Un operaio è stato travolto da un camion mentre, da non precario, manifestava con i precari suoi colleghi per i diritti che non hanno.
Il sindacato cui apparteneva sostiene che il camion sia stato incitato a forzare il blocco e abbia dunque provocato volontariamente la morte del lavoratore.
I giornali diranno che era egiziano. Non diranno era un “lavoratore” e basta. Sottolineeranno, come stanno già facendo su Internet, la sua nazionalità. Come se fosse un’attenuante a finire sotto le ruote di un camion padronale.
La magistratura farà luce su questa morte inconcepibile.
La mia domanda è: può un lavoratore, che sciopera per i diritti di tutti, pacificamente ad un classico vecchio modello di picchettaggio, morire così?
No. Non può. Come non avrebbero mai dovuto morire nella storia del movimento operaio e proletario tutti i poveri che si sono battuti per i diritti collettivi.
La morte di Abd Elsalam Ahmed Eldanf può, almeno, rifar nascere un po’ di orgoglio di classe in chi oggi l’ha smarrito volutamente…
(m.s.)
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