Usa, i petrolieri al potere

Stati uniti. Le nomine di Donald Trump

Con le ultime nomine di giornata Donald Trump mette gli ultimi ritocchi a un progetto politico apocalittico, un governo-incubo che promette di far sembrare le amministrazioni Reagan e Bush modelli di ragionata moderazione. Nella fattispecie gli ultimi due annunci allineano con rara onestà gli interessi strategici degli Stati uniti con quelli dell’industria petrolifera.

 IL PRIMO dei due annunci di ieri riguarda la scelta di Rex Tillerson a Segretario di stato. Il potere decisionale sulla politica estera, dal 20 gennaio risiederà dunque nell’amministratore delegato della Exxon Corporation,  gigante fra le sette sorelle, ottava azienda mondiale e quinta per fatturato fra quelle quotate in borsa. Il curriculum della Exxon è macchiato da responsabilità per disastri ambientali come quello catastrofico della Exxon Valdez in Alaska nel 1989, abusi di diritti umani soprattutto nei paesi in via di sviluppo dove gestisce le operazioni di estrazione e il finanziamento di lobby negazioniste sul mutamento climatico.

LA NOMINA al dicastero chiave del governo Trump si inserisce nella dottrina dell’affarismo propugnata dal presidente in pectore per cui non vi è migliore garanzia di virtuoso governo che il successo negli affari. Di Tillerson Trump ha dichiarato che  «la tenacia, l’ampia esperienza e la profonda comprensione geopolitica ne fanno una scelta ideale per promuovere la stabilità regionale e la sicurezza nazionale degli Stati uniti».

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LUCA CELADA

da il manifesto.info

foto tratta da Pixabay

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