Referendum, avanti anche senza una data

Spersonalizzare, ma non troppo. Il presidente del consiglio ci ha recentemente informato, bontà sua, che qualunque sarà l’esito del referendum costituzionale si voterà nel 2018. Bene. Vuol dire che...

Spersonalizzare, ma non troppo. Il presidente del consiglio ci ha recentemente informato, bontà sua, che qualunque sarà l’esito del referendum costituzionale si voterà nel 2018. Bene. Vuol dire che possiamo finalmente dare un giudizio di merito sulla «deforma» costituzionale e che quindi possiamo votare No al referendum senza temere chissà quali conseguenze catastrofiche.

Ma questa è anche un’autocritica di prima grandezza, o se si vuole una capriola, dopo che pur di vincere il referendum, Renzi non ha esitato a minacciare la crisi di governo e lo scioglimento anticipato delle camere con lo scopo di ricattare il parlamento.

Ora invece, siccome la vittoria del Sì non è scontata, cercare il plebiscito evidentemente non è più tanto conveniente.

Se Renzi non cambierà di nuovo idea, le settimane che ci separano dal voto potranno essere proficuamente utilizzate per spiegare bene perché queste modifiche sono inaccettabili e perché quindi occorre votare «No».

Già, ma quante settimane ci separano dal voto? Ancora non è dato sapere. Eppure, l’unica vera data che compete al governo non è quella delle elezioni (visto che fino a prova contraria è il presidente della Repubblica che decide se sciogliere o meno le camere), bensì quella del referendum.

Decidere la data del voto senza fare i calcoli delle proprie convenienze (magari concordandola con tutte le parti coinvolte): questa sì sarebbe una vera spersonalizzazione.

Il Comitato per il No, comunque, non si farà cogliere di sorpresa.

Continua, infatti, la preparazione della campagna elettorale e il coordinamento tra tutti i soggetti impegnati, oltre che l’organizzazione e la partecipazione a iniziative e dibattiti in tutta Italia per spiegare le ragioni dell’opposizione alla «deforma» Renzi-Boschi.

COMITATO PER IL NO

www.iovotono.it

foto tratta da Pixabay

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