democrazia

  • La Repubblica civile, sociale ed eguale che dobbiamo ancora sognare

    Ci sono gesti che partono dal simbolico come primo effetto, come proposito e che, invece, riescono ad ottenere ben più di quello che si erano prefissi. Possono riguardare aspetti minimi della vita comune, a volte pure della nostra singola esistenza. Altre volte invece possono coinvolgere in questo simbolismo espressivo...
  • Congratulazioni a Erdogan e ai “nostri” amici dittatori

    In un conciso libretto dal titolo “Il malessere turco” (edizioni il Canneto), il saggista Cengiz Aktar fa notare che l’ascesa dell’autocrazia e delle derive ultranazionaliste e fasciste in questo Paese non è avvenuta come accadde in Europa come conseguenza di crisi sconvolgenti ma in uno stato storico membro della...
  • Quel giorno a piazza della Loggia partì l’attacco al sindacato

    Una manifestazione antifascista e democratica e noi, giovani operai che, dopo settimane di provocazioni, attacchi e azioni squadriste, lasciammo la fabbrica, diretti verso Brescia. La mattina del 28 maggio 1974 per me iniziò così. L’arrivo in una piazza stravolta, l’odore acre della carne bruciata, la vista dei corpi straziati,...
  • Una risposta di massa al governo dei postfascisti e dei ricchi

    Persino la magistratura contabile dello Stato rimbrotta l’esecutivo: starebbe facendo (anzi, sta facendo…) tutto il possibile per evitare controlli sull’applicazione del PNRR mentre racconta la favoletta di un utilizzo dello stesso a fini sociali, in difesa degli interessi comuni e, quindi, prospetta una nuova stagione di riforme strutturali che...
  • La lezione di Barbiana e l’Italia meloniana

    Don Lorenzo Milani, di cui ricorre oggi il centenario della nascita, ha avuto nel corso della sua esperienza di uomo e di prete, quindi laica e pastorale al tempo stesso, un concetto molto alto della preservazione delle istituzioni democratiche. Lo ha iniziato ad avere, e lo ha mantenuto ed...
  • Cervelli in fuga, la Rai non è più la prima scelta

    Lucia Annunziata lascia la Rai, dove negli ultimi anni ha diretto la trasmissione Mezz’ora in più, con la capacità di offrire notizie di prima mano grazie a ospiti non ripetitivi, e osservando la par condicio. Il tutto con un ragguardevole 10% di share. Si tratta del secondo abbandono del...
  • Rafforzare un parlamento indebolito la prima grande riforma

    Nel nostro paese non abbiamo un problema di debolezza dei governi, ma di perdita di ruolo del parlamento. Non v’è dubbio che gli esecutivi “durano” poco, ciò non vuol dire però che essi siano “deboli”. A ben vedere, in questi ultimi trent’anni, si è assistito ad un accentuato rafforzamento...
  • Atei o credenti?

    Non di solo pane vive l’uomo, non di sola religione il religioso, non di solo agnosticismo l’agnostico e così via… Nessuno è mai soltanto quello che crede di essere attraverso una piena consapevolezza di sé stesso o di quello che maggiormente lo fa sentire realizzato nel corso della giornata...
  • La lunga e difficile evoluzione democratica della Turchia

    La geografia politica del voto parlamentare e presidenziale turco riferisce un quadro abbastanza chiaro di quello che è oggi la situazione sociale di un paese che per lungo tempo ha convissuto con una idea di sé stesso diversa da un plurisecolare dominio imperiale e una modernità attuale in cui...
  • Quattro aggettivi non negoziabili per la Repubblica italiana

    E’ probabile che la Storia un giorno dica che s’era visto anche di peggio e che, forse, le “consultazioni” di Meloni con le opposizioni riguardo la riforma (semi)presidenzialista che le destre caldeggiano nella loro settantennale storia, dal MSI al centrodestra berlusconiano, passando per quello salviniano e approdando ora all’era...
  • Il crepuscolo azzurro nella fortezza del liberismo italiano

    Ci si chiedeva un tempo, in musica, cosa sarebbe restato degli anni ’80. Per chi li ha vissuti da ragazzo, quelli sono stati anni fantastici, in cui l’immaginazione era aperta sul mondo, attraverso le canzoni, nuovi libri, grandi novità che imperversavano dall’America e… la televisione. Ecco, sarebbe stato meglio...
  • Un tavolo di confronto permanente per tornare all’«utopia concreta»

    Quel che noi chiediamo alle forze politiche è di uscire dalla retorica della costituzione, per prenderla sul serio, prendere sul serio la portata normativa del nostro patto sociale. Non è, infatti, tollerabile dividere l’Italia in nome di una isolata disposizione costituzionale, letta fuori contesto, (l’art. 116, III co) dimenticando...
  • Archiviare Erdogan restando a (centro) destra

    Il 14 maggio in Turchia si svolgeranno le elezioni presidenziali e politiche. Originariamente si sarebbero dovute svolgere nel mese di giugno ma secondo il governo le partenze per le vacanze avrebbero disincentivato il voto. Eppure oggi, dopo i terremoti di febbraio, le difficoltà per esercitare il diritto al voto...
  • Mattarella, la Costituzione è nata dall’antifascismo

