Daesh

  • Israele, verso il capolinea di una democrazia incompiuta

    Nei camion che ancora poche settimane fa trasportavano gelati, ora si ammassano i corpi dei palestinesi che continuano ad essere uccisi dai bombardamenti israeliani su Gaza. Non si trova praticamente più nulla nella Striscia: l’acqua è stata riaperta soltanto nel sud del fazzoletto di terra a ridosso del Mediterraneo...
  • La vendetta di Israele alle soglie del genocidio palestinese

    Questo non è il tempo per fare della filosofia. Devo averlo sentito in qualche dibattito televisivo. Un giornalista apostrofava così chi tentava di operare dei distinguo nella questione israelo-palestinese, di cercare di comprenderne ancora una volta i meccanismi, quasi degli automatismi che, a dire il vero, questa volta in...
  • Cronache d’estate :: Vecchi pappagalli verdi e nuovi grappoli mortali

    Nel corso degli ultimi trentacinque anni ho visto sulle copertine delle riviste, su quelle dei quotidiani e poi su Internet decine, centinaia di fotografie di bambini brutalmente devastati dalle bombe di quelle grandi potenze mondiali che si fanno chiamare i “Grandi 20“, i “Grandi 8” e che sono per...
  • Turchia e Italia al gran bazar delle armi

    Il destino dei curdi – e non solo il loro – si gioca al gran bazar delle armi, iniziato in queste ore tra Usa e Turchia per aggirare il veto di Erdogan all’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia che simpatizzano per il Pkk, da Ankara considerato organizzazione terroristica...
  • Khorasan, ecco la galassia jihadista sotterranea

    Cosa sappiamo veramente sullo Stato islamico nella provincia del Khorasan (Iskp), costola orientale del califfato di Raqqa nata sei anni fa sulla frontiera afgano pachistana? Poco, come poco sappiamo di quel che resta di Al Qaeda e delle relazioni tra queste formazioni e altre sigle jihadiste in un quadrante...
  • Il cortocircuito jihadista degli Stati uniti

    Ci sono jihadisti utili e altri no. I jihadisti è meglio manovrarli che combatterli, hanno pensato gli americani dopo i fallimenti in Afghanistan, Iraq, Libia e Siria. Con i talebani ci si può anche mettere d’accordo: quindi nel 2018 hanno chiesto ai pakistani, sponsor dei talebani, di scarcerare il...
  • Quella complessità “invisibile” della rete del terrore

    Non sono nemmeno trascorse ventiquattro ore da quando ieri scrivevamo del dramma che si sta consumando in Afghanistan e, nello specifico, all’aeroporto di Kabul. Ci sembrava già enormemente grande tutto quel dolore e tutta quella sofferenza fisica e psichica che migliaia di afghani stavano vivendo nel pantano di quello...
  • Si offre un dialogo che ha il sapore amaro della resa

    La parola magica è dialogo. Per salvare gli afghani o per lavare la coscienza di chi ha occupato per vent’anni il paese e ora fugge lasciando la situazione che aveva trovato al suo arrivo: l’emirato dei taleban. C’è chi sostiene che bisogna trattare con il nemico, quindi i taleban....
  • La nuova lunga notte dell’Afghanistan

    Quello che sta accadendo in Afghanistan in questi giorni, lo capiremo non tra qualche settimana ma, probabilmente, tra qualche anno. I tempi della Storia sono a volte brevi, quando si tratta di accadimenti che rivoluzionano improvvisamente tutto un certo mondo che pareva strutturato o che pareva aver voltato pagina;...
  • Mamma li turchi, ma «i dittatori ci servono»

    Draghi, in sintesi, dice che Erdogan è un dittatore che ci fa comodo: tradotto significa che gli facciamo fare quel che vuole fino a quando ci serve. Una pericolosa e irrealistica illusione, del premier ma anche Usa ed europea. Erdogan fa quello che vuole con il nostro consenso e...
  • Come Stati uniti ed Europa strangolano la Siria

    La guerra siriana si può raccontare in molti modi, uno però viene largamente ignorato. Nel decennale del conflitto le sanzioni Usa ed europee a Damasco sono il vero nodo scorsoio stretto intorno alla gola del regime di Assad e della popolazione. Non solo: Libano e Siria sono legate da...
  • Il papa in Iraq sconfigge i potenti della terra

    Cosa sono la politica e la diplomazia? Eccole, nel segno di Abramo, e le porta un uomo testardo vestito di bianco. Cos’è il coraggio di cambiare il mondo? È quello di Bergoglio che in direzione ostinata e contraria, quando tutti lo sconsigliavano dall’andare in Iraq, ha sfidato i consigli...
  • Isis, edificare una società opprimente

