campi di concentramento

  • Edith Bruck, l’ostinato mestiere del testimone

    «Il Giorno della Memoria? Per me è tutti i giorni. E non riguarda soltanto gli ebrei, ma tutti gli esseri umani. Anche se guardandosi intorno viene da pensare che l’uomo non abbia imparato niente dal passato, ma ricominci ogni volta daccapo con l’odio, la guerra, la crudeltà. Io so...
  • Uno sterminio passato non ne giustifica uno presente

    Il confronto fra la Storia e l’attualità è sempre un azzardo se si pretende di stabilire non tanto un nesso causale, logico e cronologico, con gli effetti sortiti da avvenimenti accaduti in precedenza, quanto, semmai, avere la pretesa di far assomigliare il passato col presente al fine di distorcere...
  • Se da un po’ di tempo essere antifascisti non è più ovvio…

    Tutto sta in quella frase: «Non svilire queste occasioni», risposta ad un cronista che gli chiedeva se, in occasione della visita al Memoriale della Shoah a Milano, davanti a quel binario numero 21 da cui partivano i treni con tutti coloro che erano destinati ai campi di prigionia e...
  • Il rumoroso silenzio di Pio XII sull’Olocausto

    La polemica sull’atteggiamento assunto da Pio XII durante la Seconda guerra mondiale rispetto ai crimini che i nazisti andavano commettendo, a partire dallo sterminio delle comunità ebraiche, non accenna a placarsi. In essa entrano in gioco molti fattori che, dal passato, ci portano al presente: il ruolo e la...
  • Lucy Salani, tante vite per la libertà

    Lucy sopravvissuta al Novecento; Lucy sopravvissuta a violenza ed emarginazione; Lucy sopravvissuta al nazifascismo che l’aveva deportata a Dachau. Sono a Rochester, New York, Usa. Ricevo una chiamata dall’Italia: Lucy è morta. Sono sconvolta, afflitta ma non sorpresa. Ce lo aspettavamo, nonostante rimuovessimo l’idea come assurda o impossibile. Lucy,...
  • Hitler

    Le grandi opere meriterebbero sempre la possibilità di essere universalmente comprese, di poter divenire patrimonio di tutta l’umanità. Se ne dà sempre, o quasi, l’opportunità alle arti figurative: pittura, scultura, architettura, disegno, fotografia, cinema. L’approccio diviene di massa nel momento in cui una immagine rimbalza da occhio ad occhio,...
  • La memoria vivente di Trieste

    Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi è arrivato ieri a Trieste per commemorare la Shoah, proprio là sulla targa che in piazza Unità d’Italia ricorda quel 18 settembre 1938 quando Mussolini tuonò contro i nemici del fascismo e della razza dal balcone del palazzo del Comune annunciando la promulgazione...
  • La morale nella guerra e la guerra della morale

    Che cos’è il “male“? Una rivista, ricorderà qualcuno che è vissuto politicamente a cavallo degli anni ’70 e ’80; un concetto, una idea, una trasposizione in un termine razionale di qualcosa che, spesso, ci appare al di là della ragione, del concepibile cerebralmente perché ripugnante moralmente. Altri potranno dire...
  • Dalla memoria ebraica alle memorie

    Alcuni anni or sono, ebbi la preziosa occasione di incontrare la grande testimone del genocidio ruandese dei Tutsi, Yolande Mukagasana, una donna straordinaria. Il privilegio di quell’incontro si trasformò in un’amicizia che continua ancora oggi. Yolande è autrice di un memoriale di eccezionale valore Not my time to die, tradotto...
  • Il “potere carismatico” di Hitler e le responsabilità del capitalismo

    Prima che Hitler giungesse al potere in Germania, attraverso democratiche elezioni nel 1933, Max Weber aveva studiato a fondo il fenomeno tanto politico quanto sociale del “potere“. Questa invenzione coscientemente tutta umana che ha finito per divenire insostituibile nella regolamentazione delle relazioni interpersonali, quindi tra singoli e piccoli gruppi...
  • Norimberga, 75 anni fa il processo ai vertici del Terzo Reich

    Il 20 novembre 1945, 75 anni fa, si apriva il processo di Norimberga: per la prima volta nella storia l’intero «corpo politico e sociale», che rappresentava l’ideologia di un intero movimento, e non solo singole personalità, era chiamato a giudizio per rispondere dei crimini commessi. Sebbene anche dopo la...
  • Negazionismo e revisionismo storico. La mancanza di uno “sguardo di classe”

    Spiegato in percentuali può sembrare ancora un fatto dalle dimensioni non poi così rilevanti: il 15,6% degli italiani, secondo i dati pubblicati da Eurispes, nega l’esistenza dell’Olocausto perpetrato dai nazisti nei confronti del popolo ebraico e, naturalmente, nega anche tutto il resto, ossia gli altri olocausti verso soggetti marchiati...