Vladimir Putin

  • L’Ucraina della ricostruzione: una terra di conquista per Est e Ovest

    Oltre all’obiettivo di prodursi in un sempre maggiore espansionismo verso est con la NATO, il cosiddetto “Occidente“, che non è solo più una nozione geografica ma più prettamente un punto geopolitico nella fase del multipolarismo globale, sta sfruttando tutti cambi di battaglia possibili per rimettere al centro la teorizzazione...
  • Trumpismo e muskismo, competizione interna e riflesso globale

    Osserva oculatamente David Harvey che, nel sistema capitalistico, il neoliberismo si è affermato come estrapolazione del peggio di un regime che intende mettere tutto sotto controllo, perché il principio primo dell’accumulazione risiede nello sfruttamento di ogni bene, di ogni cosa, di ogni individuo (animale umano o non umano che...
  • Sta arrivando la tempesta del “nuovo ordine mediorientale”…

    Le ovvietà possono essere accusate di preconcettualismo ma, visto che a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre, anche nel caso della guerra tra Israele e Iran si rivelano tutte, ma proprio tutte premesse di una triste realtà della contesa mondiale e, nello specifico del...
  • L’attivismo «europeista» di Meloni. Sperando nella de-escalation

    In attesa che il G7 apra ufficialmente i battenti Giorgia l’Italiana è instancabile. La giostra parte già domenica sera, nei bilaterali con Merz e Starmer, prosegue nella notte al bar, quando alla combriccola si aggiunge Macron. Si riparte lunedì cercando di mettere tutti insieme sull’argomento che si è imposto...
  • Ogni giorno ha la sua fake news, e la sua ingiustizia

    C’è sempre il giorno della fake news. L’Europa che porta la pace in Ucraina e persino Trump, il maggiordomo di Netanyahu, che vorrebbe riconoscere lo Stato di Palestina. La Nato e la Coalizione dei volenterosi continuano «a stare al fianco dell’Ucraina». Lo ha scritto su X il segretario generale...
  • Addio a Francesco, il papa che ha smosso le mura della Chiesa

    L’annuncio è arrivato ieri poco prima delle 10 da parte del cardinale camerlengo Farrell: «Alle ore 7.35 di questa mattina il vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della sua chiesa. Ci ha...
  • L’età sempre più selvaggia del “capitalismo dei disastri”

    Titoli azionari che tracollano, indici di borsa mai così instabili dal periodo pandemico e mercati che subbugliano senza soluzione di continuità da giorni e giorni. Un marasma finanziario che investe il mondo intero e che risponde al nome di “guerra commerciale“. Certo che sì: l’ha scatenata l’amministrazione Trump nel...
  • Helsinki, il disarmo e non il ReArm

    Cinquant’anni fa ad Helsinki, in piena guerra fredda e con l’Europa divisa dal muro di Berlino, praticamente tutti gli Stati europei, delle due parti della cortina di ferro, con la partecipazione di Usa e Urss e la Cina come invitata, diedero vita ad una straordinaria conferenza per la Pace,...
  • La sfida dei tre capitalismi nella contesa mondiale moderna

    Siamo già al terzo indizio che fa una prova. Lo sosteneva Agatha Christie: un indizio è un indizio, due sono una coincidenza, tre sono per l’appunto una certezza che il sospetto che si aveva è divenuto reale e che, quindi, si passa dall’ipotesi alla verifica pratica, oggettiva, concreta. L’Europa...
  • I profitti di pochi e i debiti di molti nelle guerre senza fine

    «Vorrei poter scrivere soltanto un verso: che la paura è finita», diceva in questi giorni la poeta di un centro giovanile. E invece sembra che, ogni giorno, ci vogliano sempre più impauriti e sempre più poveri. Mentre siamo appesi alla telefonata Trump-Putin sull’Ucraina, allo stallo dei negoziati sulla tregua...
  • «ReArm? Not in my name». Le due manifestazioni

    Dodici granate al posto delle dodici stelle sulla bandiera dell’unione europea, e la frase: «ReArm? Not in my name». Così la street artist Laika ieri ha tappezzato Roma con centinaia di poster, alla vigilia delle manifestazioni che oggi animeranno la capitale. «Dopo anni di politiche di austerity, che hanno...
  • Pace ed Europa, una dicotomia tristemente evidente

    La pace non fine a sé stessa? E a cos’altro dovrebbe servire? La pace si fa per la pace e non per fingere di smettere combattimenti che poi riprenderanno in altri modi, in altre maniere. La pace è pensabile soltanto se asseconda il pragmatismo delle politiche dei governi? Se...
  • Maggioranza divisa in tre. Il vero rischio è il bis in Italia

