Ferragosto, da festa per il raccolto delle messi a festa estiva per raggiungere il mare e i monti dove divertirsi e dimenticare le ingiustizie per un giorno. E non accorgersi che la giustizia, almeno per Giulio Regeni, proprio a Ferragosto diventa ingiustizia, scomparendo sotto un tappeto di finta diplomazia di rimpallo tra Roma e Il Cairo.
Ferragosto caldo, torrido in un Egitto che non dice nulla di nuovo sull’assassinio del giovane ricercatore, continuando a perpetuare la tradizione delle insolute verità nei casi in cui gli Stati sono coinvolti in prima persona in tragedie umane singole, sfuggite loro di mano…
(m.s.)
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