città

  • Quel «bestiario selvatico» contro l’onnipotenza umana

    Dall’avvento della modernità, l’umanità vive una profonda contraddizione tra il suo essere tecnica e tecnologica e il suo essere naturale, un conflitto amplificatosi negli anni Settanta, quando i processi economici della modernità hanno iniziato, – soprattutto in Europa – a scricchiolare e oltretutto a generare nuove paure che si...
  • L’estetica urbana del pregiudizio

    Dovunque nel mondo, «rigenerare», come il nuovo lessico urbano impone di chiamare le trasformazioni di parti più o meno vaste di città, non è indipendente dalle logiche del mercato immobiliare che nel mattone vede mitigate la volatilità dei capitali finanziari. Dall’estetica di edifici moderni, efficienti ma soprattutto originali, ne...
  • Mappe per sognatori della città operaia

    Dimenticate il Museo Egizio, il Museo del Cinema, i palazzi barocchi, l’eleganza mitteleuropea di Piazza San Carlo, il Palazzo Reale sabauda Versailles. La Torino del lavoro perduto è quella delle periferie, agli esordi del secolo scorso assai più sperdute di adesso; paesi dentro la città, nati intorno alla fabbrica,...
  • L’individuo, il cosmopolitismo e l’utopia

    “Viviamo in un tempo senza epoca. C’è il nostro tempo, manca però l’epoca: quella contingenza capace di sollevarsi e rimanere per il futuro, fare futuro”. Così scrive Mario Tronti nel suo libro – intervista con Andrea Bianchi “Il popolo perduto – per una critica della sinistra “uscito in questi...