imperialismo

  • Genocidi paralleli: Stati Uniti ed Israele accomunati nella Storia

    Elias Rodriguez forse non se ne è reso conto, altrimenti non avrebbe ucciso due giovani membri dell’ambasciata israeliana a Washington all’esterno del Jewish Museum, ma ciò che ha fatto non aiuta Gaza, non aiuta i palestinesi, non serve alla causa della liberazione di un intero popolo oggi più che...
  • Dopo venti mesi di orrore

    Che cos’è cambiato per cui anche i ministri degli esteri dell’Unione europea – non tutti, naturalmente non il nostro Tajani – adesso pensano che Israele stia esagerando nella sua mattanza a Gaza, quando fino a qualche giorno fa si sarebbero affrettati a definire antisemita chi avesse formulato un pensiero...
  • Il futuro dei palestinesi? Sterminio o deportazione

    Dai “Carri di Gedeone” al piano per trasferire oltre un milione di palestinesi della Striscia di Gaza in Libia, il passo sembra sempre più breve. Molti si domandano cosa resti da distruggere nelle città gazawite: l’orizzonte corrisponde non più con la linea marcata dalla irregolare altitudine degli edifici; è...
  • C’erano un giornalista, un tupamaro e un palestinese…

    Se ne sono andati tutti e tre mentre il mondo precipita sempre più in una spirale di violenza, di odio, di sopraffazione, di ritenzione dei diritti umani, civili e sociali. Se ne sono andati dopo aver passato una intera esistenza al servizio della libertà, dell’indipendenza dei popoli, delle coscienze,...
  • L’urgenza della decrescita nell’iperdisastro capitalista

    L’invocazione della pace come presupposto concreto verso una progressiva dismissione degli armamenti su vasta scala è, senza ombra di dubbio, una preghiera tanto laica quanto religiosa che auspica una fine dei conflitti in corso in tante parti del mondo e che, quindi, mette al centro della questione la riduzione...
  • Netanyahu e la soluzione finale del problema palestinese

    Fra il 2007 e l’agosto del 2008 furono quasi una quarantina gli incontri riservati tra Olmert ed Abu Mazen per cercare di definire un piano definitivo di pace e, quindi, di spartizione del territorio palestinese tra Israele e ANP. Il tutto avrebbe dovuto rappresentare la premessa per una pace...
  • «Palestina libera!». Quel grido che deve diventare corale

    L’altra notte, poco al largo di Malta, probabilmente da un drone israeliano (vista la “sospetta” presenza di un Hercules di Tel Aviv nei cieli del Mediterraneo proprio in quei momenti…), è partito un attacco ad una nave della ONG “Freedom Flotilla“: 30 operatori umanitari a bordo, viveri e generi...
  • Modifiche al bilancio, l’idea von der Leyen per investire in armi

    I vertici europei si preparano a presenziare ai funerali di Francesco a Roma, il papa che «continuerà a guidarci tutti verso un mondo più giusto, pacifico e compassionevole», come lo ha definito la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Eppure le lodi all’uomo di pace che Francesco è...
  • Seppellite il mio cuore a Wounded Knee

    Noi europei abbiamo dato un nome a tutto ciò che sta nel nostro mondo e in quelli degli altri in cui ci siamo intromessi, conquistandoli, depredandoli e “occidentalizzandoli“. Abbiamo fondato al di là dell’Oceano Atlantico città pensate come dei cloni di quelle esistenti nel Vecchio continente ed abbiamo evangelizzato...
  • L’Occidente o dell’imperialismo che divora sé stesso

    Ci sono più indizi che fanno presagire l’entrata in crisi del modello occidentale: le guerre del contesto multipolare, il continuo sopravanzare della crisi ambientale e climatica e, ultimo, ma di certo primo tra i punti emergenziali del momento, la riaffermazione alla Casa Bianca del trumpismo che, rispetto alla prima...
  • Per la repubblica della pace e della giustizia sociale

    Ciò che ci può unire non è mai sufficiente. Perché, obiettivamente, ciò che ci divide non è di poco conto: si tratta dell’appoggio o meno alle politiche liberiste, ad una economia di guerra che non può avere sfumature, che non può essere temperata, edulcorata, attenuata da compromessi su un...
  • Calenda, l’Incompatibile con un vero fronte progressista

    Il participio futuro del verbo latino deleo, associato al verbo essere, per i romani antichi significava l’esigenza di distruggere. Ricordate Catone? «Carthago delenda est!». Quando si è persuasi del fatto che un accordo con i propri nemici è più deleterio della guerra, si incita alla guerra e si fa...
  • Helsinki, il disarmo e non il ReArm