    Che le donne e la loro libertà di scelta siano state tra le principali prede dell’ideologia del cosiddetto «califfato», tra Siria e Iraq, è tema ampiamente scandagliato dalla stampa mondiale. Vendute al mercato come merce inanimata e rese schiave dei miliziani (il destino di migliaia di yazide), obbligate nell’abbigliamento...
  • L’Africa delle guerre e la bandiera della pace di Luca Attanasio

    Per alcuni giorni l’attenzione dei giornali, delle televisioni e di Internet si sposterà, parlando dell’Africa, dalle coste del Mediterraneo al cuore del continente nero: un tempo veniva chiamata la “Françafrique“, quando ancora il colonialismo istituzionale (e non solo quello “formale” odierno) rappresentava bene gli interessi economici di quella borghesia...
  • La «pistola fumante» per la terra bruciata di Trump

    Trump prepara i botti di fine anno contro gli ayatollah. E arriva così anche la «pistola fumante» di cui dà notizia il New York Times – informazione smentita con forza da Teheran e a cui persino Haaretz, la stampa israeliana, non assegna un gran credito – ovvero che agenti...
  • Il jihadismo fa breccia nell’Europa senza coscienza sociale

    Da Muenster a Londra, da Parigi a Nizza. E ora Vienna. La violenza jihadista disegna una cartina del terrore che abbraccia l’intera Europa, quanto meno il suo motore economico pulsante e paesi che non sono di periferia nell’Unione ma protagonisti di politiche interne ed estere dirimenti, spesso e volentieri...
  • Il paese dei cedri e dei fenici, mai senza una vera pace

    Ogni volta che sento parlare del Libano penso a due cose: al profumo dei cedri e ai fenici. Non so se in contemporanea, se per associazione di libere immagini, ma mi è sempre piaciuto pensarlo così. Invece, fin da quando ero ragazzo ed imperversavano le guerre arabo-israeliane, gli scontri...
  • L’Italia e la tempesta perfetta

    Il discorso di Trump in risposta all’attacco missilistico contro la base Usa in Iraq, non è l’annuncio di un pari e patta com’era da sperare, al contrario è un rilancio: chiama in causa la Nato «da riposizionare in Medio Oriente»; muove sanzioni all’Iran – che però «deve prosperare» –...
  • Le curde e i curdi combattono anche per noi

    Il cessate il fuoco concordato da Erdogan con il vicepresidente americano Pence per 120 ore (5 giorni, ne restano 4) non ha impedito all’esercito turco di continuare a colpire obbiettivi curdi. Del resto l’accordo non serviva a dare una tregua ai curdi ma a permettere a Erdogan di evitare...
  • Da dove viene l’arroganza di Erdogan

    Ma da dove vengono i ricatti di Erdogan? Vale la pena chiederselo, vista la faccia tosta con cui rivendica il buon diritto di invadere il nord della Siria e fare terra bruciata dell’esperienza dei curdi del Rojava. Ieri è stato più esplicito del solito, rivolto ad una Turchia che,...
  • Tutti in piazza contro la guerra di Erdogan

    La reazione all’inziativa militare di Erdogan nel Rojava, denominata Peace Spring, ha già travalicato i confini territoriali, grazie al lavoro delle associazioni della diaspora curda e dei tanti comitati di solidarietà in tutto il mondo. Il Rojava Solidarity Committee Europe in una nota indice una giornata mondiale di protesta,...
  • Rojava, «chiuso» per tradimento americano

    Con l’attacco della Turchia alla Siria è ufficiale: abbiamo venduto la pelle dei curdi che gli americani avevano usato come maggiore alleato contro il Califfato. In fondo si poteva immaginare quando entrai a Kobane il primo ottobre del 2014 e la città era in mano per il 70% ai...
  • “Yurtta Sulh, cihanda Sulh”

    Halle, Germania. Un giovane di ventisette anni, dichiaratamente neonazista, imbottisce la sua macchina di ogni tipo di armamento, si dirige verso la Sinagoga nel giorno dello Yom Kippur e tenta di fare una strage di coloro che reputa “la causa di ogni male“: gli ebrei. Rojava, Kurdistan siriano. Le...
  • Il Paese che non esiste

    Il paese che non esiste sta per essere invaso dalle truppe della Turchia. Non c’è pace per i curdi e per il Kurdistan. Le repressioni turche, iraniane, siriane e irachene. Il rapimento di Ocalan che ancora si trova nelle carceri di Ankara sull’isola di Imrali. Poi l’Isis. Ora di...
  • “Ogni tempesta comincia con una singola goccia!”

