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Lo ricordo come il primo programma a colori che ho visto, dopo le “prove tecniche di trasmissione” che venivano mandate in onda per testare le nuove emissioni catodiche che stavano, piano piano, facendo assaporare il gusto di vedere la televisione finalmente con tutto lo spettro visibile dell’occhio umano. Lo...
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Errico Malatesta ha scritto un bel “compendio” del “Capitale” di Karl Marx. Un testo agile, snello, un po’ datato linguisticamente, ma del tutto comprensibile anche oggi. Andrebbe letto come sintesi ragionata, come percorso costruttivo e approccio ad una condivisione della monumentale opera del Moro che sviscera, disarticola e mette...
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L’INCIPIT DEL “MANIFESTO” “Ein Gespenst geht um in Europa…“. Inizia così nella versione originale del libro, trattato di politica, di storia, di filosofia oppure, semplicemente, proprio del “manifesto“, scritto su commissione della Lega dei Comunisti da Karl Marx e Friedrich Engels nel 1848, uno dei testi più importanti mai...
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In una trasmissione televisiva di cui ho dimenticato velocemente il nome mentre tamburellavo con le dita sul telecomando, ho ascoltato Roberto Saviano commentare le recenti elezioni presidenziali americane. Riferendosi ai ceti più deboli, frangibili della popolazione, lo scrittore ha pronunciato la parola “proletariato”. Sì, ha chiamato col giusto termine...
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Errico Malatesta ha scritto un bel “compendio” del “Capitale” di Karl Marx. Un testo agile, snello, un po’ datato linguisticamente, ma del tutto comprensibile anche oggi. Andrebbe letto come sintesi ragionata, come percorso costruttivo e approccio ad una condivisione della monumentale opera del Moro che sviscera, disarticola e mette...
L’INCIPIT DEL “MANIFESTO” “Ein Gespenst geht um in Europa…“. Inizia così nella versione originale del libro, trattato di politica, di storia, di filosofia oppure, semplicemente, proprio del “manifesto“, scritto su commissione della Lega dei Comunisti da Karl Marx e Friedrich Engels nel 1848, uno dei testi più importanti mai...
In una trasmissione televisiva di cui ho dimenticato velocemente il nome mentre tamburellavo con le dita sul telecomando, ho ascoltato Roberto Saviano commentare le recenti elezioni presidenziali americane. Riferendosi ai ceti più deboli, frangibili della popolazione, lo scrittore ha pronunciato la parola “proletariato”. Sì, ha chiamato col giusto termine...