    Cinquant’anni fa ad Helsinki, in piena guerra fredda e con l’Europa divisa dal muro di Berlino, praticamente tutti gli Stati europei, delle due parti della cortina di ferro, con la partecipazione di Usa e Urss e la Cina come invitata, diedero vita ad una straordinaria conferenza per la Pace,...
  • La sfida dei tre capitalismi nella contesa mondiale moderna

    Siamo già al terzo indizio che fa una prova. Lo sosteneva Agatha Christie: un indizio è un indizio, due sono una coincidenza, tre sono per l’appunto una certezza che il sospetto che si aveva è divenuto reale e che, quindi, si passa dall’ipotesi alla verifica pratica, oggettiva, concreta. L’Europa...
  • Armi e tecnologie, a chi conviene il genocidio

    Perché Israele non può fermare le guerre e noi non possiamo fermare il genocidio di Gaza? Perché è parte integrante del complesso militare industriale israelo-americano e anche del nostro, che mascheriamo. Dagli anni ’50 Tel Aviv ha ricevuto dagli Usa oltre 260 miliardi di dollari di aiuti militari. Soltanto...
  • I veri assassini di un’Europa soffocata tra gli imperialismi

    Il riarmo europeo non è solamente una mossa politica in chiave antirussa. Via via che si succedono le dichiarazioni e si producono gli atti concreti che porteranno alla rimodulazione bellica nel Vecchio continente, diviene sempre più evidente e chiaro che il presupposto è un passaggio di fase dall’Europa fondata...
  • La democrazia al confino: il carattere eversivo delle destre

    Dalla pochezza politica alla voluta ignoranza storica il passo è qualcosa di più di breve. Siamo nell’immediatezza: perché Giorgia Meloni il coup de theatre lo mette in scena con una incontestabile abilità. Ma, tant’è, il giochetto è facile da intuire e da svelare. Nel giorno in cui le Camere...
  • I profitti di pochi e i debiti di molti nelle guerre senza fine

    «Vorrei poter scrivere soltanto un verso: che la paura è finita», diceva in questi giorni la poeta di un centro giovanile. E invece sembra che, ogni giorno, ci vogliano sempre più impauriti e sempre più poveri. Mentre siamo appesi alla telefonata Trump-Putin sull’Ucraina, allo stallo dei negoziati sulla tregua...
  • Pace ed Europa, una dicotomia tristemente evidente

    La pace non fine a sé stessa? E a cos’altro dovrebbe servire? La pace si fa per la pace e non per fingere di smettere combattimenti che poi riprenderanno in altri modi, in altre maniere. La pace è pensabile soltanto se asseconda il pragmatismo delle politiche dei governi? Se...
  • Gara delle élite politiche a sostegno dello slancio bellico

    Nel dicembre 2022 Angela Merkel rilasciava un’intervista al “Die Zeit” in cui esplicitava con grande nettezza, senza alcun giro di parole nel cosiddetto “politichese“, che sulla mutazione dell’Ucraina da granaio europeo a una sorta di intercapedine bene armata tra territorio NATO e Russia l’Europa ci aveva riflettuto, pensato a...
  • Kiev dice sì al cessate il fuoco di 30 giorni. Ora la parola è a Putin

    La linea di Donald Trump è passata e l’Ucraina ha accettato di firmare un piano per un cessate il fuoco di 30 giorni completo e immediato. Non solo interruzione degli attacchi in aria e in mare, come aveva proposto Kiev alla vigilia dell’incontro con la delegazione Usa a Gedda,...
  • C’è del marcio in Occidente

    Che cosa ci può mai redimere da millenni di occidentalizzazione del mondo, dopo che le grandi civiltà del passato si sono sviluppate sui propri assi e le direttrici più che altro commerciali, distanziandosi eppure rimanendo così collegate fra loro? Perché dovremmo redimerci, si può chiedere chiunque: forse per il...
  • Rischio recessione negli Usa e bolla “tech”, mercati nervosi

    In attesa che Trump annunci nuovi dazi (quelli su acciaio e alluminio, che certo colpiranno l’industria siderurgica europea, entrano in vigore domani), cresce il nervosismo sui mercati finanziari per i rischi di recessione e inflazione negli Usa proprio a causa delle scelte protezionistiche della Casa Bianca (ieri tonfo di...
  • La postura bellica europea nel crescendo del multipolarismo

    Le parole precise sono queste: «È il momento della pace attraverso la forza». Ed anche queste: «è una tappa per arrivare alla difesa comune, questo mi auguro, vedo e spero. Sono anni che predico la difesa comune, è necessario andare in questa direzione. Quando la Russia attaccò l’Ucraina mi...
  • Triste, generale, indotto regresso culturale di massa

