progressisti

  • Tragicommedia da campo stretto in quel di Bari

    Che cosa è successo? Poche settimane fa il risultato del campo largo in Sardegna lasciava presagire le magnifiche sorti e progressive dello schieramento unitario da PD al M5S, passando addirittura per Calenda, Renzi e Bonino in Abruzzo. Ora, a poche ore dalle primarie per l’elezione del candidato a sindaco...
  • Si potrebbe tornare a Milano il 25 aprile

    Si potrebbe tornare a Milano il 25 aprile. Trent’anni dopo la Liberazione del 1994 quando una manifestazione enorme riempì la città, sotto la pioggia battente. A lanciare l’idea un po’ folle eravamo stati noi del manifesto. Ebbe successo, fu accolta e rilanciata. Le adesioni crebbero rapidamente, la piazza si...
  • Tutta l’incertezza (anti)ideologica della politica italiana

    Prontissimo come sempre, l’Istituto Cattaneo ci consegna l’analisi del flusso dei voti tanto nelle regionali sarde quanto in quelle abruzzesi. Scorrendo le pagine, ci si rende conto che questa volta era molto difficile potersi sbagliare nell’analisi successiva alla chiusura delle urne e allo spoglio delle schede. Tanta era l’evidenza...
  • «Risultato modesto»: Conte di fronte al paradosso M5S

    Le condizioni sembravano esserci: un candidato civico e non diretta espressione dei partiti come Luciano D’Amico, l’onda lunga della vittoria di Alessandra Todde in Sardegna e il tour elettorale di Giuseppe Conte in lungo e in largo per l’Abruzzo, alla ricerca del consenso popolare che facesse la differenza tra...
  • Sardegna – Abruzzo: uno a uno. Palla al centro e si ricomincia

    Partiamo dal dato dell’affluenza: il 52,19% degli aventi diritto al voto in Abruzzo si è recato alle urne. Questo vuol dire, in primissima battuta, proprio a caldo, che l'”effetto Todde” non si è riversato su D’Amico e sulla sua campagna elettorale che puntava ad un rovesciamento degli equilibri di...
  • Abruzzo mari e monti, la battaglia alle urne è questione di cuore

    È una questione di cuore. In Abruzzo la partita elettorale si gioca sull’affezione degli elettori. Da un lato, c’è la delusione riguardo al governatore uscente Marco Marsilio che non è mai riuscito a fare breccia nel cuore degli abruzzesi: pupillo di Giorgia Meloni «paracadutato da Roma» dove è rimasto...
  • Dalla Sardegna all’Europa: più di una possibile unità

    La teoria del “campo giusto” I facili entusiasmi sono pericolosi tanto quanto le sottovalutazioni dell’avversario. Il caso delle regionali sarde sembra, per ora, aver scongiurato la seconda probabilità. Il rischio che si tratti di un caso isolato nel complesso panorama politico nazionale, e nelle diverse tornate elettorali amministrative, è...
  • Il PD perde un’altra occasione per essere di sinistra

    Un’altra occasione persa. Il Partito democratico non riesce e mediare con sé stesso, col suo passato remoto e recente e non fa nemmeno a patti con la necessità di dare una certa concretezza all’idea di un fronte progressista per il futuro. Alla votazione sul rifinanziamento delle spese di guerra...
  • L’impossibile egemonia a sinistra per PD e Cinquestelle

    Al centro delle diatribe di quello che dovrebbe essere un fututo polo o fronte progressista non dovrebbe esserci la competizione numerico-percentualistica di tipo prettamente elettoralistico. Il dramma è che, europee o non europee del prossimo giugno, ciò che sta avvenendo tra PD e Cinquestelle, tra Elly Schlein e Giuseppe...
  • La sinistra ipnotizzata da Meloni

    Non cade foglia che le opposizioni non invochino il pensiero di Giorgia Meloni. «Dica qualcosa!», le intimano. Ma perché? Sta in questa continua richiesta alla premier di manifestarsi il compito di chi vorrebbe sostituirla? Per Pd, M5S, sinistra, verdi, e talvolta persino i centristi, sembra proprio di sì. E...
  • Senza sinistra

    «Combattete per i vostri diritti, ma fatelo con grazia». Questo è l’epitaffio scritto sulla lapide che adorna la tomba di Gianni Borgna. Un intellettuale nel vero significato del termine: uno che l’intelletto lo ha adoperato per sviscerare, disarticolare, disaminare ed entrare nella profondità cavernosa di dilemmi che si sono...
  • Mario Tronti, il tempo della politica da una prospettiva radicale

    Il percorso politico e intellettuale di Mario Tronti è stato lungo e, per certi aspetti, anche tortuoso; ma in esso il libro del 1966 Operai e capitale, che proprio negli ultimi lustri è stato tradotto e discusso ai quattro angoli del mondo, resta un passaggio decisivo, dal quale non...
  • Meloni è la grande sconfitta. Ma gli alleati non piangono con lei

    Il silenzio di Giorgia Meloni, amplificato dal mutismo del suo intero partito, illustra la situazione meglio di qualsiasi commento. Ha telefonato al capo di Vox Santiago Abascal ma sui contenuti del colloquio palazzo Chigi mantiene il riserbo. «Hanno perso gli alleati di Meloni», esulta Giuseppe Conte e non centra...
  • Spagna, retrocessione reazionaria o cambiamento progressista?

