Isis

  • Siete pronti per un autunno di pregiudizi e di paura?

    Un sito Internet vicino a Daesh avrebbe indicato nell’Italia il prossimo obiettivo terroristico. Diciamo che non vi sarebbe molto da meravigliarsene, visto che fino ad ora il nostro Paese è stato risparmiato dalla furia dei kamikaze, dai tagliagole che per strada si manifestano altrettanto all’improvviso, come è accaduto ad...
  • Come possiamo difenderci???

    C’è la domanda che arriva puntuale ad ogni attentato terroristico: “Come possiamo difenderci?”. Ovvero, come si può prevenire l’azione inconsulta di un kamikaze, di un uomo o di una donna che possono mettere in pratica un atto che sparge morte a piene mani senza sapere quando, dove, come. Sul...
  • Il terrorismo non è figlio unico

    La costruzione di un alternativa al terrorismo è, necessariamente, costruzione anche di una alternativa di società. Non si può pensare di fare una battaglia sociale e politica contro una idea di terrore scatenato con attacchi kamikaze e guerre pseudo-religiose senza mettere in campo un progetto nettamente contrapposto a ciò...
  • Il turno di Barcellona, l’orrore arriva ancora con un furgone

    Il terrorismo è tornato a colpire la Spagna, a 12 anni dall’attentato su treni della stazione Atocha di Madrid dell’11 marzo del 2004. Verso le cinque del pomeriggio di ieri, un furgone bianco ha investito ad alta velocità i passanti della centralissima Rambla de Catalunya di Barcellona, uccidendo almeno...
  • L’omaggio più bello

    Piangere è umano, necessario, naturale, ovvio. Provare a capire è politicamente necessario: accorgersi della simbiosi del potere democratico con quello a-democratico, della interazione tra legalità (apparente) e illegalità definita tale in quanto in contrasto con la prima, rendersi conto che non esiste una soluzione di continuità in tutto ciò,...
  • Il terrorista è solo il terrorista?

    La domanda è sempre uguale a sé stessa: cosa spinge un giovane appena ventenne a prendere un furgone e a compiere un atto criminale, terroristico, a fare una strage nel pieno centro di una città? La soluzione da dare a questa domanda sarebbe una chiave che potrebbe aprirci ad...
  • Mosul è a fine dell’utopia territoriale ma non dell’«idea»

    La notizia della distruzione della moschea al-Nuri di Mosul è stata accompagnata dalle celebrazioni per l’imminente sconfitta dello Stato islamico. Per molti, quella moschea scelta da al-Baghdadi come palcoscenico per l’investitura a Califfo dell’umma islamica incarnava l’utopia del progetto statuale dell’Is. Distrutte le sue mura, crollato il minareto di...
  • L’abbandono alla o della rassegnazione

    Attacchi e attacchi: da Parigi a Londra e viceversa. Giorno dopo giorno. L’odio nasce dalla paura e la paura nasce dalla mancata conoscenza di complessi fenomeni umani che si intrecciano ogni giorno intrisi di interessi economici, politici e con finalità anche religiose come specchietto per le allodole di altri...
  • L’Isis attacca Teheran. Assalto al parlamento e al simbolo Khomeini

    «Credete che ce ne andremo? Pensate che siamo finiti? Non è così. Rimarremo per sempre, se Dio vorrà». Così gridavano gli uomini dell’Isis che ieri hanno assaltato il Majlis, l’Assemblea parlamentare iraniana, nel video diffuso da Amaq, l’agenzia d’informazione del Califfato. Ventiquattro secondi di immagini girate da uno degli...
  • La linea del panico da Londra a Torino (e viceversa)

    Torino e Londra. Non c’è apparentemente nessun legame tra i due terribili fatti che sono avvenuti: nella vecchia capitale del Regno d’Italia una vera e propria visibile ondata di panico ha investito migliaia di persone che stavano assistendo ad una partita di calcio su un grande schermo in piazza...
  • Accanto al popolo afghano

    Una mail giunta stamattina, in risposta ad una richiesta di notizie da Kabul:«Thanks dear Stefano, yesterday was very a hard day for the Kabul people, i was just passed from the road, I see all the broken glasses and wounded people,I was very near to the area which explosion...
  • Camion-bomba fa strage a Kabul, almeno 90 morti

    La guerra infinita afghana continua a mietere vittime con atrocità sempre maggiori. Ieri mattina una cisterna per l’acqua caricata di esplosivo è saltata in aria a Kabul nell’ora di punta, le 8 e trenta, uccidendo almeno novanta persone e ferendone circa 400, molte delle quali medicate all’ospedale di Emergency,...
  • Cuori di ghiaccio, profitti caldi

