essere

  • Frustrazione razionale del credente e affascinante dubbio agnostico

    L’ateismo è, a differenza dell’agnosticismo, una corrente plurimillenaria del pensiero umano che, espressamente nell’etimo della parola, dichiara la possibilità di fare a meno degli dei o di un dio. Politeismo e monoteismo, se considerati in relazione all’essere “senza dio“, risultano qualitativamente poco rilevanti nel confronto vicendevole: nel momento in...
  • Introspezione socratica del premoderno Montaigne

    Si prova una immediata simpatia per Montaigne nell’attimo in cui, e si fa piuttosto presto ad arrivarvi, ci si rende conto che il suo primo scetticismo (tutt’altro che nichilista) intende decostruire una vasta gamma della metafisica del passato e del suo tempo. Arcinemico del costrutto ideologico dogmatico, il giovane...
  • Libertà e verità nei giri di valzer tra determinismo e quantismo

    Della libertà si parla tanto quanto dell’assenza della medesima: poiché ci si rende conto della necessità di un qualcosa, anche di un semplice concetto da mettere quotidianamente alla prova e, dunque, in pratica, nell’attimo in cui questa stessa viene ad essere meno e poi a sparire del tutto. Ma...
  • Sopra e sotto le nubi dell’Olimpo: il mito come cura dell’animo

    L’origine della filosofia non è riscontrabile, diversamente da quello che un po’ semplicisticamente si potrebbe pensare, in un dato momento della storia umana. Comunemente si fa riferimento a Talete, ai primi presocratici, come ai pensatori classici con cui è iniziato il discernimento tra pensieri istintivi, naturalissimamente istintivi ed elucubrazioni...
  • Il grande fascino di una conoscenza priva di contraddizioni

    L’innamoramento kantiano per la metafisica è più che altro dettato dalla presa in analisi degli elementi critici della ragione pura. Per poter indagare meglio, pur nella consapevolezza della distanza che nutre nei confronti dell’ “abisso senza fondo” rappresentato dalla trascendenza oltre il materiale, oltre il razionale, oltre il criticismo...
  • Molteplice abitudine: soggettiva e oggettiva, intrinseca ed estrisenca

    Tempo fa, quando ancora era viva la mia cagnolona Bia, potevo osservare ogni giorno, anzi ogni mattina di ogni giorno, un signore che sedeva sempre sulla stessa panchina dei giardini. Probabile che abbia pensato che anche io avessi una abitudine, perché mi osservava passare così come io osservavo lui....
  • L’universo e io

    Manifestiamo una serie di certezze durante la nostra esistenza. Queste, per lo più, sono legate ad un rapporto primo con i sensi: sappiamo che possono ingannarci ma, difficilmente, pensiamo che, ad esempio, la vista possa ingannarci se osserviamo un tramonto, un’alba, un fiume che scorre placidamente nel suo letto....
  • Meccanicismo e finalismo: dal tavolo di un biliardo all’universo

    Da una interessante osservazione di Ernst Mach si può argomentare sulle tendenze moderne del filone meccanicistico giunto, dopo lo stesso Leibniz, ad una resa dei conti dell’epocale, e per certi versi epico, scontro con il suo avversario per l’appunto storico: il finalismo. Mach sostiene che le fonti dei meccanicisti...
  • Natale tra fede, ragione e mai del tutto piena laicità

    A Natale, si tramanda, si è o si deve essere tutti più buoni. Forse perché nello “spirito” della tradizione c’è la ricerca di maggiore imperturbabilità della festa e, quindi, nel ricordare che al mondo continuano ad esserci guerre, ingiustizie, sopraffazioni, sfruttamento e crudeltà quasi inenarrabili, si fa il possibile...
  • Nell’abbandono dell’inconscio la vera essenza dell’esistenza

    Agguantare un lembo anche scucito o strappato del proprio passato per riviverlo. Ma poi in che modo? Provando a cambiarlo sulla base dell’esperienza ottenuta, consapevoli degli errori o, comunque, di ciò che magari avremmo, col senno di poi di cui son piene le fosse, voluto evitare? Chi non ha...
  • Prima del Big Bang

    Bill Waterson, celebre autore di quello straordinario fumetto a strisce che ha per protagonisti “Calvin & Hobbes“, affermava che la vera prova attestante l’esistenza di altre forme di vita intelligente nell’Universo era data proprio dal fatto che queste non ci avevano mai contattato in tutto il corso della nostra...
  • Apollo e Dioniso, ragione e passione nella tragedia greca

    Nel 1640 venne ritrovata a Tiriolo, nella provincia di Catanzaro, una antichissima iscrizione latina. Tradotta, è passata alla storia come “Senatus consultum de Bacchanalibus“. Si trattava, nella sostanza, di una decisione dei padri coscritti di cui Livio ci parla nella sua monumentale storia di Roma in un breve passo...
  • Anima e corpo: dal purgatorio dantesco al dibattito secentesco

