Non bastano gli insulti omofobi contro le famiglie arcobaleno. La destra risponde alla piazza per i diritti di Milano con una accelerazione su una proposta di legge che punta a mettere in galera le coppie che utilizzano la maternità surrogata all’estero. Non solo dunque la destra non vuole che entrambi i genitori siano riconosciuti, ma ha deciso per la criminalizzazione paragonando le coppie che utilizzano la Gpa ai «pedofili».

Fratelli d’Italia ha deciso dunque di mandare avanti alcune delle sue proposte di legge più reazionarie. In particolare si tratta di una proposta di legge che modifica l’articolo 12 della legge 40 in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all’estero. Oggi alla Camera sarà chiesta la calendarizzazione in commissione Giustizia del testo a prima firma Carolina Varchi, che ricalca i contenuti di quella presentata dalla premier Giorgia Meloni nella scorsa legislatura.

Una proposta analoga è stata presentata in Senato da Lucio Malan ed Isabella Rauti. «La pretesa degli “omogenitoriali” è privare il piccolo di uno dei genitori e poi imporgli ciò che non esiste: i “2 papà” o le “2 mamme”», l’affondo di Malan.

Il primo a dare il “la” alla crociata omofoba è stato Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, subito dopo la manifestazione del 18 marzo a Milano per il diritto alla registrazione di entrambi i genitori delle coppie lgbt stoppata dal Viminale. «Due persone omosessuali spacciano per loro il figlio che vogliono registrare all’anagafe», ha detto, per poi fare gli auguri domenica a «coloro che, impossibilitati ad avere figli perché amano un altro uomo, tengono per sé il loro desiderio e non compiono scelte egoistiche a danno delle donne e dei bambini».

Poi è toccato alla ministra per la famiglia Roccella che ha parlato di «mercato dei bambini». Ieri è toccato al presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, sempre di Fdi: «L’utero in affitto è un reato grave, più grave della pedofilia. Siamo di fronte a persone che vogliono scegliere un figlio come la tinta di casa», ha detto su La7. Per poi fare retromarcia: «Sono reati giuridicamente non comparabili. Il mio pensiero è stato distorto. Ma ritengo che la maternità surrogata debba diventare un reato universale, da perseguire in tutto il mondo».

Le reazioni delle opposizioni non sono mancate. «C’è la volontà della destra di criminalizzare le famiglie arcobaleno e la comunità lgbtqia+, una vera e propria campagna d’odio per inquinare il dibattito con fake news vergognose», attacca Alessandro Zan del Pd. «Dalla destra frasi abominevoli da cui Giorgia Meloni deve prendere le distanze e che deve condannare. Strumentalizzano la gestazione per altri per negare ogni straccio di riconoscimento a più di 150mila bambini discriminati: il linguaggio d’odio che parte dalle istituzioni può avere effetti devastanti nella società».

«Da Mollicone parole gravissime che suscitano sdegno», la reazione di Chiara Appendino del M5S. Riccardo Magi di +Europa ricorda la sentenza della Corte costituzionale del 2021 che ha ricordato come sia violato con le attuali norme il diritto dei bambini ad essere riconosciuti e ha invitato il Parlamento a provvedere.  «Al governo e alla maggioranza non frega nulla di questi bambini: vogliono invece punire i genitori. E si sono inventati questa fesseria giuridica del reato universale sulla gestazione per altri». Elisabetta Piccolotti di Sinistra italiana ricorda i paesi in cui la Gpa è consentita, dagli Usa al Regno Unito, Danimarca e Belgio. «Ne dobbiamo dedurre che il governo li considererà come stati canaglia e li denuncerà per violazione dei diritti umani?».

Nella maggioranza c’è anche qualcuno che tira il freno. «Sarei per placare i toni. Credo che affrontare problemi come questo con calma sia nell’interesse di tutti», dice il ministro della salute Orazio Schillaci. E Giorgio Mulè di Fi: «Sediamoci intorno a un tavolo, discutiamo, ripartiamo dal ddl Zan. Prima però liberiamoci del pregiudizio per cui da un lato c’è chi è a favore dei diritti, dall’altro gli omofobi. Ma i figli di madri surrogate sono un delitto contro le donne».

Nel Pd il fronte cattolico frena. Enrico Borghi invita Schlein a non accelerare sulle proposte di legge a favore delle famiglie arcobaleno «prima di aver parlato con i gruppi parlamentari». E Orlando: «Sulla gpa ho delle riserve, mi piacerebbe approfondire e confrontarmi. Il sindaco di Milano Sala spera che il Parlamento affronti il tema «evitando semplificazioni». «La gpa non è un problema delle coppie omosessuali, anzi, statisticamente è più un problema delle coppie eterosessuali, però si sta buttando il tema addosso al mondo lgbtq».

ANDREA CARUGATI

da il manifesto.it

foto: screenshot