    Non è difficile istillare l’odio nelle giovani menti di ragazzi che uccidono per mafia, per indottrinamento terroristico ispirato a princìpi religiosi o pseudo tali. E non sono le menti dei ragazzi ad essere le sole colpevoli: non sono solo loro ad essere deboli. Lo diventano così estremamente, così visceralmente...
  • Manchester, Europa. Colpiscono qui e fanno leva sulla guerra

    C’è qualcosa di nazista nelle tattiche terroristiche promosse dall’Isis. Colpire la folla dei concerti, composta da adolescenti e da ragazzini o bambini, a Parigi o Manchester, per fare più vittime possibile, significa mirare alla popolazione civile, perché se ne stia a casa e non faccia uscire i figli. Allo...
  • La lotta mondiale per il potere si gioca sulla pelle dei bimbi di Manchester

    Un altro kamikaze già noto alle forze dell’ordine del paese in cui è avvenuto l’attentato. Sembra un macabro rituale quello che si assiste dagli schermi televisivi: una esplosione violenta, morti a decine, feriti a centinaia e la postuma rivendicazione del Daesh e per epilogo la dichiarazione del capo della...
  • 58 morti di gas in Siria: il mondo riscopre la guerra

    La cittadina di Khan Sheikhoun è riuscita dove gli attacchi qaedisti a Damasco delle ultime settimane avevano fallito: riaccendere l’attenzione internazionale sulla Siria, spenta a dicembre dopo lo sdegno globale per la brutale battaglia di Aleppo. Eppure la guerra siriana non è mai finita. Ieri a ricordarlo sono stati...
  • Il terrore e la rimozione della guerra

    «Siria, 500 marine e milizie curde schierate verso Raqqa, raid aereo Usa fa strage di sfollati», così titolavamo una nostra pagina ieri. Ecco il punto. Se si rimuove e cancella la guerra in corso, gli strumenti di analisi per comprendere gli attentati jihadisti come quello sanguinoso di Londra, è...
  • Il terrore, funzione evidente delle politiche imperialiste

    Nel corso dell’ultimo anno di guerra, il cosiddetto califfato, il Daesh, ha perso il 90% del territorio che aveva conquistato nei due anni scorsi. La stessa sedicente capitale Raqqa, nel centro desertico della Siria dalle antiche rovine romane in parte distrutte dagli atti criminali dei miliziani dell’Isis, è sotto...
  • La strategia di Trump: pax repubblicana e guerra altrove

    I toni sono quelli da ritorno della guerra fredda: scambi di accuse, presunti fraintendimenti, politiche di spionaggio che, di questi tempi, oltrepassano i classici microfilm delle pellicole di 007: si sconfina ben oltre, nella rete, in quel mondo di pirateria informatica che sembra nessuno riesca preventivamente a controllare. Snowden...
  • Baghdad avanza. Ma a Mosul lo scontro è tra Turchia e Iran

    Con la conferenza di Ginevra sulla Siria alle porte e la controffensiva su Mosul ovest appena ripartita, Iran e Turchia sono di nuovo ai ferri corti. Impegnati nella tregua siriana e presenti sul campo iracheno, sono stati costretti dagli attuali equilibri a sedersi allo stesso tavolo. Ma senza amore....
  • Russia e Turchia a braccetto in Siria

    Turchia e Russia cementano con bombardamenti aerei congiunti la loro alleanza in Siria, considerata innaturale appena qualche mese fa. Ieri le forze aeree russe e turche hanno effettuato assieme 36 raid contro l’Isis ad el Bab, nella provincia di Aleppo. Ad annunciarlo è stato un portavoce dello Stato maggiore...
  • Grillo utilizza il caso Amri per colpire tutti gli stranieri

    Se si dice di non essere né di destra né di sinistra (il che spesso nasconde l’essere di destra), è necessario solleticare lo stomaco di entrambe le anime, a momenti alterni. Non è un caso, perciò, che il commento di Beppe Grillo alla notizia dell’uccisione di Anis Amri, autore dell’attentato di...
  • La firma dell’Isis sulla strage. Cresce la paura, killer in fuga

    La «notte del terrore» di Berlino dopo la strage al mercatino di Natale, il blitz delle teste di cuoio nel centro-profughi della città e l’arresto dell’uomo sbagliato. Sono le «ore della paura» della cancelliera Angela Merkel che – vestita a lutto – tiene il punto invitando i tedeschi a...
  • Berlino, Ankara: gli attentati all’Europa dei popoli

    Un altro tir si lancia a folle corsa su una folla: stavolta a Berlino, durante un mercatino natalizio. Fa dodici morti e decine di feriti. A qualche migliaio di chilometri di distanza, un poliziotto ventidueenne turco, agita una pistola in una galleria d’arte dove è presente l’ambasciatore russo ad...
  • In nome di Aleppo

