Medio Oriente

  • Promesse di pace, monòpoli d’affari e guerra

    L’insediamento di Donald Trump alla Casa bianca a qualcuno è potuto sembrare uno spettacolo euforizzante. Mai si era visto un tale avanspettacolo della politica se non in certe rappresentazioni grottesche del cinema o del teatro, con il braccio teso di Elon Musk che sembrava una parodia di Fascisti su...
  • Un muro di ferro contro Jenin

    Il colpo più devastante sul campo profughi di Jenin e varie parti della città è avvenuto nella prima ora dell’attacco israeliano. «All’improvviso sono apparsi in cielo elicotteri Apache e droni, sparavano su tutto. Sei (dei nove) uccisi sono stati colpiti nei primi quindici minuti, in gran parte civili», ci...
  • La peggiore America di tutti i tempi alla testa dell’internazionale nera

    Neonazi-onalismo. Mai come in questa occasione si presta favorevolmente il giochettino della parola spezzettata per rendere compiutamente ciò che sta avvenendo negli Stati Uniti d’America. Nessuna grande sorpresa. Qualcuno su Facebook ha, molto sagacemente, considerato che «Trump fa Trump», così come ognuno di noi fa sé stesso e, un...
  • Hamas. Dalla resistenza al regime

    In queste ore si decide della probabile tregua nella guerra di Gaza. O, per meglio dire, del conflitto israelo-palestinese che muta forma e sostanza ogni qual volta serve un pretesto per radicalizzare le sragioni e le illogicità di sistemi di potere che, da un lato, pretendono di dirsi democrazie,...
  • La profanazione di Auschwitz, patrimonio di tutti

    Benjamin Netanyahu, capo del governo israeliano, ha sulla coscienza lo sterminio dal 7 ottobre del 2023, secondo le cifre ufficiali, di circa 47mila palestinesi, in gran parte civili. Secondo le stime della prestigiosa rivista scientifica Lancet, calcolate sulle rilevazioni fino al 30 giugno 2024 e sulla loro proiezione, la...
  • Pakhshan Azizi, nel nome della libertà dei popoli

    Cecilia Sala è riuscita ad uscire dall’inferno della prigione di Evin ed è sana e salva in terra democratica (almeno formalmente ancora tale nonostante il governo che, pure, in questa emergenza, si è distinto per solerzia e alacrità). Lei stessa, al suo ritorno in Italia, ha ricordato quante siano...
  • Dopo un mare di macerie e settantamila morti…

    Soltanto con il coraggio che gli ipocriti possono avere Benjamin Netanyahu potrà recarsi ad Auschwitz il 27 gennaio prossimo. Cos’è rimasto da distruggere nella Striscia di Gaza? Macerie su macerie? Cadaveri su altri cadaveri? Si può davvero ancora parlare, con una qualche vena di disinvoltura, di “risposta” israeliana al...
  • Un disegno neoimperialista di lungo corso e non una barzelletta

    È comprensibile. Le dichiarazioni di Donald Trump sul nuovo nome da dare al Golfo del Messico (che dovrebbe diventare “Golfo d’America“), sull’occupazione manu militari della Groenladia, sull’occupazione di Panama per la totale, piena gestione del suo canale e, infine, sul Canada come possibile cinquantunesimo Stato degli USA, possono lì...
  • Genocidio o no, Israele è un paese criminale

    Ho cambiato idea, credo di essermi “radicalizzato”. Circa un anno fa ho scritto su queste pagine dei miei dubbi sull’opportunità di definire come «genocidio» la guerra condotta da Israele a Gaza. Dubbi, soprattutto, sul rischio che usare estensivamente un concetto così drammaticamente estremo, applicandolo a comportamenti che certo configurano...
  • Guerra congelata e fine della guerra: le tattiche variabili

    Giorni fa l’esercito israeliano ha bombardato nuovamente Gaza. Ad essere colpito è stato l’ospedale di Kamal Adwan nella città di  Beit Lahiya, a nord di Jabalaya, presso il confine con Israele. Immediatamente dopo la notizia di questo attacco, che ha provocato oltre cinquanta morti, è arrivata la notizia di...
  • La rassegnazione di Zelens’kyj e la furia bellica della NATO

    La guerra per l’Ucraina è, a meno di clamorosi capovolgimenti delle forze in campo, sostanzialmente perduta. Lo è almeno quella per la cacciata dei russi dai territori occupati. Lo è quella per tentare quanto meno di riprendersi il Donbass e la Crimea. Lo è quella  della tentata destabilizzazione dell’economia...
  • Il potere è una scatola vuota per Al Julani

    Il crollo del regime di Assad e i raid di Israele consegnano al nuovo padroncino di Damasco, il jihadista Al Julani, un scatola vuota sulla quale è scritto «Ex Siria». Bashar al Assad che si è fatto vivo da Mosca dando la sua versione della storia – «sono i...
  • La vecchia spartizione della Siria non ha retto, è già iniziata la nuova

