vita

  • Non siamo ciò che siamo, perché cinicamente “si può solo dire nulla”

    Condannato a terminare la sua esistenza con la cicuta, Socrate lascia in eredità tanto alla sua città quanto alla Grecia nel suo insieme un disorganico insieme di precetti che, nonostante non fossero mai stati messi per iscritto, ci sono stati tramandati – non senza qualche presupposto apologetico – dai...
  • Caldo atroce e capitalismo liberista vanno di pari passo…

    Texas, contea di Kerr. Il fiume Guadalupe si ingrossa, esonda e travolge un campo scout cristiano: “Camp Mystic“. Ci sono già ventiquattro ragazzi morti. Altre venticinque ragazze sono disperse. Il governatore dello Stato invita la popolazione a “pregare in ginocchio“, ma gli effetti del clima che cambia probabilmente sono...
  • Da Platone a Leopardi, tenerezza filosofica e poetica per l’amore

    Scandalosamente contrarie alla morale del loro tempo, tutta casa, chiesa, trono ed altare, le “Operette morali” di Giacomo Leopardi sono una miniera quasi inesauribile di ispirazione per comporre continuamente una critica nei confronti dell’esistenza più che dell’esistente: la vita è senza un senso preciso, determinato, ma non si può...
  • Le intermittenze della morte

    La sospensione temporale dell’inesistenza come linea non di confine tra il passato, il presente e il futuro, ma come fine, termine del tempo stesso, come dimensione nuova dell’esistenza: dall’incomprensibilità della morte, limite e crinale del percettibile e del sensibile di fronte alla comprensibilità – finalmente – del post, del...
  • Pulsioni di morte e società

    Quando Sigmund Freud avanzò l’ipotesi dell’esistenza delle pulsioni di morte, con la pubblicazione nel 1920 di Al di là del principio di piacere, le contestazioni furono virulente, come se il corpo intellettuale e sociale si fosse ribellato a una forma di violazione dell’immagine che aveva di sé. Ipotizzare che la...
  • La risurrezione, esorcismo bimillenario della paura della morte

    La vita oltre la morte. La frase di per sé è concettualmente asciutta e non dice molto. Eppure ogni tanto si sente il bisogno, del tutto animalmente umano, di ragionare e postulare in merito. Le domande sono tante quando si cerca di andare al di là della fisicità, della...
  • Antologia di Spoon River

    Errare per vagare, per dirigersi qua e là “sanza meta“, come avrebbe detto Brancaleone per non essere seguito da compari straccioni fino ad Aurocastro. Oppure errare nel senso di sbagliare, di commettere appunto un errore e, dunque, incappare, comunque, nella strada sbagliata. Chi può veramente dire quale sia il...
  • La felicità, il bene e la virtù: dal mito ellenico al compito filosofico

    L’antichissimo ellenico concetto di εὐδαιμονία (eùdaimonia) è stato spesso tradotto con una faciloneria molto approssimativa con il non proprio equivalente termine “felicità“. Etimologicamente parlando siamo di fronte al “demone” del bene (εὖ, eù). Ma filosoficamente parlando se ci si riferisce ad uno stato di questa natura, si potrebbe più...
  • L’affascinante diagnosi kierkegaardiana della disperazione umana

    Particolarmente affascinante è un’equiparazione, se vogliamo non direttamente riscontrabile nelle opere di Søren Aabye Kierkegaard ma da queste deducibile, per cui simili sono tanto la “cristianità” come società del culto, come impronta del potere ecclesiastico, quanto il rifugio ateistico dell’essere umano che si divincola nella quotidianità della disperazione. Siccome...
  • Razionale e irrazionale dalla furia di Orlando all’Universo

    «Fu allora per uscir del sentimento / sì tutto il preda del dolor si lassa». Così Ludovico Ariosto descrive il passaggio dalla contezza all’uscita di senno da parte del prode Orlando. Vagando in una selva dove, sui tronchi degli alberi, vede incisi i nomi di Angelica e Medoro, leggendo...
  • Introspezione socratica del premoderno Montaigne

    Si prova una immediata simpatia per Montaigne nell’attimo in cui, e si fa piuttosto presto ad arrivarvi, ci si rende conto che il suo primo scetticismo (tutt’altro che nichilista) intende decostruire una vasta gamma della metafisica del passato e del suo tempo. Arcinemico del costrutto ideologico dogmatico, il giovane...
  • Sopra e sotto le nubi dell’Olimpo: il mito come cura dell’animo

    L’origine della filosofia non è riscontrabile, diversamente da quello che un po’ semplicisticamente si potrebbe pensare, in un dato momento della storia umana. Comunemente si fa riferimento a Talete, ai primi presocratici, come ai pensatori classici con cui è iniziato il discernimento tra pensieri istintivi, naturalissimamente istintivi ed elucubrazioni...
  • Il grande fascino di una conoscenza priva di contraddizioni