    Canto XXV del Purgatorio. Dante e Virgilio continuano la conoscenza del poeta latino Stazio, vissuto nell’epoca degli imperatori della dinastia Flavia. Cagionevole di salute, con un tormentato rapporto tra la propria ars e il potere politico ed istituzionale, finisce a scontare i suoi peccati nelle cornici del secondo mondo...
  • Il dubbio metodico, motore della rivoluzione razionale cartesiana

    L’evidenza è razionale? O, per meglio dire, ciò che risulta evidente lo è a prescindere dalla ragione, oppure lo è in quanto la ragione lo ritiene tale? Il ricorso al concetto di “oggettività” rimanda all’essenza stessa della materialità delle cose, a quell'”obiectivus” del latino medievale che, in effetti, ci...
  • L’immaginazione salvifica nel pessimismo leopardiano

    La filosofia come forma, più che come metodo, della conoscenza. La filosofia come parte dell’espressione poetica, di una poesia dei sentimenti che, tuttavia, non è assolutizzabile nella banalità romantica di cui Leopardi esprime, con grande acutezza, una critica piuttosto ferma e decisa. Dunque, la conoscenza dell’inconoscibile fino in fondo,...
  • Convergenze e divergenze nel dibattito esistenzialista moderno

    Filosofia della crisi di un Novecento che si tormenta tra le aspettative positivistiche sull’inarrestabile cammino scientifico e tecnologico e un pessimismo che si sostanzia dopo il fallimento rappresentato dal primo conflitto mondiale, l’Esistenzialismo è un filone quasi drammatico del pensiero che si tormenta e si arrovella sull’essenza, sulla riscoperta...
  • Nexus

    Yuval Noah Harari aveva già sorpreso con “Da animali a dei. Breve storia dell’umanità” (2014), sempre edito da Bompiani. Ora torna a sorprenderci, per la chiarezza della sua esposizione di argomenti che non rispondono, ma provano almeno a porsi nuovi interrogativi che facciano evolvere dubbi e che, soprattutto, eliminino...
  • L’eternità della materia nel dibattito tedesco di metà Ottocento

    Dopo le rivoluzioni del 1848 in Europa, nello specifico in Germania si va affermando un filone culturale, filosofico-scientifico ed anche politico-sociale che, poi sull’onda crescente degli studi darwinisti, accrescerà la propria consistenza e la qualità dei pensieri che andrà esprimendo. Non c’è ombra di dubbio alcuno sul fatto che...
  • William of Ockham: una vita oltre Aristotele e gli universali

    Il problema filosofico degli “universali” è antico non come il mondo, ma certamente come buona parte del pensiero occidentale. Prima che in Aristotele, lo si ritrova accennato in Socrate, che li individua nella naturalità oggettiva dell’esistente; in Platone che li colloca nel suo iperuranio e ne fa quindi il...
  • L’errore liberato dalla storica mistificazione negativa e dal “peccato”

    Che cos’è un errore? Paradossalmente, nel tentare di rispondere a questa domanda, potremmo incappare proprio in uno sbaglio e, quindi, in un errore, dando luogo ad un cortocircuito in cui ci troveremmo invischiati come tra le mura di un non fuggibile labirintico percorso. Defatigante, deprimente e quindi domanda destinata...
  • La conoscenza che sta in noi e che è diversa in ognuno di noi

    Prendiamo per esempio un bel cespuglio di rose. Siamo seduti su una comoda panchina, su un promontorio che dista qualche chilometro dal mare che, tuttavia, nonostante la distanza, si può vedere distintamente, tanto da scorgere persino chi è in spiaggia a fare i bagni di sole e i tuffi....
  • Filosofia razionale e filosofia della Natura: la scelta di Newton

    Dalle ipotesi alle tesi e da queste alla dimostrazione pratica, reale, quindi scientifica. Il passo è tutt’altro che breve, nonostante possa sembrare tale, perché dall’antica propensione per la metafisica la filosofia ve ne ha messo di tempo per arrivare ad una considerazione maggiore per un empirismo che si evolvesse...
  • Una nuova attualità dell’esistenzialismo nello zig zag delle scelte

    Il bivio, la scelta, l’opzione, il dover per forza trovarsi davanti ogni giorno a decisioni che si devono prendere. All’altalena tra il sì e il no non si sfugge. Ben dentro gli ingranaggi di una macchina dell’esistente (e dell’esistenza), ogni essere vivente (e qui allarghiamo un po’ il campo...
  • La dialettica materialistica: non solo rapporti tra soggetti e oggetti

    Può un metodo di conoscenza e, quindi, di acquisizione della stessa da parte di un soggetto esso stesso oggetto della conoscenza medesima, divenire un sistema logico per la comprensione dell’esistente? La risposta a questa domanda ci induce al tema che abbiamo voluto contenere nel quesito e che ora esponiamo:...
  • L’idea di Dio nella dicotomia critica tra religiosità e fede

