Parlamento italiano

  • Premierato, il cortocircuito di un testo pieno di errori

    La riforma del premierato è stata scritta talmente male che, non considerando le intenzioni dichiarate bensì la lettera, il provvedimento porterebbe ad esiti opposti a quelli sbandierati, a partire dai margini di iniziativa nelle crisi di governo da parte del Quirinale. Lo hanno rilevato non solo i costituzionalisti ascoltati...
  • L’allarme presidenziale per un governo senza limiti di potere

    Non ha mosso rilievi di costituzionalità, non ha mandato messaggi direttamente al Parlamento. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scelto una via più diretta ancora per parlare di democrazia e di equilibrio dei poteri tanto alla maggioranza che governa quanto alle opposizioni e alla Nazione nella sua interezza....
  • Meno partecipazione e più governo: la ricetta autocratica delle destre

    Se non fosse che dietro c’è una precisa volontà disarticolatrice dei processi democratici di partecipazione, l’affermazione appena post-voto sull’abolizione dei ballottaggi e la modificazione della legge elettorale a favore di una destra che può vincere col 40% dei consensi e con meno del 50% dell’elettorato votante, sarebbe l’incipit per...
  • Il Senato approva il premierato. Ma il testo ancora non funziona

    Il Senato ha dunque approvato in prima lettura la riforma costituzionale che introduce nel nostro ordinamento il principio dell’elezione diretta del premier: ieri pomeriggio i voti a favore sono stati 109, quelli dei senatori della maggioranza; 77 i contrari, i voti di tutte le opposizioni, comprese quelle che non...
  • Subito un fronte popolare e democratico contro le destre

    C’è chi, a suo tempo, ha mostrato un cappio dagli scranni della Camera dei Deputati come iconica immagine del giustizialismo che si reclamava nei confronti della vecchia classe dirigente in piena rivoluzione tangentopolizia; c’è chi ha tirato fuori, dai banchi del Senato della Repubblica, un pacchetto, lo ha aperto...
  • 30 maggio 1924, l’atto di accusa di Matteotti al regime fascista

    Il 30 maggio 1924 Giacomo Matteotti pronuncia in Parlamento il suo ultimo discorso. Denuncia le intimidazioni, i pestaggi e le illegalità con cui si sono svolte le elezioni appena concluse con la vittoria partito fascista, e ne chiede l’annullamento. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, viene rapito da una...
  • Ad una passo dalla sovranità popolare alla maestà governativa

    La cavalcata verso la controriforma premieristica di Giorgia Meloni e della sua maggioranza avanza nell’iter parlamentare delle Camere. Lì, in quelle aule in cui, immediatamente dopo la possibile entrata in vigore dello stravolgimento costituzionale, si sentirebbe con maggiore efficacia tutto l’effetto dirompente del dissolvimento di ciò che rimane della...
  • Avanti sulla riforma «in punta di piedi». Come un panzer

    Il premierato arriva nell’aula del Senato e la premier cambia maschera. Smette i toni da populismo d’annata: «Volete decidere voi o volete che altri decidano per voi?». Sfodera il volto conciliante. Esalta il dialogo anche se nella sostanza avanza come un panzer. Ordina alla sua truppa parlamentare di evitare...
  • Sullo scioglimento delle camere aumentano i poteri del premier

    Evidentemente sul ddl Casellati sul premierato elettivo, in Commissione Affari costituzionali del Senato non si ragiona più in termini di riforme costituzionali, bensì in termini di accordi politici. Il problema non è più la cesellatura delle parole, bensì che si proceda, e che i contraenti – Fdi e Lega...
  • E’ la somma che fa il totale: ed il passivo è per la democrazia

    Le elezioni regionali che si terranno a breve in Sardegna stanno mettendo in luce una sequela di contraddizioni tutte interne alla maggioranza di destra. Una maggioranza che, forse troppo facilmente, abituati come siamo stati al ricompattamento conservatore e reazionario delle forze che hanno sempre superato le loro diatribe nel...
  • L’essenza della Repubblica nelle parole di Mattarella

    Raramente un discorso di fine anno dal Quirinale è stato così efficace nel porre l’accento sulla contingenza stringente dei problemi che determinano la crisi plurale di questi tempi: temi civili, sociali, ambientali, economici ed anche di natura politica sono stati trattati dal Presidente della Repubblica con un taglio tutt’altro...
  • L’annuncio della “nuova” Repubblica

    Gaffe o lapsus rivelatore che sia stata, la frase (non diremo il ragionamento) di Ignazio La Russa sul presidente della Repubblica è l’ennesima che il presidente del senato ha poi dovuto precisare, correggere, smentire. Eppure qui non eravamo dalle parti dei nazisti spacciati per banda musicale, stavolta la frase...
  • La reunion dei presidenti strapazza il premierato