    Nessuno può uscire indenne da una guerra civile che in Siria ha frantumato il Paese in mille pezzi, con milioni di profughi: oltre 12 milioni di siriani in questi anni hanno dovuto lasciare le loro case, la metà fuggendo fuori dai confini. Paesi tra i più forti e i...
  • Jihadisti cattivi e jihadisti buoni: l’Occidente scruta la Siria

    Hay’at Tahrir al-Sham era, fino a pochi giorni fa, soprattutto nelle cronache mediorientali dei nostri giornali, delle televisioni e persino dei siti più specializzati in crisi regionali, un nome se non sconosciuto, quanto meno trascurato nella galassia di sigle che pullulano la storia recente dei paesi che affacciano dal...
  • La grande guerra mediorientale sulla pelle del popolo siriano

    Per i jihadisti anti-Assad, lanciati all’attacco dal loro padrino Erdogan, l’assedio di Damasco è sempre più vicino e si specula già sulla spartizione della Siria tra le milizie e le potenze coinvolte, Turchia, Israele (che occupa il Golan dal 1967), Iran, Russia (tre basi militari), Stati Uniti. Come se...
  • Lo “stato di guerra” del mondo: cronicamente capitalistico

    Scorrendo le notizie dei telegiornali e dei principali siti Internet di informazione (o, se si vuole, anche di “disinformazione“, a seconda del punto di vista da cui si osservano i fatti) si ha la certezza dello stato di guerra permanente in cui viviamo ormai da alcuni lustri e, con...
  • Gaza. Rapporto di Amnesty, per Israele sono tutte «fantasie»

    Tutto «inventato» per il ministro degli esteri israeliano Yisrael Katz il contenuto del rapporto di Amnesty International Ti senti come se fossi un subumano: il genocidio di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza, che in 296 pagine dimostra come la condotta di Israele nella Striscia abbia «lo specifico...
  • Siria, la rivoluzione rimossa

    Scusandoci con le lettrici e i lettori di questa rubrica (molto apprezzata, a quanto ci dicono i contatori interni del sito) per la pausa breve cui li costringiamo, avendo preferito questo mercoledì trattare di strette questioni di attualità internazionale (gli accadimenti in Siria e nella regione mediorientale), proponiamo, per...
  • Le guerre siriane da Trump a Trump

    Nei calcoli di Mosca, doveva essere Kyiv a cadere in tre giorni, non Aleppo. Così i russi hanno cacciato il loro comandante, costretti a guardarsi le spalle, con un occhio alle proprie basi navali di Tartus e Latakia, cuore della proiezione nel Mediterraneo (Cirenaica) e in Africa. Negli ultimi...
  • Triplice miccia occidentale per la polveriera siriana

    Il crocevia degli interessi del mondo intero sembra passare per la Siria. In realtà, in parte, è sicuramente così; ma questo lo si potrebbe affermare per qualunque altra parte del pianeta che svolga un ruolo di intermediazione geopolitica: basti pensare ai canali: di Suez, di Panama 0 a mari...
  • La Jihad ad Aleppo, come disgregare il Medio Oriente

    Aleppo, come l’irachena Mosul, è una delle «città martiri» del Medio Oriente e forse era destino della Siria che da qui tutto dovesse ricominciare, da quella qalat, la millenaria cittadella fortificata, che non l’ha mai salvata da nessuna guerra, dove anni fa raccolsi sui gradoni uno degli ultimi chiodi...
  • La tregua sporca sulla pelle di due popoli

    Quella del Libano è una tregua «sporca»: perché, arriva – sperando che arrivi davvero – sotto una pioggia di bombe su Beirut e, come sempre, accompagnata dal diritto di Israele a romperla in qualunque momento. Ci sarà una doppia tutela in Libano, scrivevano ieri i media locali: nel sud...
  • Netanyahu e Gallant, la pulizia etnica agli occhi del mondo

    Per oltre un anno le denunce delle organizzazioni internazionali che operano ai margini della Striscia di Gaza e nel Territorio occupato palestinese sono state ignorate dalla cosiddetta “comunità internazionale“. La condizione disumanitaria portata dal governo dello Stato di Israele con l’arrivo della guerra a tutto spiano, che ha reciso...
  • La doppiezza democratica si paga: una batosta epocale

    È difficile ritenere quella di Donald Trump una vera e propria “proposta politica” vincente. Non fosse altro per il fatto che il missaggio di intemperanze lessicali, di anatemi e insulti allontana dalla classica declinazione pratica che si ha della locuzione utilizzata per sintetizzare un insieme di ricette capaci di...
  • La potenzialità di una nuova coscienza di massa: l’unione sociale