    Due posizioni diverse e molto distanti nella maggioranza italiana sul ReArm Europe, che mantiene il nome bellicoso perché la proposta FdI di ribattezzarlo Defend Eu è piaciuta solo al Pd. Un europarlamento con l’elmetto l’ha cestinata senza un dubbio. Fi e FdI votano il piano, la Lega lo boccia...
  • Gara delle élite politiche a sostegno dello slancio bellico

    Nel dicembre 2022 Angela Merkel rilasciava un’intervista al “Die Zeit” in cui esplicitava con grande nettezza, senza alcun giro di parole nel cosiddetto “politichese“, che sulla mutazione dell’Ucraina da granaio europeo a una sorta di intercapedine bene armata tra territorio NATO e Russia l’Europa ci aveva riflettuto, pensato a...
  • Kiev dice sì al cessate il fuoco di 30 giorni. Ora la parola è a Putin

    La linea di Donald Trump è passata e l’Ucraina ha accettato di firmare un piano per un cessate il fuoco di 30 giorni completo e immediato. Non solo interruzione degli attacchi in aria e in mare, come aveva proposto Kiev alla vigilia dell’incontro con la delegazione Usa a Gedda,...
  • La postura bellica europea nel crescendo del multipolarismo

    Le parole precise sono queste: «È il momento della pace attraverso la forza». Ed anche queste: «è una tappa per arrivare alla difesa comune, questo mi auguro, vedo e spero. Sono anni che predico la difesa comune, è necessario andare in questa direzione. Quando la Russia attaccò l’Ucraina mi...
  • L’Europa contro Donald Trump? Ma nemmeno per idea

    Il primo discorso sullo stato dell’Unione davanti al Congresso a stelle e strisce lo si potrebbe anche superficialmente definire, come molte altre sortite trumpiane, al pari di uno spettacolo cabarettistico di bassissima lega ma, purtroppo, questo atteggiamento soddisferebbe solamente la nostra (in)conscia voglia di tranquillizzazione rispetto ad un pericolo...
  • Caro Michele Serra, io non ci sarò alla tua manifestazione

    Una manifestazione per l’Europa? Mi sono sempre battuto per l’Europa. Per un’Europa di pace, di diritti, di democrazia. Ho creduto nell’Unione Europea come il più grande progetto di riconciliazione della storia contemporanea, nato dalle macerie della Seconda guerra mondiale per garantire che nessuna guerra fratricida insanguinasse mai più il...
  • Von der Leyen ha un piano. Di riarmo

    L’Europa lasciata da sola non vuole dire addio agli Usa. O forse non può, dato lo sforzo organizzativo e finanziario che le sarebbe richiesto per sostituirsi all’ex alleato atlantico, che flirta apertamente con Putin e medita di interrompere gli aiuti verso Kiev. L’Europa allargata oltre i confini Ue, come...
  • Una piazza per l’Europa di oggi? Ma anche no

    Michele Serra sollecita tutte e tutti ad una grande partecipazione alla manifestazione per l’Europa che ha lanciato dalle pagine de “la Repubblica” il 27 febbraio scorso. Si rianima il dibattito politico e sociale attorno ad una concezione comunitaria della vita dei popoli del Vecchio continente fondata su una reciprocità...
  • La prepotenza imperiale che viene da lontano…

    Per troppi decenni siamo stati abituati a credere che le ragioni della politica internazionale degli Stati, delle potenze globali, si fondassero su una sorta di etica sovraordinante il mondo, su un principio di regolamentazione etica dell’esistenza dei popoli da parte della ovvia, oggettiva, incontestabile natura paterna dei governi. Ci...
  • Le condizioni economiche per l’Ucraina, è arrivato il conto

    All’orrido affarista che alberga nella mente di Donald Trump va riconosciuto un involontario chiarimento: sta sgombrando il campo dalle banalizzazioni geopolitiche che hanno dominato il dibattito sulla guerra. E sta chiarendo che la pace si decide sugli interessi capitalistici in ballo e non solo tracciando la linea di confine...
  • L’era della TTT: tracotante truculenza trumpiana

    Nell’immenso vomitatoio di scempiaggini che è anche la rete delle reti, lo spazio in espansione delle stupidità e delle falsità rappresentato dai miliardi di galassie di video da pseudo intelligenza artificiale e immagini sempre meno palesemente vere ma non per questo oggettivamente e immediatamente percepibili come false, gira da...
  • Un’Europa sottomessa e senza bussola

    Gli europei non si accorgono neppure più dove stanno andando, o forse fanno finta di non saperlo: sono un po’ sonnambuli e un po’ sottomessi al loro destino. Siamo all’agonia della politica estera comune europea, che per altro non è mai esistita, cullando nel settore difesa l’idea di una...
  • La fine del mito occidentale sotto il tallone della prepotenza trumpiana

