Crimea

  • Putin, l’uomo solo al comando con l’incubo che ritorna

    A Mosca una tragedia come quella al centro concerti Crocus Hall non la vivevano per lo meno dal 2011, dall’attacco kamikaze all’aeroporto Domodedovo, ma quelli erano gli ultimi e convulsi movimenti del terrorismo ceceno, che prima di allora aveva colpito con bombe e fucili stazioni della metropolitana, treni in...
  • «Soluzione politica» in Crimea. Zelensky blandisce gli alleati

    Soluzione politica per la Crimea, attacchi in territorio russo ed elezioni in Ucraina. Zelensky per una sera ha abbandonato l’uniforme del soldato a difesa della democrazia e si è rivestito da statista moderato e lungimirante. Durante una lunga intervista sul canale tv ucraino 1+1, infatti, il presidente ha trattato...
  • Il fallimento della crontroffensiva ucraina e l’inutilità della guerra

    I portavoce della NATO sono sempre molto attenti nelle loro dichiarazioni ad usare le parole appropriate. Ne va della sicurezza di interi paesi o, per meglio dire, ne va degli interessi di governi, economie, apparati finanziari. Perché, dunque, questa volta il capo di gabinetto dello stesso segretario generale, Stian...
  • La resa dei conti a Mosca non ferma la guerra e le guerre

    La resa dei conti in Russia tra Putin e il capo della Wagner Prighozin non ferma la guerra in Ucraina e neppure quelle dove sono impegnati i mercenari in Siria, Libia, Mali e Centrafrica. Questo si evince dopo il discorso di lunedi alla nazione di Putin e da quello...
  • La Wagner volta le spalle a Putin. Il presidente russo: “Traditori saranno puniti”

    Il capo dei mercenari della Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha dichiarato guerra ai vertici militari russi dopo averli accusati di aver bombardato gli accampamenti dei suoi uomini, causando “un enorme numero di morti” e ha annunciato una “marcia della giustizia”, e “non un colpo di stato”, verso Rostov e Mosca....
  • La pax indonesiana è già bocciata. E Pechino frena

    «Eravamo abituati a guardare all’Europa come un esempio, ora forse è il momento che l’Europa guardi all’Asia». Shangri-La Dialogue, Singapore. La dichiarazione di Cui Tiankai, ex viceministro degli esteri cinese, ha un chiaro scopo retorico: suggerire che l’integrazione occidentale a guida americana non ha funzionato e ha portato al...
  • Il cessate il fuoco in Ucraina forse non è più un tabù

    Sarà pure opinabile che il capo dei mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, abbia davvero proposto – con le stesse espressioni riportate dai media – a Putin di fermare la guerra in Ucraina. Intanto traspare dalle sue parole e dalla sua «postura» il timore evidente di un conflitto infinito per la...
  • Droni e jet, state sereni

    State sereni, non è successo nulla. Che volete che sia il confronto militare tra un caccia russo e un drone americano – caduto o abbattuto non lo sapremo mai – nel Mar Nero, ai confini di una guerra- a bassa intensità dal 2014, e d’aggressione con l’invasione russa dal...
  • La linea dura dal Cremlino alla NATO e l'”offensiva di primavera”

    Le speranze di pace in Ucraina sono tutte legate ad una fine del conflitto che non può immaginarsi con la vittoria di una delle due parti. Se si ritiene che la prevalenza di uno dei due blocchi che si fronteggiano debba essere il punto di arrivo su cui costruire...
  • La guerra s’allarga, sarà un gelido caldo inverno

    La temperatura scende sotto lo zero sulle città ucraine, ma la guerra avanza e anzi tracima oltre confine. Il centro di Donetsk è colpito dall’ artiglieria ucraina con morti civili. Kyiv parla di operazioni false flag: l’ennesima falsità architettata dal Cremlino in difficoltà. Del resto lo schema delle accuse...
  • Gli anni di Gorbaciov, un cataclisma non annunciato

    Gorbacev, ultimo segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1985 al 1991, premio Nobel per la pace nel 1990. Chi scrive ha avuto la ventura di essere residente in Russia durante gli ultimi mesi della presidenza Gorbaciov e nei due anni successivi con Eltsin al potere. Docente ed allo...
  • Un ponte verso una nuova fase della guerra in Ucraina

