dolore

  • La piccola Indi e l’eterno dibattito sulla sofferenza

    La vita, la difesa della vita, l’ipocrisia della seconda nei confronti della prima quando ad ergersi a paladini di una sacralità innata, eternamente intesa nel rapporto con il divino, col trascendentale, sono coloro che poi, in un melenso giustificazionismo fatto di realpolitik, si attribuiscono il merito dell’invio di armi...
  • La Chiesa a metà tra evangelizzazione e conservazione del potere

    Più che una affermazione di un diritto entro il novero dei comportamenti di un fedele, di un credente cristiano, di un cattolico più o meno praticante, l’apertura del Vaticano al battesimo per le persone transessuali e alla possibilità per quelle omosessuali di fare da padrini o di essere testimoni...
  • Dalla considerazione del dolore alla sopravvivenza in vita

    La sopravvivenza può anche far parte della vita, ma la vita potrà mai essere considerata una specificità del sopravvivere, perché si negherebbe in quanto tale e verrebbe ridotta a quello che non può essere: una sopportazione dell’esistenza, un arrancare continuo per raggiungere, giorno per giorno, un traguardo minimale, un...
  • La pazza della porta accanto

    Tre anni fa circa, nel decennale della scomparsa di Alda Merini, pretesi a me stesso di ricordarla invitando alla lettura di un libro che è entrato a far parte del mio personale pantheon delle riletture costanti. Si tratta di quei testi di cui dovremmo avere un po’ tutti bisogno,...
  • Dolore, egoismo e individualismo

    S’è persa la cultura del dolore come elemento che non può prescindere da noi stessi, che ci deve riguardare perché facciamo parte di una comunità ampia, del così tanto celebrato – un tempo – concetto di “villaggio globale”. S’è persa una cultura del dolore che è rispetto verso l’altro...
  • Charlie, tra amore e dolore

    Charlie. Ne parlano un po’ tutti e forse già questa è una nota dolente. Charlie può provare dolore, sofferenza. Tutto ciò che ammortizza e fa scemare la sofferenza dovrebbe essere incentivato. Con limiti etici posti solo a garanzia di ulteriore dolore magari non fisico ma psicologico. Ma un neonato...
  • Nongioia

    Pur nella assoluta avversione politica e anche in parte personale, per indiretta antipatia derivante dalla prima condizione, non riesco a gioire né per la morte di Buonanno e né per l’operazione al cuore che dovrà subire Berlusconi. Il primo era un mio nemico, più di un avversario, uno che...