armi

  • Contro la “pace feroce” degli opposti imperialismi

    Il più bel gesto simbolico di pace è quello delle mani di due donne, due amiche, l’una russa e l’altra ucraina, che reggono la croce portata in questi ultimi due anni dal papa nella solitudine di una Via Crucis romana immersa nel profondo della pandemia. Dolore contro altro dolore:...
  • «Il governo Draghi non reagisce alla crisi. Serve un’alternativa»

    «Il governo non fa abbastanza per rispondere alla crisi, e quel poco che sta facendo non funziona», dice Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, ragionando sulla fase politica e sulle fratture prodotte dalla crisi Ucraina dopo due anni di pandemia. Che giudizio date del Def? Non va bene. Per...
  • Il disastro economico globale nella guerra quasi mondiale

    Il dato economico – sociale più rilevante emerso nelle giornate scorse è quell’aumento dei prezzi delle materie prime e dei fondamentali prodotti alimentari per un sostentamento sufficiente, se non proprio a vivere decentemente, almeno a sopravvivere il meno indecentemente possibile. Laddove la decenza non è un fatto esteriore, edonistico,...
  • La Costituzione tra difesa legittima e ripudio della guerra

    La guerra in Ucraina, con il suo messaggio di devastazione e di morte, pesa sulla coscienza di molti. Cosa possiamo fare? Sull’invio di armi e sull’aumento delle spese militari c’è polemica. Dal Fatto quotidiano del 6 aprile un valente costituzionalista come Ainis ci dice che l’aumento delle spese militari è un...
  • La liceità del dubbio e il bivio isterico degli interventisti

    C’è il pericolo che il dubbio passi dall’essere, da qualche anno a questa parte e, più ancora, da una cinquantina di giorni, una opportunità stimolante per avere sempre più chiari gli accadimenti che ci circondano (anche massmediologicamente parlando) ad un’arma a doppio taglio o, se volete una metafora meno...
  • Nel bagno del sindacato Usb spunta una pistola. «È una provocazione»

    Una calibro 22 avvolta nel cellophane e con la matricola abrasa, nascosta nello sciacquone di uno dei bagni maschili dedicati al pubblico. È quello che ieri mattina hanno trovato i carabinieri nella sede nazionale dell’Unione sindacale di base (Usb), nel quartiere romano di Cinecittà. I militari sono andati a...
  • Ma chi vuole veramente fermare Putin e la guerra?

    La guerra, di per sé, è una esagerazione per antonomasia, esponenziale, che termina soltanto quando forze soverchianti ultime sovrastano quelle soverchianti iniziali. All’avanzata di un blocco di potere statale, militare ed economico se ne contrappone sempre un’altra e, nel mezzo, di solito, stanno quei popoli che troppo semplicisticamente ascriviamo...
  • Bucha

    Quando il nome di una città, di un luogo, diventano nell’attualità e nella Storia sinonimo di massacro, di crudeltà, di violenza, di sterminio e quindi di orrore spregiudicato, c’è sempre un posto in meno al mondo dove poter essere sereni e, al contempo, un posto in più dove poter...
  • L’irresistibile vertigine della guerra

    «Va chiamata ‘vertigine’ ogni attrazione il cui primo effetto sorprenda e disorienti l’istinto di conservazione». Così scriveva Roger Caillois in un testo dell’esilio sudamericano, pubblicato nel 1943 ma risalente agli anni appena precedenti, quando la catastrofe della guerra mondiale si avvicinava ed esplodeva. In questo caso, spiegava, «l’essere è...
  • L’invasione russa dell’Ucraina alimenta la crisi climatica

    La guerra in Ucraina ha avvicinato tutti all’olocausto nucleare, alla fine del mondo. Ce lo fa immaginare: sia a coloro che lo prendono sul serio, considerandolo un rischio sempre più imminente, sia a coloro che lo sfidano, sicuri che la sua mostruosità sia sufficiente, se non ad allontanarne lo...
  • Draghi e 5 Stelle in rotta di collisione sulle spese militari

    Sulle spese militari Mario Draghi va avanti per la sua strada, Giuseppe Conte altrettanto. «Troveremo una soluzione» è la formula in tre parole del segretario del Pd Enrico Letta, peraltro le stesse tre parole che ha utilizzato il giorno prima Luigi Di Maio, a proposito della presa di posizione...
  • Perché caschiamo sempre nel vortice della guerra?

