conservatori

  • Le destre nell’autunno della democrazia italiana

    La combinazione casuale non esiste. O, per meglio dire, il Fato come inconsiderabile mitica divinità antica non è certamente il dispensatore delle congiunture politiche, economiche e sociali che permettono lo strutturarsi determinati eventi che, senza una prevedibilità nemmeno lontanamente scientifica, sfociano spesso in grandi rivoluzioni progressiste o in catastrofi...
  • Due modi per fermare i progetti neoconservatori delle destre

    E’ il Parlamento l’organo istituzionale maggiormente destabilizzato da anni e anni di attacchi di quelle forze politiche che oggi si apprestano a riassaltarlo con una legge elettorale veramente devastante. E’ il Parlamento ad essere al centro degli equilibri interni della Repubblica, dunque ogni attacco alla sua centralità è, di...
  • Genesi del “melonismo”, ultima seduzione reazionaria italiana

    Si faccia bene o si faccia male a dare per scontata la vittoria delle destre nelle prossime elezioni politiche del 25 settembre, si sia quindi lungimiranti oppure eccessivamente pessimisti, esiste ormai un conclamato dato di fatto: quasi tutto oggi è vento a favore delle destre. Il ricompattamento del post-Draghi,...
  • Killer spara e uccide il leader nazionalista, tsunami in Giappone

    È su un palchetto, ad arringare la folla e ravvivare una stagione elettorale poco entusiasmante. Due forti spari e l’ex premier giapponese Shinzo Abe si accascia a terra. La sua camicia bianca si macchia di sangue, mentre l’esiguo corpo di sicurezza ferma l’attentatore: Yamagami Tetsuya, un 41enne con un...
  • Quei pugnali e colpi di pistola che cambiano la vita di un paese

    Se fosse stato ancora il primo ministro giapponese, l’assassinio a sangue freddo di Shinzo Abe avrebbe potuto portare il titolo di un futuro romanzo storico di inchiesta del tipo “Ore 11: il ministro deve morire“. Come quelli scritti da Montanelli o Andreotti a suo tempo, per un pubblico vasto,...
  • Johnson tolto a forza da Downing street

    Con un breve discorso tenuto ieri mattina davanti a Downing Street, Boris Johnson ha alla fine mollato la presa. Farà il primo ministro ad interim fino all’autunno – secondo lui – per poi farsi subentrare dal nuovo leader eletto dal partito secondo la procedura del 1922 Committee, l’organismo elettivo...
  • La caduta di Johnson, il conservatore spregiudicato

    Indubbiamente per il Regno Unito è un cambio politico di programma non da poco: un primo ministro così decisionista, irruente, bellicista e modernamente conservatore deve lasciare sotto il peso ufficiale di un cumulo di scandali che lo hanno cotto a fuoco lento, travolto inesorabilmente alla fine senza lasciarli più...
  • Come la Kabul dei Talebani. E peggio della Polonia di Duda

    Negli ultimi trent’anni 59 paesi hanno garantito un maggiore accesso all’aborto. Altri undici lo hanno ristretto. Tra questi, come nota Foreign Policy, ci sono i rivali di sempre degli Stati uniti: Russia, Iran e Corea del Nord. Ma a quanto pare c’è un elemento che supera confini: non è...
  • I golpisti con la toga, cronaca di un assalto lungo 35 anni

    L’abrogazione della norma che da mezzo secolo tutela il diritto ad abortire è un duro colpo. Per le donne americane innanzitutto, che in metà degli stati dell’Unione sono destinate a perdere il controllo sul proprio corpo. Ma l’abrogazione di questa protezione costituzionale, sostenuta da ampie maggioranze di cittadini, segna...
  • Il divieto di aborto e la nuova guerra civile americana

    Molto più indietro del 1973 E’ una ben magra consolazione pensare che anche l’Italia, tra altri paesi d’Europa e del mondo, è sul terreno dei diritti fondamentali per la persona e, nello specifico, per le donne molto più avanti rispetto al faro della democrazia universale, a quei campioni della...
  • L’inerzia antisociale di Biden e la riscossa di Trump

    Alcuni giorni fa l’ex presidente americano Donald Trump si è recato al convegno nazionale della potentissima associazione “National Rifle Association“. Dalle notizie ufficiose che si leggono su Wikipedia e su altri siti che, a differenza dell’enciclopedia universale internettiana, trattano di armi, armamenti, cacciatori, caccia, difesa civile e militare, pare...
  • Progressisti e conservatori nel perimetro politico draghiano

    Duecento euro fanno comodo a quella parte di popolazione, di mondo precario, disagiato e sulla soglia della povertà insistente piuttosto che ai grandi ricchi o anche soltanto ai benestanti. Essere realmente tali, oggi, vuol dire godere di più di un privilegio: significa avere accesso a tutta una serie di...
  • La Corte suprema ha già deciso: basta aborto negli Usa