    Alla vigilia delle elezioni politiche in Spagna, con società sempre più polarizzate su aspetti controversi della vita quotidiana e, in prospettiva, del futuro di popoli inseriti in contesti molto più grandi di quelli dei vecchi Stati nazionali, c’è forse una domanda che non è utile porsi: non fosse altro...
  • Ipotesi mostruosamente concrete di evoluzioni terzopoliste

    La schermaglia tra Renzi e Calenda sul partito unico (o “unitario“, come preferiscono chiamarlo quelli di Italia Viva…) è niente altro se non la miserevole diatriba centrista su chi debba avere il futuro controllo di una forza politica capace di raccogliere attorno a sé il sette, l’otto forse anche...
  • I dieci anni di Francesco, riformatore e impossibile rivoluzionario

    Più che opportunamente si fa riferimento agli ultimi due pontificati, precedenti quello di Jorge Mario Bergoglio, come ad un lungo periodo di restaurazione parziale di un tradizionalismo dottrinale da un lato e di un neo-cristianesimo dalle radici ben piantate in una revisione critica del Concilio Vaticano II. Giovanni Paolo...
  • Gramsci, Togliatti, Berlinguer. Tre idee per il cinema e la letteratura

    Non soltanto la storia del Partito Comunista Italiano si prefigura nella trattazione della rappresentazione cinematografica, artistica e letteraria delle vite di Gramsci, Togliatti e Berlinguer, ma una linea di continuità temporale che includa, per l’appunto, anche cultura e socialità fornisce immediatamente un quadro sufficientemente chiaro dell’Italia novecentesca, delle sue...
  • L’Italia ai privati, il governo alle destre, i fantasmi alla sinistra

    Che cos’è realmente più imbarazzante? Che il Parlamento abbia un giorno attribuito una parentela inesistente tra una ragazza e un presidente egiziano o che la giustizia si incarti in procedure tecniche e in risvolti altrettanto ginepraici da impedire a sé stessa il proprio corso? Francamente è difficile rispondere. Soprattutto...
  • «Disastro annunciato. La destra lucra sul vuoto»

    «La dimensione della sconfitta della sinistra era del tutto prevedibile» dice il sociologo Domenico De Masi rievocando i precedenti colloqui con questo giornale. «Oltretutto – aggiunge – Subito dopo il voto avevamo detto che era assurdo che i 5 Stelle non facessero un accordo di programma. A me risulta...
  • Chiudiamo l’era del “voto utile”, apriamo quella del nostro voto

    In un lungo calvario per la sinistra italiana, durante le mille trasformazioni che ha subito e che si è procurata autolesionisticamente, scindendo il riformismo dal progressismo e l’alternativa radicale dalla pratica della stessa nel nome delle compatibilità spesso elettorali, la consuzione ha fatto da padrona in uno scenario di...
  • L’asse delle destre neonazi-onaliste nel liberismo moderno

    Ormai poco importa che Bolsonaro, dal suo rifugio floridano, tra una serie di dolori addominali e ricoveri ospedialieri, smentisca, nemmeno poi tanto enfaticamente, di essere stato quanto meno l’ispiratore dell’assalto dei suoi sostenitori ai palazzi della democrazia costituzionale brasiliana. La matrice del tentativo di sovvertimento delle istituzioni è quella...
  • Dagli appelli unitari ad una vera politica contro le destre

    Gli appelli alla formazione di schieramenti ampiamente tali da poter contendere in termini assoluti e percentuali alle destre di aggiudicarsi sempre maggiori spazi istituzionali, di vincere quindi le tornate elettorali una dopo l’altra, sono senza ombra di dubbio elementi utili non solo di critica ma pure di proposta. Soprattutto...
  • La non-sinistra alla prova della disfida regionale

    La concorrenza è il motore del commercio, la pubblicità ne è l’anima. Si dice. Non è per essere laicamente sacrileghi nell’accostare questa doppia proposizione ai fatti della politica di casa nostra, ma la domanda veramente sorge un po’ spontanea: visto il comportamento ambivalente e contraddittorio tra PD e Cinquestelle...
  • «La sinistra si trova nei territori aperti al mondo»

