nella sostanza ben poco è cambiato. Dobbiamo concludere che sindacati e lavoratori a palazzo Chigi sono ancora parenti...
  • Prima abrogare poi ripristinare, e lo scippo è compiuto

    Come si scippa un referendum al popolo sovrano? Con due semplici mosse. Prima si abroga la norma oggetto del quesito, e si provoca così la cessazione delle operazioni referendarie. Poi si approva una legge che reca la stessa norma, o – per evitare figuracce estreme – una simile. Chi...
  • Le prossime mosse di Renzi e il quarto polo

    Al Lingotto abbiamo visto che il Renzi 2.0 è tal quale alla prima versione. Ancora aspettiamo che ci dica non che ha sbagliato, ma perché, e come intende correggere la rotta. Ancora gli piace Marchionne, e lascia indefiniti il progetto e le alleanze. Né basta l’enfasi sul “noi” a...
  • Raccogliamo le firme per una legge elettorale proporzionale

    Le notizie che vengono dalla discussione sulla Legge elettorale sono preoccupanti. La riorganizzazione politica in atto, pur tendendo in parte a un rinnovamento di progetto e di prassi, non produce una discussione sulla Legge elettorale coerente con la Costituzione e in sintonia con il voto popolare del 4 dicembre....
  • La scissione nell’urna secondo il copione di Renzi

    Un ex segretario che fa il turista della modernità mentre in direzione Pd si certifica il disastro del partito. È l’ultimo insulto agli oppositori. Invece, quel che accade ha solide ragioni politiche. Matteo Renzi si è impadronito del Pd e delle istituzioni, e ha condotto il paese e il...
  • Il corto circuito tra politica e istituzioni

    La pronuncia della Corte costituzionale non ha sciolto i nodi politici, ma ha certamente aperto una fase nuova passando la palla alle forze in parlamento. E mentre è vero per i giuristi che la lettura di una sentenza richiede le motivazioni, così non è necessariamente per i politici. Per...
  • Ora il parlamento faccia il suo mestiere

    Strano destino, quello della Corte costituzionale. La sentenza 1/2014 sull’incostituzionalità del Porcellum è stata per molti versi epocale. Quella di oggi sull’Italicum è minimale, e lascia una traccia più modesta. Disco rosso al ballottaggio, giallo – grazie a un sorteggio – ai capilista bloccati, verde al premio di maggioranza....
  • Tre riforme che possono fare a meno di Renzi

    Che di Renzi non ci saremmo liberati facilmente lo sapevamo, fin dalle sue fiere affermazioni di abbandono in caso di sconfitta. Ma meraviglia rivederlo in campo tal quale, già in corsa per palazzo Chigi, alla cui porta è stato accompagnato dal popolo sovrano. Mentre la lista dei disastri a lui...
  • L’autocritica non c’è ma puzza

    Dalla direzione Pd Renzi ci informa che esistono riforme che non puzzano. Dobbiamo quindi implicitamente intendere che ritenga puteolenti quelle respinte da 19 milioni di italiani. Per una volta siamo d’accordo con lui. Ma quel che è mancato nel mea culpa di Renzi è l’analisi del come e del...
  • La responsabilità di fermare un azzardo

    In chiusura di campagna referendaria, Renzi certifica che la sua arma segreta è il voto degli italiani all’estero. Dovrebbe invece sperare che il voto dei cittadini residenti in Italia non sia capovolto da quello dei non residenti. Il motivo è sostanziale prima che formale. Non solo quel voto è...
  • Referendum, l’illusione che rinviare significhi vincere

    Alfano, ministro dell’interno, ha acceso le polveri sul possibile rinvio del voto referendario per il terremoto, e Renzi ha subito smentito. Ovvio. Un rinvio così motivato richiederebbe la modifica con decreto legge della tempistica imposta dalla legge 352/1970. Fatalmente, sarebbe letto come la mossa disperata di chi teme di...
  • Taci, il ministero degli interni ti ascolta

    Siamo venuti in possesso di una circolare prefettizia che, su sollecitazione del ministero dell’Interno, richiama in occasione del voto referendario il «divieto per le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione» a partire dal 28 settembre, giorno in cui sono state indette le elezioni. Le sole comunicazioni consentite sono...
  • Come smontare gli argomenti del Sì

    Intorno al voto referendario crescono non gli argomenti, ma il rumore. Ora, per la riforma dell’Italicum: si modifica, e come? C’è una proposta Pd, e quale? Ma alla fine Renzi che vuole davvero? Il cardine del sistema elettorale nel Renzi-pensiero è dato dal primo turno con soglia seguito da...
  • Voto all’estero, come potremo fidarci?

    Boschi si autocelebra in un tour mondiale per il Sì fra gli italiani all’estero. Fin qui si può forse capire, anche se è bassa cucina propagandistica. Non si capisce e non si perdona, invece, il supporto logistico e la presenza ufficiale di un’ambasciata. I pubblici impiegati – inclusi quelli...
  • Lo strappo della Consulta

    Tanto tuonò che piovve. I rumors su un rinvio da parte della Corte costituzionale, e su contrasti nel merito, erano diventati insistenti. È ora ufficiale la notizia del rinvio dell’udienza del 4 ottobre, di cui non si conoscono al momento le motivazioni. È uno strappo non insignificante. Sarebbe fragile...
  • “Comunque vada, Renzi non uscirà bene dal referendum”

    Massimo Villone, professore emerito di Diritto Costituzionale presso l’Università di Napoli Federico II, è uno degli esponenti più autorevoli del Comitato per il no al referendum costituzionale che si terrà il prossimo autunno e che dovrà approvare o meno la riforma promossa del governo Renzi. Con lui abbiamo voluto...
  • Cosa aspettarsi dal Colle

    Alessandro Pace, presidente, e Gustavo Zagrebelsky, presidente onorario, hanno chiesto a Mattarella, a nome del Comitato per il No, di garantire un corretto equilibrio informativo nella campagna referendaria. Hanno certamente ragione quando lamentano lo schiacciante predominio mediatico del Sì, o quando ricordano l’inutilità delle proteste ripetutamente avanzate nelle sedi...
  • Votare «NO» per affermare i nostri diritti di cittadini

    Prima o poi, per il referendum costituzionale voteremo. Forse. Giunge notizia di una tesi che potrebbe farci dubitare. La Cassazione ha dichiarato ammissibili le richieste referendarie presentate dai parlamentari in data 6 maggio 2016. Secondo la legge 352/1970 il referendum viene indetto entro i 60 giorni successivi. Quindi il...
  • 420.000 firme contro l’Italicum

    Le firme raccolte per i due referendum abrogativi di norme dell’Italicum sono giunte a 420.000 (418.239 per il premio di maggioranza e 422.555 per i capilista bloccati). Non bastano, ma sono comunque uno straordinario risultato della mobilitazione organizzata dal Comitato nazionale e dai comitati territoriali. Abbiamo proposto l’abrogazione del premio...