    La retrocessione culturale è un problema di primaria importanza perché oggi la diffusione dell’informazione o, se vogliamo, la propagazione delle notizie che dovrebbero essere supportate da cronache separate dalle opinioni è immediata e non necessita dei corrieri postali del Settecento che impiegavano dieci giorni da Parigi a Marsiglia per...
  • Il capitale nell’Antropocene

    Quanti di noi fanno quotidianamente uno o più gesti che vanno nella direzione della tutela dell’ambiente? Molti? Tantissimi? Bene. Si tratta di una forma di empatia anche piuttosto vistosa che, soprattutto negli ultimi vent’anni, ha preso campo ed è divenuta un soglia comportamentale da cui è difficile prescindere. Ci...
  • Caro Michele Serra, io non ci sarò alla tua manifestazione

    Una manifestazione per l’Europa? Mi sono sempre battuto per l’Europa. Per un’Europa di pace, di diritti, di democrazia. Ho creduto nell’Unione Europea come il più grande progetto di riconciliazione della storia contemporanea, nato dalle macerie della Seconda guerra mondiale per garantire che nessuna guerra fratricida insanguinasse mai più il...
  • Una piazza per l’Europa di oggi? Ma anche no

    Michele Serra sollecita tutte e tutti ad una grande partecipazione alla manifestazione per l’Europa che ha lanciato dalle pagine de “la Repubblica” il 27 febbraio scorso. Si rianima il dibattito politico e sociale attorno ad una concezione comunitaria della vita dei popoli del Vecchio continente fondata su una reciprocità...
  • La prepotenza imperiale che viene da lontano…

    Per troppi decenni siamo stati abituati a credere che le ragioni della politica internazionale degli Stati, delle potenze globali, si fondassero su una sorta di etica sovraordinante il mondo, su un principio di regolamentazione etica dell’esistenza dei popoli da parte della ovvia, oggettiva, incontestabile natura paterna dei governi. Ci...
  • Le condizioni economiche per l’Ucraina, è arrivato il conto

    All’orrido affarista che alberga nella mente di Donald Trump va riconosciuto un involontario chiarimento: sta sgombrando il campo dalle banalizzazioni geopolitiche che hanno dominato il dibattito sulla guerra. E sta chiarendo che la pace si decide sugli interessi capitalistici in ballo e non solo tracciando la linea di confine...
  • L’era della TTT: tracotante truculenza trumpiana

    Nell’immenso vomitatoio di scempiaggini che è anche la rete delle reti, lo spazio in espansione delle stupidità e delle falsità rappresentato dai miliardi di galassie di video da pseudo intelligenza artificiale e immagini sempre meno palesemente vere ma non per questo oggettivamente e immediatamente percepibili come false, gira da...
  • Un’Europa sottomessa e senza bussola

    Gli europei non si accorgono neppure più dove stanno andando, o forse fanno finta di non saperlo: sono un po’ sonnambuli e un po’ sottomessi al loro destino. Siamo all’agonia della politica estera comune europea, che per altro non è mai esistita, cullando nel settore difesa l’idea di una...
  • La Germania e il fallimento della socialdemocrazia di guerra

    Non uno, ma molti sono i dati salienti delle elezioni politiche tenutesi in Germania due giorni fa. Proviamo a circumnavigarli tutti, come se fossero davvero un arcipelago attorno a cui ruota il pelago della fragilità europea. Partiamo dall’affluenza: vista la crisi dell’economia di guerra, che si riversa sulle fasce...
  • La fine del mito occidentale sotto il tallone della prepotenza trumpiana

    Uno degli effetti della moderna fase multipolare della globalizzazione neoliberista è aver rotto la gabbia tanto del bipolarismo storico del vecchio ordine mondiale, quanto della pretesa unipolare statunitense che, repubblicani o democratici al potere in questi ultimi trent’anni, è stata la linea di strategia geopolitica della Repubblica stellata. Il...
  • Le correzioni imperialiste di Super Mario

    «Quando mi chiedete cosa sia meglio fare ora, io dico che non ne ho idea. Ma fate qualcosa!». Pochi fatti alla pubblica opinione appaiono più sconcertanti di una nuda manifestazione di impotenza del potere. Eppure questa è la prova che Mario Draghi ha dato al parlamento Ue. Il celebrato...
  • Dramma della solitudine: l’Europa tutta guerra e senza amici

    C’è stata, almeno fino alla fine della presidenza di Joe Biden, una vera e propria “guerra russo-americana” nel centro dell’Europa, sul terreno ucraino, a metà tra Est ed Ovest. La NATO ne è stata il braccio armato, il canale di transito di un riarmo a tutto spiano e l’estremo...