    Walter Massa, 50 anni, da una settimana è il nuovo presidente della storica organizzazione: quasi mezzo milione di iscritti anche coi circoli chiusi causa pandemia. È anche il primo presidente ad aver cominciato il suo percorso quando il Muro di Berlino era già caduto. Viene da Genova, e proprio...
  • Caso Castillo, un «passo falso» anche per l’asse progressista

    La decisione dell’ex presidente peruviano Pedro Castillo di sciogliere il Parlamento a lui ostile e di indire nuove elezioni si è dimostrata un drammatico «passo falso». Non solo ha portato all’arresto del capo di Stato e al probabile caos politico che ne seguirà, ma ha anche messo in difficoltà...
  • L’Arci dopo la pandemia: «Ricostruire la società»

    Il primo dato è all’apparenza negativo, ma contiene un punto di forza. Nel 2021, dopo l’anno più difficile della pandemia, i soci dei poco meno di quattromila circoli Arci diffusi sul territorio italiano erano più che dimezzati, il contatore fermo a poco più di 420 mila iscritti. Eppure tutta...
  • Se il PD vive, la sinistra (riformista) non può rinascere

    Mano a mano che ci si inoltra nell’inverno che dovrebbe precedere la primavera del PD (molto lontana dall’essere anche timidamente associabile a quella di Praga…), si fanno largo le candidature alla segreteria nazionale di un partito che dovrebbe, dalla cosiddetta “fase costituente” in atto, rinascere a nuova vita, mutar...
  • Contraddizioni, incognite e ombre sul progressismo italiano

    E’ comprensibile. Giuseppe Conte per le amministrative regionali lombarde guarda ad un abboccamento con il PD: in termini numerici significa dare una remotissima possibilità alla sconfitta delle destre di realizzarsi qualora funzionasse un divide et impera indirettamente pensato, proposto e magari realizzato grazie alla scissione morattiana con la maggioranza...
  • Se il PD applaude Confindustria, quale sinistra vuole costruire?

    Il Partito democratico dice, coram populo da parte della attuale dirigenza mezza dimissionaria, di volersi rinnovare, di voler ritrovare una connessione con quelle fasce di popolazione che non ne percepiscono più la vicinanza soprattutto sociale e, di conseguenza, anche politico-elettorale. Questa affermazione, col passare dei giorni che ci separano...
  • Due Meloni, tre destre e l’alternativa di Unione Popolare

    E’ pensabile poter separare la doppiezza dei populisti e dei sovranisti, in generale dei leader politici che fanno della demagogia il loro piano di elaborazione costruttiva, dando sostanza anche alle più elementari e astruse banalità del male? Probabilmente no, perché i toni da comizio, gli occhi fuori dalle orbite...
  • Cile, la Costituzione sconfitta

    Il plebiscito di questa domenica 4 settembre in Cile ha espresso un chiaro no al cambio della Costituzione, con un 61,86% dei voti, mentre a favore ha votato solo il 38,14%. Un risultato schiacciante e inaspettato, che ha superato le previsioni dei sondaggi, dove il “rifiuto” era in testa...
  • Il contenimento liberista del progressismo dal Cile all’Italia

    L'”apruebo” non ha vinto. E con lui ha perso un’occasione straordinaria il Cile di avere finalmente una Costituzione progressista, evoluta, al passo coi tempi di quelle democrazie che intendono fare un passo sempre in avanti rispetto ai tentativi di restaurazioni conservatrici, oligarchiche, sovraniste e parafasciste che una certa destra...
  • Le destre nell’autunno della democrazia italiana

    La combinazione casuale non esiste. O, per meglio dire, il Fato come inconsiderabile mitica divinità antica non è certamente il dispensatore delle congiunture politiche, economiche e sociali che permettono lo strutturarsi determinati eventi che, senza una prevedibilità nemmeno lontanamente scientifica, sfociano spesso in grandi rivoluzioni progressiste o in catastrofi...
  • Il progressismo di facciata del PD e quello tardivo dei Cinquestelle

    La proposta della riduzione dell’orario di lavoro a 36 ore a parità di salario, ma su base volontaria da parte delle aziende, è una ripresa al ribasso di una antica rivendicazione del movimento dei lavoratori e di forze della nuova sinistra d’un tempo come Democrazia Proletaria. Rifondazione Comunista la...
  • La candidatura di Casini: il terzo indizio che fa la prova

    Agatha Christie sosteneva che: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». Nella disordinatissimo panorama della politica italiana di mezza estate, basterebbe già un solo elemento probatorio a carico dell’imputato per dichiararne la certa colpevolezza. E non tanto perché si voglia...
  • La rappresentanza dei privilegi e del privato si gioca tutta al centro

    La coagulazione del neocentrismo iperliberista è iniziata. Vuoi per contrarietà e non per aver saputo scegliere in tempo, come cantava il gigante pavanese, ma tant’è, Calenda che giurava e stragiurava per sei milioni di volte (ma non di voti) di non volersi mai e poi mai alleare con Renzi,...