    Analizzando quelli che sono stati e che probabilmente saranno gli eventi del nostro tempo, l’unione giovanile ha già non solo intrapreso, ma soprattutto costruito una nuova strada nel dibattito culturale e sociale italiano. Gli avvenimenti più recenti, provenienti dalla Palestina, hanno mobilitato un’enorme quantità di menti giovani, che hanno...
  • La guerra persa da Kiev, la difficile vittoria di Mosca

    Alcuni giorni fa il governo italiano ha dirottato 4,6 miliardi di euro, dei 5,8 previsti per l’innovazione verde nel settore dell’automobile, verso il paniere della spesa militare. Sostanzialmente ha investito nell’economia di guerra ancora una volta, confermando la tendenza più che marcata delle destre di preferire la logica dello...
  • Israele, lo Stato fuorilegge fa la guerra alle Nazioni unite

    «Sarebbe giustificato e morale far morire di fame due milioni di civili» ha dichiarato il ministro israeliano delle finanze, Bezalel Smotrich, lamentando che però il mondo non lo permetterebbe. Ma ci stanno provando. Anche con le due leggi, approvate dalla Knesset, che bandiscono dai territori occupati palestinesi l’Unrwa. Si...
  • Il rebus israeliano nell’escalation della guerra mediorientale

    Come è possibile credere anche soltanto lontanamente alla volontà da parte israeliana di non portare il conflitto mediorientale verso quella temuta escalation che è, nei fatti, già un dato conclamatamente presente nei tanti fronti aperti dallo Stato ebraico contro i suoi nemici storici? Dalla guerra di Gaza a quella...
  • Attentato a Ankara, il governo di Erdogan punta il dito sul Pkk

    Ieri, mercoledì 23 ottobre, c’è stato un attentato presso la fabbrica militare Tusas (Società anonima dell’industria aeronautica turca) di Ankara, in Turchia. Verso le ore 15:30, durante il cambio turno, tre persone armate hanno aperto il fuoco. Gli attentatori, in possesso di esplosivi, si sono scontrati con il personale...
  • Israele, una violenza senza proporzione

    La scelta di assegnare il Nobel per la pace all’organizzazione fondata e animata dai sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki per la messa al bando delle armi nucleari proprio nel momento in cui il loro impiego sta rientrando nell’orizzonte del possibile è quasi un imperativo morale. Ma vi è un...
  • Criminali, terroristi, fanatici religiosi nella guerra di lungo corso

    Yahya Sinwar pare lo abbiano ucciso per caso. Lo avevano scambiato per quello che del resto era: un terrorista. Ora, sulla lista dei criminali di guerra in mano alla Corte Internazionale Penale dell’Aja di criminale di guerra nella guerra di Gaza ne resta soltanto uno (si fa per dire…):...
  • Un reset dell’Onu, oltre la legge coloniale

    Civili bruciati vivi, ospedali bombardati, strade di Gaza piene di cadaveri in decomposizione, sotto il cielo del Mediterraneo. Quanto accaduto ieri a Deir al-Balah, con le tende degli sfollati date alle fiamme dall’esercito israeliano, è l’ultimo episodio di come l’«unica democrazia del Medio Oriente» si difende. Ciò che è...
  • D’Alema: «Ora il mondo costringa Netanyahu a fermarsi»

    La reazione del governo all’attacco di Israele contro le basi Unifil in Libano, per una volta adeguata alla gravità dei fatti, prende un po’in contropiede le opposizioni. Che utilizzano toni non dissimili da quelli del ministro della Difesa Crosetto. «Un attacco inaccettabile, l’Italia reagisca con fermezza, Netanyahu si deve...
  • Morte della democrazia israeliana nel fortilizio permanente

    «A Gaza i bambini vivono nel sangue. È come in Giappone 80 anni fa» Toshiyuki Mimaki, rappresentante di Nihon Hidankyo, associazione per il disarmo nucleare fondata dai superstiti di Hiroshima e Nagasaki Non bisogna certamente essere degli esperti di politica internazionale per capire la chiarezza del messaggio: le cannonate...
  • Le mille New York in piazza per la Palestina, il Libano e Israele

    Lunedì a New York è stata una intera giornata di manifestazioni, organizzate per protestare contro le continue uccisioni di civili palestinesi da parte di Israele a Gaza. Within Our Lifetime, un’organizzazione di attivisti che sostiene i palestinesi, ha organizzato manifestazioni e marce in tutta la città per “stare al...
  • Manganelli e divieti non arrestano la piazza palestinese

    I guai sono arrivati tutti insieme e tutti alla fine. Quando la manifestazione convocata da Udap, Giovani Palestinesi e Associazione dei palestinesi in Italia era stata appena sciolta dagli organizzatori, un drappello di poche decine di persone ha cercato di forzare il blocco della polizia tra Piramide e viale...