    Ha causato un vero terremoto annunciato la notizia della decisione ormai presa dalla Corte suprema, più che mai intenzionata a cancellare Roe vs Wade, la storica sentenza che da 49 anni garantisce a livello federale il diritto all’aborto. A diffonderla è stato Politico che alle 21 di lunedì sera ha pubblicato...
  • Lo Stato forte dei liberisti e le tattiche sovraniste

    Dal 24 febbraio scorso non solo molti governi e molte forze politiche sono rimaste spiazzate davanti all’aggressione russa all’Ucraina, ma pure la destra intransigentemente sovranista che, almeno fino ad allora, aveva avuto più che dei rapporti amichevoli con Vladimir Putin e il suo comitato di affari plutocratici. Intervistato da...
  • Le diseguaglianze nella saldatura tra neoliberisti e neoconservatori

    Ciclicamente, ormai, i commenti sull’attualità sociale e politica italiana si ripetono e dicono di numeri, di fatti, di persone addirittura che non escono di scena, che non lasciano spazio a mutamenti positivi, ad innovazioni e progressi, ma che, invece, sono la manifestazione di una continuità, di una saldatura col...
  • La fragilità democratica alla prova dei sovranismi moderni

    La parola “democrazia“, soprattutto se attribuita a forme di Stato repubblicane, lascerebbe ingannevolmente intendere che, una volta conquistata l’emancipazione di un popolo da qualunque tipo di autocrazia, dittatura, oppressione oligarchica o totalitarismo pluricromato, si sia in presenza di un punto di irreversibilità della storia: una volta arrivati al “potere...
  • I migranti tra neonazi-onalismo e nuovo imperialismo

    La vita di un bambino di appena un anno, forse qualche mese in più, strappata a sé stessa dal gelo dell’Est, dove il colonnello Autunno prepara le immense distese che hanno sfidato e vinto i più grandi eserciti d’Europa alla glaciazione del generale Inverno, quella vita, almeno per un...
  • Legge Zan o no, la via dei diritti va solo avanti

    Una società sempre meno bisognosa del ricorso alla Legge è una società che già gli antichi romani, legislatori ossessivo-compulsivi, definivano come ideale, più equilibrata ed armoniosa al suo interno. Lo “ius“, a distanza di tremila anni ab Urbe condita, rimane lo strumento regolatore principale di una vita complicata dentro...
  • I diritti civili nella lotta europea per l’egemonia economica

    Può esistere un’Europa che viaggi a due e più velocità sul terreno prettamente economico, ma non può esistere un’Europa che sia per un terzo omofoba, ultracattolica e, di conseguenza, dedita ad una delle più strenui fanatizzazioni religiose e che per gli altri due terzi invece promuova l’estensione dei diritti...
  • La vittoria di Biden in un’America non migliore

    Una vecchia canzone, intonata dai migranti italiani di fine ‘800 e inizio ‘900 assiepati sulle tolde dei bastimenti, parlava del Nuovo Mondo scoperto da Cristoforo Colombo come della terra promessa in cui era certo che si potesse trovare un lavoro, riuscire a spedire a casa un po’ di soldi...
  • Trump, Biden… c’è posta per voi

    Nemmeno troppo a stretto giro di posta. Non si sa bene quanto tempo ci vorrà per scrutinare quasi 70 milioni di voti inviati dagli americani tramite i “box mail“, grandi cassoni che in tanti Stati dell’Unione hanno raccolto i consensi degli elettori. Intanto il risultato rimane appeso al filo...
  • Regno Unito: un crepuscolo già annunciato

    Le prime luci di una fredda mattina inglese ci consegnano un risultato chiaro: sarà Brexit, senza se e senza ma. Dopo 3 anni e mezzo di colpi di scena e logoramenti senza precedenti nella storia della società britannica, il responso del 12 dicembre non lascia più spazio a nessun...
  • Corbyn si prepara al voto: «Ricchezza e potere per molti»

    Alleluja. Si vota il 12 dicembre, giusto il quinto pellegrinaggio alle urne, fra elezioni e referendum, in cinque anni: sei settimane di campagna elettorale. Giovedì Jeremy Corbyn ha lanciato quella del partito laburista. «Voi da che parte state?» ha detto retoricamente ai suoi, citando non Bruce Springsteen ma Pete...
  • Arriva May, la nuova Lady di Ferro che gestirà la Brexit

    Theresa May, ministro degli interni dello sciagurato governo Cameron, resta l’unica aspirante alla carica di primo ministro. Carica per la quale potrebbe essere designata a breve. «Se sarò io a diventare premier la Gran Bretagna sicuramente uscirà dall’Ue», aveva assicurato May. «Brexit significa Brexit», aveva ripetuto proponendosi come novella...