    La guerra non ha pregi. Attribuirle il potere di svelare la natura umana nei momenti della storia in cui prendono fuoco le contrapposizioni tra i poteri che sottomettono o gestiscono i popoli, sarebbe una ingenerosità. Sebbene vada riconosciuto che, nonostante si cerchi di estromettere dal cammino distopico della (dis)umanità...
  • Se il Papa e il Dalai Lama andassero a Kiev…

    Mettiamo da parte un attimo le differenze etiche, culturali, gli abissi tra ateo-agnosticismo e fede. Qui si tratta di realpolitik e, quindi, pensiamo a cosa rappresentano i capi di Stato in questa partita bellica che si protrae da quasi un mese. Pensiamo al ruolo che può avere un presidente,...
  • L’infantilismo bellicista del nostro ceto politico

    Ho dovuto leggere un paio di volte l’articolo di Andrea Carugati (il manifesto, 17/3) che informava dell’ordine del giorno votato con maggioranza piena alla Camera al fine di «avviare l’incremento delle spese per la Difesa verso il traguardo del 2% del Pil». Si tratta di passare dagli attuali 25 miliardi di...
  • Tra cronaca e propaganda: il destino del “senso comune” sulla guerra

    C’è un tentativo, nemmeno poi tanto affidato alla buona fede dell’inconsapevolezza, di un inconscio comunicativo nella deontologia giornalistica quotidiana in tempo di guerra, di separare il contesto strutturale in cui i conflitti nascono dalle sovrastrutture che li alimentano per rendere più solide le basi del “potere” politico. Capita di...
  • La strada sbagliata dell’aumento delle spese militari

    Oltre a devastare l’Ucraina, l’invasione decisa da Vladimir Putin ha ribaltato gli orizzonti di molte scelte politiche internazionali, soprattutto in Europa. È successo per le esportazioni di armi, con i Paesi dell’Unione europea che hanno deciso di ignorare norme condivise vincolanti, ma soprattutto lo si rileva sul tema delle...
  • L’italiana Leonardo guida il riarmo dell’Unione europea

    È un’impresa italiana a fare la parte del leone nei nuovi programmi di difesa dell’Unione europea. Dei 600 milioni di euro stanziati per la ricerca e lo sviluppo industriale nel settore delle armi, la società Leonardo – di proprietà del ministero dell’Economia – ne riceverà 28,7, superando di gran...
  • Se tocca difendere la pace da certi stessi pacifisti…

    La pace va sempre difesa. Anche da certi pacifisti, quelli che la sbandierano nelle piazze con le associazioni partigiane e con quelle che non interpretano la Costituzione resilientemente ma piuttosto letteralmente, con una certezza della morale politica che non sempre corrisponde alla altrettanto certezza del diritto. La pace va...
  • La moderata ambiguità di Xi Jinping sulla guerra

    Dopo l’incontro a Roma tra il consigliere alla sicurezza americana Jack Sullivan e il capo della diplomazia cinese Yang Jiechi, la posizione cinese rimane ferma pur nella sua ambiguità. Ma altri fattori stanno intervenendo: il pressing americano sui rischi che comporterebbe un sostegno cinese alla Russia, sia militare sia...
  • Perché continuiamo ad essere contrari all’invio di armi in Ucraina

    Tra le domande frequenti sulla guerra e sul comportamento da tenersi nei confronti dell’Ucraina che resiste all’invasione putiniana, ce ‘è una volutamente retorica e tendenziosamente insidiosa: «I pacifisti sostengono che non bisogna mandare armi al popolo che resiste all’aggressione russa. Allora volete che gli ucraini si arrendano?». E siccome...
  • La mediazione in guerra non passa attraverso la Nato

    Nel dibattito parlamentare sulla guerra in Ucraina la Costituzione è stata rimossa. Mai richiamata né nell’intervento del presidente del Consiglio, né nella risoluzione approvata con il concorso di maggioranza e opposizione. In fondo può comprendersi. Non è facile coniugare lo scontro armato con il diritto, la guerra assieme al suo...
  • Il coraggio della pace in un mondo di guerrafondai

    La guerra, per sua specifica natura, crea partigianerie, settorialità, divisioni aprioristiche, facendo tabula rasa non soltanto delle vite dei popoli che stanno in mezzo ai contendenti, ma azzerando quasi completamente la capacità critica di discernere tra livelli di differente considerazione mentre si entra nel vivo delle questioni che, di...
  • La “parte giusta della Storia” non è tra quelle in campo

    Mentre una colonna di blindati russi lunga circa 60 km viaggia verso il fronte interno ucraino, mentre le città sono costantemente bombardate, mentre Mariupol è praticamente cinta d’assedio e Kiev è quasi tagliata fuori dal resto del paese, il dibattito che prende corpo in televisione e sui giornali è...
  • Quegli undici colpi di pistola in una notte fredda e buia

