struttura

  • La teorizzazione di lungo corso dell’assenza di una alternativa

    L’inevitabilità degli eventi è diventata l’ineluttabilità di sé stessa. Se si prova a disaminare, in questi ultimi decenni, tutto quanto è accaduto sul piano internazionale, con le ricadute ovvie sui singoli poli economici e, in particolare, su aggregati pseudo-confederativi come l’Unione Europea, una delle prime considerazioni che si possono...
  • L’Argentina di Milei: anticipazione del disastro liberista globale

    Nota opportunamente Thomas Piketty ne “Il capitale nel XXI secolo” che la gerarchizzazione morale dei patrimoni è un esercizio piuttosto sterile in quanto a critica dell’accumulazione sempre più incessante e spietata nella modernità liberista dell’oggi e del prossimo domani. Non serve ad altro se non a rispondere ad una...
  • La regola critica della “scuola del sospetto”

    La lettura di molte opere di Marx, naturalmente compreso il caleidoscopio di stili letterari, filosofico-scientifici, analitico-didattici che fanno de “Il Capitale” una opera omnia dell’esercizio di scrittura preso di per sé, come pura passione ed anche come mezzo per la diffusione delle proprie idee, induce a ritenere, vista la...
  • Il fallimento del marxismo secondo Michele Serra

    Piazzapulita, giovedì 22 febbraio. Tra i tanti programmi di approfondimento politico che pullulano sulle reti nazionali, quello di Corrado Formigli è il più godibile: non si urla quasi mai, se non un po’ nella seconda parte in cui si anima il tavolo degli ospiti. Non si ha l’impressione della...
  • Più lenti, più profondi e più dolci. La rivoluzione passa da qui

    Citius, altius, fortius. Più veloce, più alto, più forte. Ed il contrario: lentius, profundius, soavvius. Più lento, più profondo e più dolce. Così Alex Langer, uno dei più grandi ambientalisti che l’Italia possa annoverare nella sua storia politica repubblicana, ha sintetizzato icasticamente il contrasto evidente tra una società che...
  • L’ingiustificato stupore e la necessaria indignazione per la guerra

    Il richiamo alla pacificazione tra i contendenti suona ormai più come un appiglio meramente etico, persino pedante e dai toni un po’ snob. Invece, tutt’altro che retorico e imbolsito da una saccenteria moralistica, è il riferimento che la sinistra di alternativa deve alla pace come espressione morale, civile e...
  • Troppi dogmi, feticci e poca critica nell’anticapitalismo di oggi

    Una serie di diritti non ancora del tutto acquisiti e consolidatisi nei corpi legislativi di molti paesi, fa da cartina di tornasole del preoccupante livello di recrudescenza che si staglia contro rivendicazioni anche minime, ma non certo minimali, che dovrebbero essere la base per uno sviluppo moderno di una...
  • L’abitudine alla superficialità e l’invisibilità della lotta possibile

    Il processo dialettico del presente è più un problema filosofico che antropologico: ci sono voluti più di duemila anni prima che con Marx si arrivasse ad una scientifica definizione dei meccanismi che regolano i rapporti tra le classi sociali, tra gli individui stessi e tra questi e la natura...
  • Stato e anarchia

    Non è possibile parlare o scrivere di Karl Marx senza associarlo al “Manifesto del Partito comunista” o a “Il capitale“, così come non è possibile parlare di uno dei suoi più grandi e intransigenti rivali senza citare “Stato e anarchia“. Michail Aleksandrovič Bakunin lo scrisse nel 1873 e lo...
  • La questione ebraica e quella palestinese: da Marx ai giorni nostri

    Quand’è che un diritto diventa tale? Quando ottiene il riconoscimento di sé stesso? Quando riesce ad affiancarsi ai doveri ed entrare nella cerchia delle prescrizioni tanto istituzionali quanto più semplicemente e fondamentalmente umane? Se si cerca una risposta superficiale (che letteralmente sta alla superficie) che, quindi, sovrasta tutto un...
  • Il ritorno del primato assoluto dell’economia sulla politica

    La ormai proverbiale seraficità di Mario Draghi nel rapportarsi con l’esterno, per comunicare le sue decisioni, le azioni del governo, è una qualità che solo l’ex banchiere internazionale può vantare pienamente nella compagine del suo esecutivo. Perché, dietro all’apparente calma con cui le discussioni avvengono, prettamente improntate ad un...
  • La violenza del capitalismo, più forte dentro e dopo la pandemia

    Non si butta niente. Nemmeno l’ondata di isteria collettiva per la morte di Maradona, neppure la spasmodica voglia di indossare gli sci e scendere per colate bianche di neve artificiale sulle vette alpine della nostra bella Italia nel bel mezzo della seconda ondata della pandemia; men che meno si...
  • Il liberismo (dal volto liberale) e le conquiste sociali e civili

    Mentre sulle ali dispiegate di un moderno liberismo, associato alla facciata di un liberalismo tutto attento agli equilibri sociali, la Presidente della Commissione Europea spiegava al Parlamento di Strasburgo che la pandemia è una occasione da non lasciarsi sfuggire per investire in 5G, 6G, in una economia che guardi...
  • Sinistra istituzionale o sinistra sociale?

    “Le Idi di marzo” è un film che dovrebbero vedere tutti: almeno in tanti. La spietata concorrenza elettorale americana è soltanto il fenomeno apparentemente ignorato, occulto e carsico di una società che invece ne è manifestamente cosciente. Il “mondo della politica” che è essenzialmente “mondo di potere“, rispondendo alle...
  • Lo “sfruttamento invisibile” e il deserto a sinistra

    “Amazon e la nuova servitù della gleba”: questo il titolo di un articolo di Vincenzo Vita apparso sul “Manifesto”. Un intervento che pone oggettivamente alcune questioni di fondo, poste proprio sul piano teorico, rivolte a una sinistra consapevole della necessità di ricostruirsi dalle fondamenta anche sul piano organizzativo. I...



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