    Un tempo era una città fiorente, una antica città araba. Un centro di cultura, di commerci, di vita. Oggi è vuota, con le mura tutte forate da cannonate, pallottole. L’odore della morte è ovunque, anche dove non c’è odore che si possa distinguere: dove il fumo delle granate esplose...
  • Le sanzioni economiche occidentali uccidono i siriani

    Le sanzioni economiche dell’UE e degli USA stanno causando enormi sofferenze tra i comuni cittadini siriani ed impediscono la consegna degli aiuti umanitari, come trapelato da un rapporto interno delle Nazioni Unite. L’embargo avrebbe dovuto colpire il presidente Bashar al-Assad, contribuendo alla sua rimozione dal potere. Invece sta rendendo...
  • Dormi, bambino, tra le macerie della guerra

    Ve ne siete accorti, finalmente, dei milioni di bambini che muoiono sotto le bombe occidentali, per mano della follia del califfato nero, tra le macerie di Aleppo, di Raqqa e di tanto deserto che sta tra le coscienze occidentali e il lontano Medio Oriente. Ve ne siete accorti e,...
  • Obama, coerente col passato, deludente nel futuro

    “Non è incominciare a svolgere l’accusa, ma concludere il mio dire, o giudici, che mi pare impossibile.”. Così Lisia si rivolge alla magistratura ateniese dell’epoca per iniziare la sua arringa contro Eratostene, uno dei celebri Trenta Tiranni. E così possiamo noi iniziare delle brevi note per descrivere non proprio...
  • 24 settembre, Rifondazione in piazza per il Kurdistan

    Il Partito della Rifondazione Comunista , nell’aggravarsi generalizzato della situazione politica e militare in Turchia e nelle zone di combattimento in Siria conferma il proprio incondizionato appoggio alla causa del popolo del Kurdistan e di tutti coloro che si stanno battendo per un modello politico e sociale antiliberista, contrario ad...
  • Il lascito dell’Isis, 72 fosse comuni, 15mila cadaveri

    Il corridoio di terre tra il Tigri e l’Eufrate, il cuore della Mezzaluna Fertile, oggi è ridotto ad un cimitero. La macabra scoperta di ieri aggiunge morte alla morte: 72 fosse comuni, lascito dell’occupazione dello Stato Islamico, sono state individuate tra Siria e Iraq. Sarebbero 15mila i cadaveri, secondo...
  • L’ostilità dello Stato turco contro i curdi

    L’obiettivo dello Stato turco nell’occupare la Siria non è diretto verso Daesh, la sua intenzione è annichilire i successi dei curdi e degli altri popoli e destabilizzare ancora di più la Siria. Lo Stato turco con la scusa della “lotta contro Daesh” sta per iniziare un nuovo processo di...
  • Il “compagno” Assad bombarda i kurdi in Rojava. Erdogan ringrazia

    Nella città della Siria settentrionale Hesekê continuano gli scontri armati tra le forze dell’amministrazione del Rojava da un lato e gruppi paramilitari e l’esercito del regime di Assad dall’altro. E’ probabilmente uno dei frutti avvelenati dell’abbraccio tra Putin (ex capo delle barbe finte dell’Urss, oligarca spietato omofobo e assolutista,...
  • Con la riforma di Renzi, chi decide se l’Italia va alla guerra?

    Gli Stati uniti hanno deciso un intervento aereo come minimo di un mese, limite posto più per essere prolungato che rispettato. Un’azione così prolungata richiede l’utilizzo delle basi di Aviano e di Sigonella. Ma il coinvolgimento italiano, da chi e come è stato deciso e quali passi ancora sono...
  • Se la guerra la decide il governo

    Se guardiamo alla sostanza delle cose e non solo alle parole, l’Italia si è infilata dritta come un fuso in una nuova avventura bellica. In Libia per giunta. Il passato ritorna. Gli Stati uniti hanno programmato un intervento aereo la cui durata sarà come minimo di un mese. Ma...
  • Le lacrime di un giornalista

    L’umanità di un giornalista che, in diretta, piange per la sorte dei bambini siriani non trasforma i suoi colleghi che non versano lacrime in freddi e cinici cronisti. Però, a volte, rompere il muro dell’apparenza e mostrare dei sentimenti dentro al video, davanti ad una telecamera, rompendo il rigido...
  • Ai droni! Ai caccia! Alle bombe!

    Un generale e un giornalista. Cosa hanno in comune? L’analisi politica e strategica sulla preannunciata operazione di bombardamento delle zone libiche in mano agli uomini del califfato nero di Al Baghdadi: entrambi concordano sul fatto che le operazioni aeree non sono sufficienti per cancellare dalla Libia la minaccia di...