parole

  • L’ultimo moderno ballo semantico tra significato e significante

    I danni che possono fare le parole sono tantissimi. Perché le parole sono un mezzo, uno strumento attraverso cui esprimiamo le nostre idee, ciò che pensiamo, che vogliamo, che rifuggiamo. E, siccome sono un mezzo, a seconda dell’utilizzo che se ne fa, possono essere un ottimo veicolo di condivisione...
  • “Street food” un cazzo! (scusate il francesismo)

    Va bene che i quotidiani on-line diano la notizia del ritrovamento di un termopolio nella Pompei romana, con persino frammenti di cibo di oltre duemila anni fa… Ma che poi, negli articoli interni, chiamino tutto ciò lo “street food” dell’epoca, ebbene spegne ogni poetico e incantevole riferimento ai particolari...
  • L’invasione degli inglesismi. In difesa della lingua italiana

    Scrivere per puro piacere, perché si ha talento e lo si mette anche a frutto, perché si svolge un servizio pubblico e si batte sui tasti per compilare file trafile di documenti, oppure perché lo si fa per mestiere. Così la lingua italiana, nel nostro caso, viene utilizzata a...
  • La violenta svolta parolaia di Donald Trump

    Non è vero che il linguaggio non crea guasti o che le parole semplicemente volano nell’aere e si lasciano trasportare dal vento di un oblio che le allontana progressivamente dalle menti. Le parole restano, soprattutto se rappresentano o vogliono pretendere di rappresentare, come su una tela, le raffigurazioni contraffatte...
  • Sgomberi (o delle politiche di cleaning)

    Ogni tanto nel linguaggio istituzionale e politico irrompe una parola che, nel bene e nel male, introduce un elemento di novità e di chiarezza su quanto accade, si agisce, si pensa. È stato il caso, per me, della «rottamazione» annunciata e disastrosamente praticata da Renzi. La scelta di quel...
  • Lingua morta (se va avanti così…)

    Tutti a gridare all'”invasione” per quanto concerne i migranti. Ma forse la vera invasione è linguistica: le parole inglesi che stanno soppiantando quelle italiane sono moltissime. Una amica l’altro giorno mi ha mandato una e-mail (posta elettronica, in italiano) chiedendomi quale era la deadline del lavoro che le chiedevo...
  • Parole semplici

    Parole semplici. Sono quelle che la sinistra deve recuperare per ritornare a connettersi con le persone semplici, quei milioni di proletari smarriti che non percepiscono il bisogno della sinistra stessa. Parole semplici come quelle di Francesco che ieri ha riunito con la sua presenza milioni di persone Milano, Monza...
  • Sindaca

    Su una cosa sono d’accordo con Giorgio Napolitano. Una sola: il termine “sindaca” è veramente brutto, cacofonico. Insomma, non si può sentire. Come “medica” o “avvocata”.  Va bene il vocabolario sessuato… ma per farci l’abitudine ci vorrà, almeno per me, molto, molto tempo. Dite che è grave? (Non l’abituarsi…...
  • La lingua buona

    Lunedì si aprono a Firenze gli “Stati generali della lingua italiana”. E’ una lingua in crisi, contaminata da molti idiomi e parole, soprattutto inglesi, che sono penetrate nella nostra lingua e la stanno trasformando. La purezza delle lingua non è purezza della razza. E’ purezza di cultura, per la...
  • L’importanza delle parole nella rinascita della sinistra

    Nel corso di più di due lustri abbiamo smarrito il senso delle parole: abbiamo, cioè, vissuto sostantivi e aggetti (questi ultimi soprattutto) come uno stanco rito di attribuzione a qualcuno o qualcosa di una etichetta assunta ormai nel tempo e ripetuta senza consapevolezza. Venendo meno una struttura della politica...