    Pubblichiamo il messaggio che Lorenzo Orsetti, combattente dell’YPG per la liberazione del Rojava, ha affidato ad un amico per la diffusione come testamento in caso di sua morte improvvisa. E’ un appello a non rassegnarsi mai. Un bel manifesto che riconsegna alla lotta contro ogni ingiustizia, per l’uguaglianza sociale,...
  • Cittadino e partigiano del mondo

    Diranno che era un sognatore, che era un rivoluzionario e che se l’è andata a cercare. Faranno di peggio: chiederanno per lui una preghiera quelli che sono contro l’Isis solo perché è islamista ma che ne sono uguali sotto ogni altro aspetto fondamentalista. Ma noi sappiamo: Lorenzo era soltanto...
  • Non serve più nemmeno la «pistola fumante»

    Per scatenare una guerra non serve più nemmeno la «pistola fumante» dei tempi di Bush. Ricordate la sceneggiata di Colin Powell con le fialette di antrace , per convincere il Consiglio di sicurezza dell’Onu ad avallare la guerra contro Saddam Hussein. Una guerra basata su una «fake news», come...
  • Siria, un’altra guerra «fino a prova contraria»

    Tira aria di guerra su una guerra che non finisce mai. Vedremo cosa faranno adesso gli Usa che dichiarano di volere proteggere i siriani dalle presunte armi chimiche del regime. La reazione Usa appare in queste ore probabile. L’Italia, se non usano le basi Nato, sarebbe fuori gioco, e...
  • Cinque litri

    Un ennesimo attentato a Londra. Nella metropolitana. Pare che l’ordigno esplosivo fosse in un bidoncino di plastica di quelli da pittura messo dentro ad un sacchetto di plastica da supermercato. Ma come si fa a non essere notati se si entra con un sacchetto con dentro un bidoncino da...
  • «Prossimo obiettivo l’Italia»

    Non è la prima ne è più verificabile delle altre, a dare notizia dell’ultima minaccia dell’Isis all’Italia è ancora Site, il sito americano di Rita Katz specializzato nel monitoraggio degli estremisti islamici. Che su un canale Telegram di sostenitori dello stato islamico ha rintracciato l’annuncio di un imminente attacco...
  • Non avere paura di farsi qualche domanda

    Brava Ada Colau a convocare subito una manifestazione a Piazza de Catalunya, nemmeno 24 ore dopo l’orribile massacro. Bravi i barcellonesi che a centinaia di migliaia hanno risposto all’appello gridando «no tinc por». E bravi i cittadini globali che si sono uniti a loro, piangendo per la ferita inferta...
  • Siete pronti per un autunno di pregiudizi e di paura?

    Un sito Internet vicino a Daesh avrebbe indicato nell’Italia il prossimo obiettivo terroristico. Diciamo che non vi sarebbe molto da meravigliarsene, visto che fino ad ora il nostro Paese è stato risparmiato dalla furia dei kamikaze, dai tagliagole che per strada si manifestano altrettanto all’improvviso, come è accaduto ad...
  • Come possiamo difenderci???

    C’è la domanda che arriva puntuale ad ogni attentato terroristico: “Come possiamo difenderci?”. Ovvero, come si può prevenire l’azione inconsulta di un kamikaze, di un uomo o di una donna che possono mettere in pratica un atto che sparge morte a piene mani senza sapere quando, dove, come. Sul...
  • Il terrorismo non è figlio unico

    La costruzione di un alternativa al terrorismo è, necessariamente, costruzione anche di una alternativa di società. Non si può pensare di fare una battaglia sociale e politica contro una idea di terrore scatenato con attacchi kamikaze e guerre pseudo-religiose senza mettere in campo un progetto nettamente contrapposto a ciò...
  • Il turno di Barcellona, l’orrore arriva ancora con un furgone

    Il terrorismo è tornato a colpire la Spagna, a 12 anni dall’attentato su treni della stazione Atocha di Madrid dell’11 marzo del 2004. Verso le cinque del pomeriggio di ieri, un furgone bianco ha investito ad alta velocità i passanti della centralissima Rambla de Catalunya di Barcellona, uccidendo almeno...
  • L’omaggio più bello

    Piangere è umano, necessario, naturale, ovvio. Provare a capire è politicamente necessario: accorgersi della simbiosi del potere democratico con quello a-democratico, della interazione tra legalità (apparente) e illegalità definita tale in quanto in contrasto con la prima, rendersi conto che non esiste una soluzione di continuità in tutto ciò,...