    La religiosità è prima di tutto un atteggiamento individuale nei confronti di un culto oppure è un sentimento, una forma di devozione nei confronti di una divinità? La domanda non è un trabocchetto, un tranello di un agnostico che si diverte a canzonare chi ha una fede e, quindi,...
  • Quantismo e spiritualismo: viaggio oltre i confini della materialità

    La tangibilità dell’esistente è il limite, il confine fisico in cui andiamo a sbattere ogni volta che proviamo ad indagare materialmente ciò che siamo, ciò che ci circonda, ciò che persino ci appare e che vogliamo verificare con la tattilità. Quando tocchiamo qualcosa e la maneggiamo, facendola girare tra...
  • Tra torture e roghi, l’indomita nascita del libero pensiero

    Dopo quaranta ore di tortura, gli aguzzini al soldo della Santa Inquisizione calano Tommaso Campanella dall’alto dove l’hanno issato. Legato per i polsi, sospeso sulla “culla di Giuda“, in quella che diventerà famosa come la “tortura della veglia” (“tormentum vigiliae“), il filosofo amico di Telesio, è costretto a fingersi...
  • La proiezione periodica della conoscenza: dai cinque sensi all’infinito

    Senso, sensazione, sensibilità, senso comune, buonsenso, sensazionalità, sensismo. Insomma, la percezione prima di tutto. I cinque sensi come forma di conoscibilità tanto personale, profondamente legata ad una forma di intuizionismo soggettivo, interiore ed esteriore, quanto più genericamente sociale e collettiva. Parte da qui la riflessione su un tema filosofico...
  • Un’esistenza “in movimento” nell’individualità aristotelica

    Unità ed indivisibilità. Il binomio appare con ricorrenza per la prima volta durante la Rivoluzione francese quando, con la caduta della monarchia, la nuova repubblica si proclama, al posto del re, il soggetto unificante della nazione e, in questa impersonificazione della rappresentanza popolare nella sua completezza, diviene l’indivisibile per...
  • Senso e significato, sfida millenaria tra due nemici-amici

    Se ciò che esiste è fondamentalmente inconoscibile, dovremmo desumerne che qualunque arrovellamento sul significato dell’esistenza, della vita, della presenza della materia e del tutto che ci circonda sia pressoché un esercizio quasi retorico di mera dialettica fine a sé stessa. In realtà o, per meglio dire, utilizzando proprio questa...
  • Il determinismo irrisolvibile e la prigione della “volontà”

    L’inconoscibilità dell’essere, di ciò che noi affermiamo esista “realmente“, quindi abbia il carattere di una oggettività materiale che arriva ai nostri sensi, si articola nel cammino del pensiero umano, soprattutto di quello occidentale, in declinazioni molto differenti fra loro. Ciò grazie ad interpretazioni che si sono susseguite nel corso...
  • Una nuova euristica della paura, per darle il posto che le spetta

    Roosevelt, nel momento più difficile della crisi americana del 1929, pronunciò una frase divenuta famosissima: «L’unica cosa di cui aver paura è la paura stessa». La paura della paura, insomma. Quella che non è strettamente legata a qualcosa di reale, ad una minaccia imminente, ma il timore che si...
  • L’infinito principio dell’esistente: un giallo che non ha fine

    Vertiginosamente inimmaginabile, accarezzabile solo con una estensione orizzontale di un piano geometrico che si presume non finisca mai. Come qualcosa che è il contrario della forma, del confine, del perimetrato. L’infinito è imprendibile, inarrivabile e, per quanto si pensi ad un numero grande, di galassie, di pianeti, di materia...
  • L’impossibile proiezione esistenzialista nel moderno mondo liberista

    Più che mai oggi, in una società atomizzata dall’estremizzazione liberista della competizione del mercato, in cui l’individualismo è la precostituzione di una nuova soggettività indotta da una concorrenzialità antisociale che decostruisce il collettivo e la socialità comunitariamente intesa, vale la pena raffrontare la prima ottocentesca pulsione esistenzialista di Søren...
  • Elogio della dialettica, rivoluzione irrefrenabile della conoscenza

    Un po tutta la storia del pensiero occidentale si muove sul crinale ambivalente della constatazione della realtà oggettiva da un lato e dell’osservazione soggettiva, quindi interpretativa, tanto della materialità da cui si trae, spesso e volentieri, una serie di costrutti mentali che, alla fine, danno vita a precisi filoni...
  • L’idealismo romantico a metà tra platonismo ed hegelismo

    A partire dalla seconda metà del ‘700, l’affermazione della impetuosa tempesta romantica sconvolgerà il filone razionalistico della filosofia moderna. Proprio mentre il criticismo kantiano si va formando come modello di nuovo approccio ad una veridicità scientifica di cui, comunque, ci si interroga sul “come” sia possibile (e non se...