Si smentiscono a vicenda a suon di precisazioni. “Dobbiamo convincere gli elettori a votarci”. “L’unico governo del presidente che concepisco è quello di Grasso”. “Un governo del presidente? Solo per fare la legge elettorale”.
“E’ escluso!”.
Non si può dire che la dialettica non manchi. E’ il sale della democrazia: il tanto agognato “pluralismo” che è, come concetto, caduto in disgrazia da un po’ di tempo a questa parte.
Però, un po’ di sintesi sugli obiettivi politici non guasterebbe. Anche perché si rischia di dire agli elettori che c’è una sinistra che sarà diversa dal PD quando invece è già pronta a tenere aperte le porte in caso di instabilità del quadro politico post elettorale.
Siccome noi, invece, siamo degli orrendi comunisti, dialetticamente insufficienti rispetto alla moderna sinistra fatta di tre partiti e due presidenti, abbiamo almeno su questo le idee chiare: nessun sostegno a nessun governo della altrettanto moderna borghesia. Sia di centrodestra, sia di centrosinistra, sia grillino.
#poterealpopolo
(m.s.)
foto tratta da Pixabay