La destra attacca, la Casa bianca corregge la mira

Le reazioni alla frase di Biden su Putin: «Quest'uomo non può restare al potere»

«Per l’amor di Dio, quest’uomo non può rimanere al potere» ha detto Biden alla fine di un discorso accuratamente preparato, allontanandosi dall’equilibrio che aveva cercato di mantenere durante il suo viaggio in Europa.

Gli aiutanti del presidente si sono affrettati ad insistere sul fatto che l’osservazione non era intesa come un appello al cambio di regime, ma gli esperti Usa di politica estera sono stati concordi nell’affermare che questo tipo di dichiarazioni hanno buone possibilità di rendere Putin meno propenso a moderarsi.

Per l’emittente televisiva di destra Fox News non c’è dubbio che quello di Biden sia stato l’esempio clamoroso di una presidenza fallimentare e imbarazzante, e la frase incriminata viene mandata e rimandata in onda.

Per i commentatori della ben più filo-democratica Cnn «For God’s sake, this man cannot remain in power» potrebbe diventare la frase simbolo della presidenza Biden, come accadde a Reagan con «Mr Gorbachev, tear down this wall», la richiesta fatta pubblicamente nel 1987 durante un discorso a Berlino Ovest.

«Su Putin, Biden ha espresso ciò che credono anche miliardi di persone in tutto il mondo e milioni all’interno della Russia. Non ha detto che gli Stati uniti dovrebbero rimuoverlo dal potere – ha twittato Michael McFaul, ex ambasciatore degli Stati Uniti in Russia – Biden non chiedeva l’assassinio, l’invasione o un cambio di regime diretto dall’estero».

Fra i sostenitori del presidente c’è chi va anche oltre e sulle pagine del Washington Post la commentatrice politica Jennifer Rubin bacchetta lo staff della Casa bianca per essersi fatto prendere dal panico affrettandosi a minimizzare le affermazioni del presidente. «Il personale di Biden ha chiaramente reagito in modo esagerato e lo ha sminuito – ha scritto Rubin – alla fine è compito di Biden cosa dire e come dirlo.

Come Reagan, avrebbe dovuto dire ai suoi consiglieri di raffreddare il commenti, o almeno spiegare così: Nessuna grande nazione dovrebbe essere governata da un criminale di guerra. Sì, speriamo un giorno che il popolo russo si liberi dal giogo dell’oppressione. Il mondo sarebbe un posto migliore se lo facessero. Chi avrebbe da ridire su un’affermazione come questa?».

Da Gerusalemme dove si trova per una visita diplomatica, il Segretario di Stato Antony Blinken ha in effetti cercato di fare ciò che Rubin suggeriva, tradurre in modo meno belligerante l’affermazione del commander in chief: «Penso che il presidente, la Casa bianca, abbia affermato che, semplicemente, al presidente Putin non può essere conferito il potere di fare una guerra o impegnarsi in un’aggressione contro l’Ucraina o chiunque altro».

L’ambasciatrice degli Stati uniti alla Nato Julianna Smith ha spiegato la frase di Biden come una «reazione umana di principio» dopo l’incontro del presidente con i rifugiati in fuga dall’Ucraina.

Intanto Biden è già oltre, e ha proposto un budget di 5,8 miliardi di dollari da investire nei dipartimenti di polizia e nell’esercito, ricavati per lo più da nuove tasse agli americani più ricchi. È la seconda richiesta di budget della sua presidenza: segna un aumento del 7% e riflette le preoccupazioni Usa sulla sicurezza, interna ed esterna.

MARINA CATUCCI

da il manifesto.it

foto: screenshot

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