    Le armi non mi piacciono. Non mi sono mai piaciute, fin da bambino. Allora ero meno pingue rispetto all’oggi: un bel frugolone pacioccoso e, strano ma vero…, persino biondo. Un bel vedere, insomma, per chi amava il Tenerone di Drive In e voleva sbatuffolarmi un po’ con qualche ganassino...
  • Potermi dire…

    Non so voi, ma io non giro per strada con una pistola carica in tasca. Potete pure aggredirmi. Farò il possibile per difendermi, ma non sparerò mai a nessuno. Perché voglio finire la mia vita, in un giorno lontano (si spera), potendomi dire: «Bravo, Marco, non hai mai impugnato...
  • Una fetta di Recovery Plan alla ricca industria militare

    Una fetta di Recovery Plan anche per il settore militare. Lo denuncia Rete Italiana Pace e Disarmo: se le proposte della società civile su come spendere i soldi in arrivo dall’Europa per far fronte alla crisi non sono state ascoltate, la politica italiana ha preferito sedersi al tavolo con...
  • Vaccini? No, missili nucleari Usa

    La vaccinazione in Italia langue, ancorché a guida militare, sotto l‘alto profilo di Draghi e nelle mani di una grossa eterogenea quanto immobile coalizione di governo; in Europa è quasi peggio e nel caos alligna e torna la protesta oscura sulla «libertà» della destra ipernazionalista e populista. Rifiutata la...
  • Mai un’arma in mano

    “…e comunque “militare” è sempre il contrario di “civile”.” “Vuoi dire che un militare è un incivile?”. Voglio dire che ad un “governo militare” preferisco un “governo civile”. Voglio dire che ad una “manu militari” preferisco la mano della solidarietà di tanti laici e credenti che fanno volontariato. Voglio...
  • L’industria di guerra accelera e Fincantieri strappa

    Tanti accordi per riaprire in sicurezza. Che stridono con chi incredibilmente non si è mai fermata: l’industria di guerra. Essenziale, evidentemente, per il governo e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Ieri si è saputo dei 337 milioni spesi per 15 nuovi elicotteri. La denuncia arriva da Rifondazione comunista....
  • Industria bellica, perché la produzione non si riconverte

    Finalmente si muove anche Leonardo. Ci sono voluti due mesi al colosso nazionale degli armamenti per annunciare di voler fornire «tutto il proprio supporto» (sic!) in termini di «risorse, mezzi e persone» per sostenere le istituzioni nazionali nel contenimento dell’epidemia da Covid-19. Supporto che, come esplicita il comunicato diffuso...
  • Paese chiuso, fabbriche d’armi aperte

    La pubblicazione del Decreto della Presidenza del Consiglio relativo alle più recenti (e dure) limitazioni a causa del coronavirus, in particolare per le attività produttive, ha riservato una sorpresa non gradita a chi si occupa di disarmo. Tra le pieghe delle norme approvate viene infatti prevista la possibilità per...
  • Io mi lascerei derubare

    Nessuno ha il diritto di estrarre una pistola e sparare alle spalle, centrando la nuca di un rapinatore in fuga. Tra l’arrestare un ladro e ucciderlo c’è ancora una differenza sostanziale. O mi sbaglio? Un rapinatore di 15 anni con una scacciacani in mano che appare come una vera...
  • Genova si mobilita: un’altra nave saudita in arrivo martedì

    Stamattina il presidio in prefettura, martedì quello al porto. Nuova mobilitazione a Genova contro le «navi di guerra». Un’altra Bahri – acronimo tradotto di compagnia navale nazionale dell’Arabia saudita – Yanbu che potrebbe trasportare armi per la guerra in Yemen. A maggio scorso i camalli avevano vinto la loro...
  • Il governo ha un’arma in più: il “taser”

    Fino ad oggi ho sempre ritenuto che un governo si differenziasse da un altro, almeno sul piano civile, squisitamente democratico (nel miglior significato borghese del termine) e persino quindi sul terreno del mero civismo da istillare come valore positivo nei cittadini e nelle cittadine, per i valori che lo...
  • La Nato in ostaggio delle armi e di Erdogan

    Più che un summit è sembrato un consesso di bottegai dove non sono mancati i pettegolezzi. Spenderemo di più in armi – e ne venderemo anche di più – questo ha deciso il vertice Nato del 70° compleanno. Ma già lo sapevamo: essere membri dell’Alleanza, ormai più simile alla...
  • Tutta la Liguria chiusa alla guerra

    Hanno vinto i camalli, ha vinto la «guerra alla guerra». Lo sciopero e il presidio indetti a Genova contro la Bahri Yanbu è riuscito: la nave cargo saudita arrivata ieri mattina non verrà caricata con i generatori elettrici che sarebbero serviti per la guerra in Yemen. E il blocco...