    Cento attacchi e quindici città colpite. Danni ad Internet, agli impianti idrici ed alle stazioni dei mezzi pubblici che sono diventati rifugi temporanei. Ma Putin non era all’angolo? Il dittatore russo non era spacciato? L’esercito ucraino in queste settimane ha sorpassato, legittimamente, le tante “linee rosse” imposte dal capo...
  • Credere nel mercato, obbedire al nazionalismo, combattere per…

    L’interrogativo è di quelli belli evidenziati, con un tratto di fastidiosa pruriginosità per un pacifismo che non la smette di chiedere una soluzione dove non esistano vincitori e dove non esitano vinti. Il punto interrogativo, ricalcato abbondantemente, sta alla fine di un periodo che, dopo molti giri di parole,...
  • La storia usata sul campo di battaglia

    Con queste parole, il 21 febbraio scorso, Vladimir Putin ha, di fatto, annunciato alla nazione l’inizio della guerra in Ucraìna: «L’Ucraìna contemporanea è stata completamente e interamente creata dalla Russia». «Per la precisione – ha continuato – dalla Russia comunista e bolscevica. Dopo la rivoluzione del 1917 Lenin e i...
  • La Crimea, nuovo “casus belli” della pluriennale guerra della NATO

    Botta e risposta quasi. Forse involontario, a cui Stoltenberg è stato costretto dalla dichiarazione di Volodymyr Zelens’kyj di aprire una trattativa di pace con la Russia mettendo come offerta di un certo rilievo la rinuncia alla Crimea. La penisola al centro di guerre storiche, dal tempo dei romani (era...
  • La spartizione dell’Ucraina e le debolezze delle parti in lotta

    Nonostante tutti i proclami di vittoria imminente dall’una e dall’altra parte, Russia e Ucraina mostrano sempre più il fiato corto mano a mano che la guerra si prolunga, si intensifica e necessità di una completa riorganizzazione degli effettivi in campo. Non si tratta di fare delle analisi strategico-militari, che...
  • L’Italia sempre più vicina ai confini della guerra

    Nella prima decade di marzo, quando i russi premevano su una linea di oltre 400 km sul fronte ucraino, da Kiev a Kharkiv, dal Donbass a Kherson e la minaccia dell’invasione totale stava scompaginando le carte e i piani delle cancellerie occidentali, della NATO e degli Stati Uniti nella...
  • La guerra del fallimento “preventivo” della diplomazia

    La storia della guerra ha bisogno di più tempo di qualunque altro avvenimento per essere compiutamente raccontata. Non lo si può fare oggi, a confitto in corso, perché i punti di vista prevalgono nettamente sulle oggettività rintracciabili e su quello che un giorno sarà il serio lavoro degli studiosi,...
  • Le truppe invisibili del gas russo vanno alla guerra

    Eccolo, finalmente, il gas! Questo attore dietro le quinte, questo improbabile escluso da una tragedia bellica che si voleva far passare come mera conseguenza di una rivendicazione confinaria da parte russa e come reazione all’espansione democratica dell’Ucraina guidata da un comico populista: è arrivata l’ora di entrare in scena...
  • La guerra della Russia e le ipocrisie delle democrazie occidentali

    Ventiquattr’ore dopo l’attacco della Russia all’Ucraina poche sono le certezze sull’andamento della guerra, molte sono le analisi sulle vere ragioni del conflitto e infiniti sembrano i dubbi sulle reazioni a catena che tutto questo andrà scatenando in Europa e nel mondo intero. Quelli che potevano sembrare meri pretesti a...
  • Odessa, la pagina nera di Kiev

    «Che qui sorga una città e un porto» c’è scritto sotto la statua della zarina Caterina II che indica con la mano sinistra il mare. Era il 1794 e l’avanzata dei russi verso occidente e sul Mar Nero gettava le basi per la nascita della «grande Russia» che poco...
  • Imperialismi e nazionalismi nella nuova guerra dell’Est

    Le contromisure diplomatiche sembrano essersi esaurite. I tempi della Guerra fredda paiono affacciarsi alle porte di una Europa alle prese con la coda della pandemia, nella riorganizzazione economico-finanziaria dei singoli Stati di una Unione priva di senso politico, tenuta insieme soltanto (e non è certamente poco nell’assetto liberista moderno)...
  • Questa volta Cristo si è fermato a Grodno

    Altro che il finto filo spinato dei no-vax italiani: quello arrotolato lungo la frontiera tra Polonia e Bielorussia è vero. Sta lì al limite di una fitta boscaglia, un po’ come nei film sulla Seconda guerra mondiale, molto simile a quello di Sobibor, di Treblinka, di Belzec: allora rinchiudeva...