«La visita di Salvini in Israele nel disprezzo del processo di pace»

Assopace Palestina, impegnata per una soluzione con giustizia della vicenda israelo – palestinese, esprime la convinzione che tale soluzione sia possibile solo con la fine dell’occupazione militare israeliana e...

Assopace Palestina, impegnata per una soluzione con giustizia della vicenda israelo – palestinese, esprime la convinzione che tale soluzione sia possibile solo con la fine dell’occupazione militare israeliana e la colonizzazione dei territori palestinesi in atto ormai da piu’ di 50 anni, in totale dispregio della legalità internazionale, delle innumerevoli deliberazioni delle Nazioni Unite e della posizione dell’Unione Europea; esprime pertanto il suo dissenso per le vergognose dichiarazioni del Ministro degli Interni Matteo Salvini fatte durante la sua recente visita in Israele.

Esse costituiscono una vergogna per l’Italia e per i popoli e le persone che credono nei principi espressi nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e che gli Stati firmatari come l’Italia sono doverosamente impegnati ad applicare. Il ministro Salvini con la tracotanza che lo contraddistingue si è arrogato il diritto di dichiarare, contro le regole internazionali, che Gerusalemme è la capitale di Israele, che Hezbollah, partito legittimamente al governo in Libano, è una forza terrorista. Queste dichiarazioni hanno tra l’altro messo in pericolo la nostra missione Unifil che ha un mandato di controllo rigorosamente super partes al confine fra Libano e Israele.

Il ministro ha anche promesso grandi sviluppi dei rapporti commerciali e militari con Israele, che egli considera un baluardo dell’Europa contro il terrorismo di matrice islamica, mentre noi auspichiamo e chiediamo che l’ Italia cessi ogni collaborazione militare con Israele che usa le armi per uccidere la popolazione palestinese.

La sua visita è stata anche fortemente criticata in diversi articoli del giornale Haaretz, che esprimono preoccupazione per le posizioni razziste nei confronti degli immigrati e dei rifugiati e per le frasi da lui usate che parafrasavano celebri detti mussoliniani. Davanti allo Yad Vashem il ministro Salvini ha trovato anche un gruppo di israeliani con il parlamentare Dov Khenin di Hadash che contestavano la sua presenza e l’uso strumentale da lui fatto di un luogo da onorare come lo Yad Vashem. Il Presidente israeliano Reuven Rivlin, adducendo motivi di tempo, si è spinto ancora oltre, non ricevendo il ministro italiano; sono note le posizioni critiche di Rivlin nei confronti delle alleanze del governo Netaniahu con la destra europea, che a noi ricordano l’alleanza in tempi passati tra Israele ed il Sud Africa dell’apartheid.

Assopace Palestina fa appello a tutte le forze democratiche, al Presidente della Repubblica, al Parlamento e in particolare al M5S, ricordando che il ministro Di Maio durante una visita nei territori occupati prima di siglare il contratto di governo con la Lega, dichiarò ai media che appena giunti al governo avrebbero riconosciuto lo Stato di Palestina.

Ci auguriamo che le posizioni espresse dal mìnistro Salvini vengano smentite dal Parlamento, dal governo italiano e dal Presidente della Repubblica, per riaffermare che l’Italia continua ad essere in linea con la posizione dell’Unione europea e dell’Onu per la fine dell’occupazione militare, il blocco dell’espansione coloniale, cosi come quello di Gaza e il ripristino della legalità violata da Israele.

LUISA MORGANTINI
presidente di Assopace Palestina

da il manifesto.it

foto tratta da Pixabay

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EsteriPalestina e Israele

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