    Fausto Bertinotti, parlamentarista convinto, spiega che battersi per il parlamento in queste condizioni significa difendere un simulacro. Pie Ferdinando Casini, senatore imposto dal Pd ai suoi elettori bolognesi, parte lancia in resta contro le liste bloccate e i candidati paracadutati. Gianfranco Fini, che mollò Berlusconi e ne anticipò la...
  • Le sponde tecniche del premierato (già) assoluto

    Stiamo ai fatti: Cgil e Uil convocano uno sciopero articolato su diversi giorni e territori il cui primo, quello di venerdì 17, per una durata di 8 ore coinvolge le regioni del centro Italia e i settori trasporti e pubblico impiego per opporsi al ritorno alle politiche di austerità...
  • Premierato, il mobbing del governo sul Quirinale

    Le recenti dichiarazioni della premier Meloni, del ministro Casellati e del sottosegretario Fazzolari sulla riforma che introdurrebbe il premierato, illuminano il modo in cui il centrodestra interpreterebbe il nuovo sistema istituzionale una volta che fosse approvato ed che entrasse in vigore: si tratta della visione di un sistema conflittuale...
  • Drammi giudiziari e presunte gaffes nell’estate del governo italiano

    Che cos’è la sobrietà istituzionale? E’, anzi dovrebbe essere, quel comportamento che rende distinguibile una carica dello Stato per imparzialità, per il rispetto che si deve tanto a tutti i cittadini quanto agli altri poteri: in sostanza alla Repubblica propriamente detta. Pensare che questa destra al governo sia capace...
  • Presupposti e pregiudizi dell’assolutismo (anti)etico di governo

    Fonte: “Corriere della Sera“. Numeri: le famiglie che ricorrono alla maternità surrogata sono circa 250 in un anno. Di queste, 225 sono famiglie considerate dai benpensanti, sia da destra che da sinistra, passando per il centro cattolico, “normali“, quindi eterosessuali. Le altre 25 sono famiglie omosessuali, formate quindi da...
  • L’arraffo autoritario della destra

    Il voto di ieri alla Camera sul testo di conversione del decreto-legge sulla Pubblica Amministrazione che inglobava l’emendamento contro i controlli della Corte dei Conti sulle spese del Pnrr – sul quale il governo aveva posto la questione di fiducia – rappresenta un ulteriore grave passo compiuto verso una concezione...
  • La Repubblica civile, sociale ed eguale che dobbiamo ancora sognare

    Ci sono gesti che partono dal simbolico come primo effetto, come proposito e che, invece, riescono ad ottenere ben più di quello che si erano prefissi. Possono riguardare aspetti minimi della vita comune, a volte pure della nostra singola esistenza. Altre volte invece possono coinvolgere in questo simbolismo espressivo...
  • Rafforzare un parlamento indebolito la prima grande riforma

    Nel nostro paese non abbiamo un problema di debolezza dei governi, ma di perdita di ruolo del parlamento. Non v’è dubbio che gli esecutivi “durano” poco, ciò non vuol dire però che essi siano “deboli”. A ben vedere, in questi ultimi trent’anni, si è assistito ad un accentuato rafforzamento...
  • Quattro aggettivi non negoziabili per la Repubblica italiana

    E’ probabile che la Storia un giorno dica che s’era visto anche di peggio e che, forse, le “consultazioni” di Meloni con le opposizioni riguardo la riforma (semi)presidenzialista che le destre caldeggiano nella loro settantennale storia, dal MSI al centrodestra berlusconiano, passando per quello salviniano e approdando ora all’era...
  • Un tavolo di confronto permanente per tornare all’«utopia concreta»

    Quel che noi chiediamo alle forze politiche è di uscire dalla retorica della costituzione, per prenderla sul serio, prendere sul serio la portata normativa del nostro patto sociale. Non è, infatti, tollerabile dividere l’Italia in nome di una isolata disposizione costituzionale, letta fuori contesto, (l’art. 116, III co) dimenticando...
  • Un governo inadeguato, degradante e senza classe dirigente

    Il governo e la sua maggioranza parlamentare si scrutano, si impalmano su proposte di legge, su decretazioni di urgenza che finiscono per avere i connotati di pastrocchi gettati in pasto alle contraddizioni interne alle destre e al fuoco di fila delle opposizioni e, alla fine del grande circo di...
  • Il potere della politica di governo e la tentazione dello “stato etico”

    Quando al governo di un paese vanno forze politiche radicalmente risolute nel capovolgere l’impianto costituzionale che riguarda tanto le fondamenta dei diritti sociali quanto quelle dei diritti civili e, quindi, stravolgere al contempo anche l’organizzazione istituzionale dello Stato, il primo cambiamento in negativo che si evidenzia è una sorta...
  • Il governo che tira diritto ed evita le conferenze stampa