    L’innamoramento kantiano per la metafisica è più che altro dettato dalla presa in analisi degli elementi critici della ragione pura. Per poter indagare meglio, pur nella consapevolezza della distanza che nutre nei confronti dell’ “abisso senza fondo” rappresentato dalla trascendenza oltre il materiale, oltre il razionale, oltre il criticismo...
  • L’universo e io

    Manifestiamo una serie di certezze durante la nostra esistenza. Queste, per lo più, sono legate ad un rapporto primo con i sensi: sappiamo che possono ingannarci ma, difficilmente, pensiamo che, ad esempio, la vista possa ingannarci se osserviamo un tramonto, un’alba, un fiume che scorre placidamente nel suo letto....
  • Nell’abbandono dell’inconscio la vera essenza dell’esistenza

    Agguantare un lembo anche scucito o strappato del proprio passato per riviverlo. Ma poi in che modo? Provando a cambiarlo sulla base dell’esperienza ottenuta, consapevoli degli errori o, comunque, di ciò che magari avremmo, col senno di poi di cui son piene le fosse, voluto evitare? Chi non ha...
  • Apollo e Dioniso, ragione e passione nella tragedia greca

    Nel 1640 venne ritrovata a Tiriolo, nella provincia di Catanzaro, una antichissima iscrizione latina. Tradotta, è passata alla storia come “Senatus consultum de Bacchanalibus“. Si trattava, nella sostanza, di una decisione dei padri coscritti di cui Livio ci parla nella sua monumentale storia di Roma in un breve passo...
  • Tradimento storico dell’immanenza e un po’ di giustizia in merito

    Deleuze e Guattari scrivono in “Che cos’è la filosofia?” (Einaudi, Torino 2002): «Può darsi che credere in questo mondo, in questa vita, sia diventato la nostra impresa più difficile o l’impresa di un modo di esistenza da scoprire oggi sul nostro piano di immanenza». Il tentativo di arrivare alla...
  • Queer

    Il caldo del Messico è lenitivo, attenua gli affanni del passaggio di confine, della vita che ci si lascia alle spalle in un vorticoso turbinio di eccessi, di immoralità, di passioni non attenuate che seguitano la persecuzione del corpo e dell’animo. Ma il caldo del Messico è anche opprimente:...
  • Il dubbio metodico, motore della rivoluzione razionale cartesiana

    L’evidenza è razionale? O, per meglio dire, ciò che risulta evidente lo è a prescindere dalla ragione, oppure lo è in quanto la ragione lo ritiene tale? Il ricorso al concetto di “oggettività” rimanda all’essenza stessa della materialità delle cose, a quell'”obiectivus” del latino medievale che, in effetti, ci...
  • Convergenze e divergenze nel dibattito esistenzialista moderno

    Filosofia della crisi di un Novecento che si tormenta tra le aspettative positivistiche sull’inarrestabile cammino scientifico e tecnologico e un pessimismo che si sostanzia dopo il fallimento rappresentato dal primo conflitto mondiale, l’Esistenzialismo è un filone quasi drammatico del pensiero che si tormenta e si arrovella sull’essenza, sulla riscoperta...
  • Cognizione e istinto: distanti e distinti per troppo lungo tempo

    La cognizione può, per lo meno oggi che molte discipline la prendono in considerazione come elemento quasi primordiale della conoscenza sempre più approfondita e fondante l’individualità specifica e, quindi, l’essenza dell’essere vivente e senziente, essere considerata qualcosa di più di un semplice processo di acquisizione nozionistica dettata da una...
  • Futuro interiore

    Non è soltanto un problema di tempi. Semmai si tratta di una dimensionalità esclusiva del singolo che si proietta nell’universo microcosmico terrestre, dentro una quotidianeità che estrania, che costringe all’oblio della modernità dei sentimenti, della bellezza degli ambienti, del rapporto che abbiamo con il potere che sovraintende e sovraordina....
  • Una interpretazione lenitivamente moderna del dolore e della sofferenza

    Ci sono voluti almeno mille anni prima che, dalle origini del pensiero cosiddetto “occidentale“, si oltrepassasse la metafisica del dolore e, al di là di pensieri magici e di attribuzioni dello stesso alla sola sfera emotiva e ultrasensibile, lo si potesse, almeno materialmente, collocare nella sua sede originaria: il...
  • Una nuova attualità dell’esistenzialismo nello zig zag delle scelte

    Il bivio, la scelta, l’opzione, il dover per forza trovarsi davanti ogni giorno a decisioni che si devono prendere. All’altalena tra il sì e il no non si sfugge. Ben dentro gli ingranaggi di una macchina dell’esistente (e dell’esistenza), ogni essere vivente (e qui allarghiamo un po’ il campo...
  • Quantismo e spiritualismo: viaggio oltre i confini della materialità

