La «Confluenza della sinistra», una lista aperta

Europee, presentata alla camera. Un «terzo spazio» fra nazionalisti e rigoristi, al via le assemblee, per correre c’è una mail

C’è una sinistra – definita radicale per facilità di identificazione, ma l’aggettivo è abbondantemente contestato, e chi lo usa – per la quale il risultato della Basilicata ieri sembrava un buon segno, quasi un auspicio: quel 4,4 per cento acciuffato dal candidato Valerio Tramutoli che radunava tutta, o quasi, la sinistra non alleata con il Pd.

Ieri alla Camera un cartello di partiti e organizzazioni che al parlamento europeo fanno riferimento al Partito della sinistra europea nel gruppo del Gue-Ngl (le elenchiamo per dovere di completezza: Rifondazione Comunista, L’Altra Europa con Tsipras, Sinistra Italiana, Convergenza Socialista, Partito del Sud, Transform Italia) ha presentato la sua lista per il voto del 26 maggio. È una «confluenza», ci sarà, ma al momento è in stato di proposta aperta. I tempi sono stretti: – mancano due mesi al voto, ed entro il 17 aprile le liste dovranno essere chiuse.

La Sinistra europea mette a disposizione il simbolo, e così sarà possibile evitare la monumentale e spesso proibitiva raccolta di firme per partecipare alla competizione. Le organizzazioni firmatarie mettono invece la lista a disposizione.

Di chi? Intanto di altre forze organizzate, come Possibile e Diem, dalle quali a giorni si aspetta una risposta. Ma non solo. Lo spiega Eleonora Forenza, del Prc e europarlamentare di Altra Europa. «Vogliamo metterci a disposizione di un’alternativa per l’Europa di sinistra femminista e ecologista, dell’apertura di un terzo spazio. Sentiamo la responsabilità. Perché noi, in Italia e in Europa, corriamo duplice rischio» ovvero, spiega, da una parte la vittoria dei nazionalismi xenofobi e razzisti (contro i quali c’è un appuntamento nazionale a Verona il prossimo 30 marzo, contro il sedicente congresso delle famiglie, quelle misogine e omofobe). Dall’altra il continuismo dei socialisti europei che non a caso hanno candidato come presidente Hans Timmermans, che nella Commissione ha il ruolo di vicepresidente di Junker e ha partecipato con convinzione alle politiche di rigore di questi anni.

La «confluenza», figlia della precedente lista «Altra Europa con Tsipras», quella che nel 2014 prese un milione di voti e tre eletti, come la madre non sarà una lista ’ solo’ della sinistra. Ma stavolta vuole darsi gambe più esplicitamente sociali. L’appello, spiega Peppe De Cristoforo di Sinistra italiana, «è a una sinistra larga, è una chiamata alla partecipazione della sinistra sociale, a tutti quegli spazi di resistenza che hanno attraversato il territorio, associazioni, movimenti civici». Al via quindi, e in tempi serrati, le assemblee territoriali, annuncia Costanza Boccardi (Altra Europa) «che dovranno essere chiuse entro fine marzo per arrivare per un’assemblea generale nella prima settimana di aprile. Invitiamo gli interessati a presentare la propria candidatura con un sostegno di 50 firme, una scheda biografica e una motivazione» a micandido2019europee@gmail.com. Viene promessa trasparenza per la scelta, sempre delicata, dei candidati. E soprattutto delle candidate, presenti in gran numero nelle liste, è l’altra promessa.

DANIELA PREZIOSI

da il manifesto.it

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