    Se la politica economica del governo è a metà tra il mantenimento della linea Draghi e un recupero di credibilità presso l’Europa entro un margine di nazionalismo che si piega volentieri al liberismo continentale e nordatlantico, altrettanto non si può dire della politica sociale e civile, di quella dei...
  • I no-vax e la sconfitta di un egoismo impenitente

    Deve potersi riaffermare, dopo il biennio pandemico tutt’altro che terminato ma indubbiamente ormai dietro di noi nella sua forma e sostanza più violente, il principio secondo cui l’integrità del benessere comune corrisponde indissolubilmente con la tutela del singolo cittadino, della persona, dell’essere umano in prima ed ultima istanza. Per...
  • Il progetto del presidenzialismo nei postfascisti di governo

    Uno dei punti di forza del programma meloniano, quindi di Fratelli d’Italia e, storicamente, del Movimento Sociale Italiano, era, è e rimane la repubblica presidenziale. Lo spostamento del baricentro istituzionale e rappresentativo del Paese dal Parlamento alla figura di un Presidente che sia anche un po’ capo del governo...
  • La rivoluzione conservatrice delle destre italiane

    La guerra per le poltrone; la pochezza culturale e morale della «nuova» classe dirigente; la resa dei conti nella coalizione di destra; gli interessi nella loro materialità brutale. Assistiamo in diretta allo spettacolo della degenerazione della politica. Sarebbe sbagliato tuttavia indugiare nella cronaca di colore e non considerare le...
  • I due presidenti neoeletti mettono le mani sulla Costituzione

    Per essere una prima assoluta nella storia della Repubblica, la destra di governo parte secondo il costume antico, colluttando sulle poltrone. Dal totopresidenti sono usciti La Russa (FdI) e Fontana (Lega), eletti con 116 e 222 voti. Persino a destra si poteva trovare di meglio. In specie, spetterà a...
  • La Russa e Fontana, manifesto nero del programma di governo

    L’attrito stridente tra i valori repubblicani e costituzionali, di una Italia democratica, laica, in cui a fondamento dello sviluppo sia civile sia sociale sta la reciproca mutualità e la solidarietà attiva, e quella rappresentata dai due nuovi presidenti delle Camere, è, nella sua manifesta evidenza, la prima pietra angolare...
  • Liliana Segre: «Preservare l’antifascismo come fondamento della Repubblica»

    Resoconto stenografico a cura del Senato della Repubblica Presidenza del presidente provvisorio Liliana Segre. (La senatrice Segre, presidente provvisorio ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del Regolamento, sale al banco presidenziale). (Applausi). Per l’apertura della XIX legislatura PRESIDENTE. Buongiorno a tutti, colleghe senatrici e colleghi senatori. Rivolgo il più...
  • Tutto il peggio della destra ai vertici della Repubblica

    L’arte della dissimulazione l’ha tradotta in pratica ieri Ignazio La Russa nel suo discorso di saluto a quel Senato della Repubblica che l’aveva appena eletto presidente. La plasticità iconica del passaggio di consegne tra la deportata ad Auschwitz e l’erede mai pentito del postfascismo italiano è stata la premessa...
  • Il lungo cammino della nemesi neo e postfascista

    Per una sorta di nemesi dell’immediatezza, contrariamente alla classica caratteristica della dea della vendetta che si fa viva dopo qualche tempo, è probabile che oggi, proprio mentre scriviamo, dopo che la ex deportata nei lager nazisti Liliana Segre, senatrice a vita della Repubblica Italiana, avrà presieduto la prima seduta...
  • L’economia di Francesco e quella di Unione Popolare

    Papa Francesco, nonostante sia il papa e nonostante sia il capo della Chiesa cattolica apostolica romana e, ancora, nonostante sia il sovrano assoluto della medesima e il vicario di Cristo in terra, ha abituato anche i laici ed agnostici come me ad ascoltare una voce differente, per provenienza, in...
  • Per una alternativa alle destre e ai finti progressisti

    Se le elezioni politiche che si terranno tra meno di quarantotto ore potessero rappresentare una cesura col passato, allora si potrebbe parlare di “voto utile” in tutti i sensi. Utile soprattutto ad una Italia che, grazie ai governi che l’hanno attraversata in questi ultimi anni, ha conosciuto un ribasso...
  • «Mattarella dovrà lasciare». Berlusconi scopre il piano di Meloni

    «Ho solo detto una cosa ovvia e scontata» si lamenta alcune ore dopo Silvio Berlusconi, mentre ascolta le polemiche degli avversari e sente il gelo degli alleati. Non ha del tutto torto dal punto di vista tecnico, ma dal punto di vista politico ha fatto un pasticcio. Ha risposto...