    La tangibilità dell’esistente è il limite, il confine fisico in cui andiamo a sbattere ogni volta che proviamo ad indagare materialmente ciò che siamo, ciò che ci circonda, ciò che persino ci appare e che vogliamo verificare con la tattilità. Quando tocchiamo qualcosa e la maneggiamo, facendola girare tra...
  • Tra torture e roghi, l’indomita nascita del libero pensiero

    Dopo quaranta ore di tortura, gli aguzzini al soldo della Santa Inquisizione calano Tommaso Campanella dall’alto dove l’hanno issato. Legato per i polsi, sospeso sulla “culla di Giuda“, in quella che diventerà famosa come la “tortura della veglia” (“tormentum vigiliae“), il filosofo amico di Telesio, è costretto a fingersi...
  • La rivincita bergsoniana dello spiritualismo antidogmatico

    Avere coscienza significa, letteralmente, avere consapevolezza, visto che il termine proviene dal latino, dal verbo “conscire” e, più precisamente dal tema “scire“, da una radice che ci parla espressamente, in prima battuta, del “sapere” in quanto tale. Siamo abituati a locuzioni sullo “scibile” e, quindi, su ciò che si...
  • Senso e significato, sfida millenaria tra due nemici-amici

    Se ciò che esiste è fondamentalmente inconoscibile, dovremmo desumerne che qualunque arrovellamento sul significato dell’esistenza, della vita, della presenza della materia e del tutto che ci circonda sia pressoché un esercizio quasi retorico di mera dialettica fine a sé stessa. In realtà o, per meglio dire, utilizzando proprio questa...
  • Il determinismo irrisolvibile e la prigione della “volontà”

    L’inconoscibilità dell’essere, di ciò che noi affermiamo esista “realmente“, quindi abbia il carattere di una oggettività materiale che arriva ai nostri sensi, si articola nel cammino del pensiero umano, soprattutto di quello occidentale, in declinazioni molto differenti fra loro. Ciò grazie ad interpretazioni che si sono susseguite nel corso...
  • Una nuova euristica della paura, per darle il posto che le spetta

    Roosevelt, nel momento più difficile della crisi americana del 1929, pronunciò una frase divenuta famosissima: «L’unica cosa di cui aver paura è la paura stessa». La paura della paura, insomma. Quella che non è strettamente legata a qualcosa di reale, ad una minaccia imminente, ma il timore che si...
  • Dal Natale storico a quello moderno: leggenda, mito e mercato

    Ognuno di noi, laico o religioso che sia, trova un motivo per essere, anche per un momento soltanto, un po’ più felice a Natale e nel periodo delle feste rispetto a quanto si sente (e non è detto che sia) durante il resto dell’anno. Sarà anche la pseudo magia...
  • L’impossibile proiezione esistenzialista nel moderno mondo liberista

    Più che mai oggi, in una società atomizzata dall’estremizzazione liberista della competizione del mercato, in cui l’individualismo è la precostituzione di una nuova soggettività indotta da una concorrenzialità antisociale che decostruisce il collettivo e la socialità comunitariamente intesa, vale la pena raffrontare la prima ottocentesca pulsione esistenzialista di Søren...
  • «Anna», morta con suicidio assistito a carico del SSN

    «Io oggi sono libera, sarebbe stata una vera tortura non avere la libertà di scegliere». Sono le ultime parole di Anna, nome di fantasia, la donna triestina di 55 anni morta a casa sua dopo l’auto somministrazione di un farmaco letale fornito dal Sistema sanitario nazionale. La morte è...
  • Elogio della dialettica, rivoluzione irrefrenabile della conoscenza

    Un po tutta la storia del pensiero occidentale si muove sul crinale ambivalente della constatazione della realtà oggettiva da un lato e dell’osservazione soggettiva, quindi interpretativa, tanto della materialità da cui si trae, spesso e volentieri, una serie di costrutti mentali che, alla fine, danno vita a precisi filoni...
  • L’idealismo romantico a metà tra platonismo ed hegelismo

    A partire dalla seconda metà del ‘700, l’affermazione della impetuosa tempesta romantica sconvolgerà il filone razionalistico della filosofia moderna. Proprio mentre il criticismo kantiano si va formando come modello di nuovo approccio ad una veridicità scientifica di cui, comunque, ci si interroga sul “come” sia possibile (e non se...
  • Vita e morte, ciclicità irrisolta tra fede e ragione

    E’ difficile pensare che, giunta ad un punto di sviluppo così complesso e articolato con l’estrinsecazione dell’autocoscienza umana e della capacità di discernimento dell’esistente, la materia possa, con la morte dell’individuo, ripiombare nell’interte, in uno stato quindi che, sempre secondo i nostri umanissimi canoni, potremmo definire “regressivo“. Siamo –...