    Uno degli effetti della moderna fase multipolare della globalizzazione neoliberista è aver rotto la gabbia tanto del bipolarismo storico del vecchio ordine mondiale, quanto della pretesa unipolare statunitense che, repubblicani o democratici al potere in questi ultimi trent’anni, è stata la linea di strategia geopolitica della Repubblica stellata. Il...
  • Dramma della solitudine: l’Europa tutta guerra e senza amici

    C’è stata, almeno fino alla fine della presidenza di Joe Biden, una vera e propria “guerra russo-americana” nel centro dell’Europa, sul terreno ucraino, a metà tra Est ed Ovest. La NATO ne è stata il braccio armato, il canale di transito di un riarmo a tutto spiano e l’estremo...
  • Il lungo silenzio della premier che resta in mezzo al guado

    Stare nel mezzo può voler dire fare da ponte, ruolo eminente che garantisce una invidiabile rendita di posizione. Può anche significare ritrovarsi nei panni del tordo preso in un fuoco incrociato ed è condizione meno gradevole. Giorgia Meloni è partita convinta di poter recitare la parte del grande mediatore...
  • Difficile divorzio tra le due sponde dell’Atlantico

    A Monaco gli americani le hanno sparate grosse. Vance, il vice di Trump, si è spinto ad affermare che in Europa la libertà «è in ritirata» e che «i valori tra le due sponde dell’Atlantico non sono più condivisi». Cosa per altro riconosciuta con amarezza dal presidente tedesco Steinmeier:...
  • Il paragone di Mattarella: quando l’attualità inciampa nella Storia

    Sono consapevole che mi attirerò le accuse di “filoputinismo” dei soliti draconiani benpensanti di turno, ma vorrei comunque esprimere quello che sto per scrivere con un pizzico di presunzione: ossia presumendo che si possa ancora dire la propria senza dover per questo rientrare in un incasellamento precostituito e assolutizzante....
  • Il trucco c’era e si vede: fine della retorica bellicista europea

    Nel corso dei tre anni di guerra in Ucraina, l’Unione Europea ha speso all’incirca il doppio degli Stati Uniti d’America, guidati da Joe Biden, per rifornire Kiev di armamenti leggeri e pesanti. La rincorsa alla linea del rigore e della rigidità assoluta, dell’indefesso patto con la NATO nella difesa...
  • Il vero piano di pace di Trump: l’assalto imperiale all’Asia

    Ad un mese dal suo reinsediamento alla Casa Bianca, Donald Trump rende sempre più chiaro il soggetto composito del quadro di geopolitica internazionale della nuova amministrazione sotto il segno dell’acronimo MAGA. Fare nuovamente grande l’America a stelle e strisce vuol dire, in questo frangente, ridurre al minimo le contraddizioni...
  • Un disegno neoimperialista di lungo corso e non una barzelletta

    È comprensibile. Le dichiarazioni di Donald Trump sul nuovo nome da dare al Golfo del Messico (che dovrebbe diventare “Golfo d’America“), sull’occupazione manu militari della Groenladia, sull’occupazione di Panama per la totale, piena gestione del suo canale e, infine, sul Canada come possibile cinquantunesimo Stato degli USA, possono lì...
  • L’Europa alla seconda guerra dell’energia

    L’Europa è entrata nella seconda guerra del gas con la Russia. All’alba di ieri nella pianura gelata di Sudzha, al confine fra l’Ucraina e l’oblast russo di Kursk, la Gazprom russa ha chiuso le forniture attraverso l’Ucraina. La prima guerra del gas si è consumata nel 2022. Nei mesi...
  • Guerra congelata e fine della guerra: le tattiche variabili

    Giorni fa l’esercito israeliano ha bombardato nuovamente Gaza. Ad essere colpito è stato l’ospedale di Kamal Adwan nella città di  Beit Lahiya, a nord di Jabalaya, presso il confine con Israele. Immediatamente dopo la notizia di questo attacco, che ha provocato oltre cinquanta morti, è arrivata la notizia di...
  • La rassegnazione di Zelens’kyj e la furia bellica della NATO

    La guerra per l’Ucraina è, a meno di clamorosi capovolgimenti delle forze in campo, sostanzialmente perduta. Lo è almeno quella per la cacciata dei russi dai territori occupati. Lo è quella per tentare quanto meno di riprendersi il Donbass e la Crimea. Lo è quella  della tentata destabilizzazione dell’economia...
  • Jihadisti cattivi e jihadisti buoni: l’Occidente scruta la Siria

    Hay’at Tahrir al-Sham era, fino a pochi giorni fa, soprattutto nelle cronache mediorientali dei nostri giornali, delle televisioni e persino dei siti più specializzati in crisi regionali, un nome se non sconosciuto, quanto meno trascurato nella galassia di sigle che pullulano la storia recente dei paesi che affacciano dal...