La gru che cede, il volo da ventuno metri di altezza, lo schianto mortale. La dinamica è simile ad altre mille: due morti e un ferito grave nell’ennesimo capitolo della strage infinita sul lavoro, stavolta in un golf club a Noverasco di Opera (Milano) per una potatura di piante.

Sul cestello della gru, caduto dopo la rottura del braccio meccanico, si trovavano Angelo Giovanni Zanin, 51 anni, titolare dell’impresa Zanin Vivai, e Dario Beria, 69 anni – un’età da ultra pensione – che lavorava per un’azienda di noleggio gru del Pavese di cui risulterebbe titolare la moglie.

Un terzo lavoratore è in condizioni estremamente gravi con trauma cranico, toracico, la frattura delle gambe e di un braccio. Era un praticante nell’azienda florovivaistica: originario di Casteggio (Pavia), stava apprendendo le tecniche di potatura aerea.

I tre uomini stavano lavorando su una piattaforma mobile, di quelle sostenute da un braccio telescopico, presa a noleggio. Per cause ancora da accertare intorno alle 10 di ieri la parte sommitale della struttura si è schiantata al suolo staccandosi, pare di netto, dal braccio che la innalzava.

I pompieri hanno dovuto disincastrare il ferito dai resti della piattaforma. Le indagini si starebbero concentrando su una saldatura artigianale che si troverebbe proprio tra il braccio telescopico e la piattaforma: una riparazione «anomala», sottodimensionata o non eseguita a regola d’arte. In attesa degli esiti si propende per attribuire il crollo alla manutenzione.

La Procura di Milano indaga per omicidio colposo. Gli inquirenti acquisiranno i contratti di lavoro e d’appalto per verificarne la regolarità, oltre ai documenti relativi alla gru e alla sua manutenzione. Pare che Zanin e il giovane indossassero l’imbracatura di sicurezza e che il 69enne non l’avesse.

Alla tragedia lombarda si è poi aggiunta un’altra vittima nel pomeriggio, quando un operaio di 24 anni è morto a Teramo, precipitando da un’altezza di circa 10 metri in un cantiere per la ristrutturazione di una chiesa.

Nel frattempo è arrivato un segnale dal parlamento. Via libera unanime alla Camera alla istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati. I voti a favore sono stati 262, nessun voto contrario. Vedremo se servirà a fermare la strage.

RED.

da il manifesto.it

Foto di Mark Stebnicki