    Se la seconda carica dello stato, il tragico La Russa, ci aveva lasciato con le teorie sulla Costituzione che sarebbe «non antifascista», la prima carica, il presidente della Repubblica, comincia il suo discorso per la festa della Liberazione con la più celebre e potente citazione sulle origini della nostra...
  • Pagliarulo: «Ancora troppe ambiguità in Fratelli d’Italia»

    Il tempo presente, si sa, è un costante e faticoso esercizio di memoria. Perché la memoria è vita e i tempi cambiano così in fretta che il rischio di perdere pezzi di storia è concreto, concretissimo. Gianfranco Pagliarulo, presidente dell’Anpi, nel suo Antifascisti adesso (Mimesis, 122 pp, 12 euro)...
  • La coerenza dei postfascisti: una fiammata di insincerità

    Che cos’è la meschinità delle parole? E’ prima di tutto un doppiofondo immorale, una consapevole e ricercata volontà di scombinare le carte, di arruffare i pensieri, di creare quella confusione utile a sparigliare le opinioni, ad insinuare il dubbio più improbabile ed impossibile che si possa immaginare soprattutto in...
  • Sempre più poveri, precari, con salari al palo e sussidi cancellati

    Impietoso ma non inatteso. Il rapporto dell’ISTAT sullo stato dell’economia italiana, dei rapporti sociali e di lavoro, della mancanza dello stesso e sulla “percezione” che della povertà si ha in larghe fasce della popolazione, è una vera e propria fotografia di un Paese tutt’altro che moderno e di progresso....
  • 25 aprile 2023, il razzismo di governo

    “Violenze e sopraffazioni di minoranze etniche. Fanatismi. Nazionalismi galoppanti. Clamorose retromarce persino rispetto ad assodate verità scientifiche, oscurantismo e bigottismo. Rifiuto della storia”. C’è tutto questo dietro a frasi come quella della definizione di “Italiani” dei Martiri delle Fosse Ardeatine e nell’idea della “Sostituzione etnica” davvero degna dei Suprematisti...
  • Un governo inadeguato, degradante e senza classe dirigente

    Il governo e la sua maggioranza parlamentare si scrutano, si impalmano su proposte di legge, su decretazioni di urgenza che finiscono per avere i connotati di pastrocchi gettati in pasto alle contraddizioni interne alle destre e al fuoco di fila delle opposizioni e, alla fine del grande circo di...
  • Se anche il Quirinale sceglie la “linea Stoltenberg”…

    L’altissimo ruolo del Presidente della Repubblica implica quella famosa “terzietà” che è propria della garanzia istituzionale, dell’intercapedine che si mette tra i conflitti probabilissimi tra i poteri dello Stato. A tutela degli stessi, a tutela, semmai ancora di più, dei cittadini tutti dagli scontri che, derivandone, si possono riversare...
  • Il potere della politica di governo e la tentazione dello “stato etico”

    Quando al governo di un paese vanno forze politiche radicalmente risolute nel capovolgere l’impianto costituzionale che riguarda tanto le fondamenta dei diritti sociali quanto quelle dei diritti civili e, quindi, stravolgere al contempo anche l’organizzazione istituzionale dello Stato, il primo cambiamento in negativo che si evidenzia è una sorta...
  • Il governo che tira diritto ed evita le conferenze stampa

    Se la politica economica del governo è a metà tra il mantenimento della linea Draghi e un recupero di credibilità presso l’Europa entro un margine di nazionalismo che si piega volentieri al liberismo continentale e nordatlantico, altrettanto non si può dire della politica sociale e civile, di quella dei...
  • Il centro si dissolve, la sinistra tace e la destra fa il comodo suo

    Le magnifiche sorti non progressive, e tutt’altro che progressiste, di quella “Cosa di centro“, di cui vaneggiavamo soltanto nemmeno ventiquattro ore fa, si sono infrante sul muro contro muro degli sragionamenti di Renzi e Calenda fatto di un florilegio malevolo di mezzi insulti e mezze considerazioni pseudo-politiche. I due...
  • In senato e fuori, boicottiamo La Russa

    Con le dichiarazioni su via Rasella il presidente del senato Ignazio La Russa ha passato il segno. Sono mesi che insiste nel rivendicare una storia impresentabile, con provocazioni, mezze verità, un passo avanti e quattro indietro. L’incarico che svolge in nome e per conto della Repubblica italiana, nata dalla...
  • L’unità delle opposizioni sociali e parlamentari contro il post-fascismo

    La toppa è peggio del buco. Le spiegazioni, le mezze giustificazioni, mal dette, mal poste e bislacche quanto basta per dare adito all’ipotesi che qualche ora in più sui libri e lontano dalla pubblicistica neo e postfascista gli avrebbe fatto bene, non consentono di assolvere il Presidente del Senato...
  • In quell’azione l’orgoglio di una città ribelle

    Il 23 marzo 1944 a Roma i Gruppi di Azione Patriottica (GAP) del Partito Comunista, realizzarono la più importante azione di guerra contro l’esercito occupante nazista in una capitale europea. Colpirono il III battaglione del Polizeiregiment Bozen in transito in Via Rasella di ritorno dall’addestramento militare. L’attacco provocò la...
  • Trump incriminato. Il Gop si compatta, i dem tacciono

    A dare la notizia è stato il New York Times, quotidiano della città dove Donald Trump è nato e cresciuto, ma anche uno dei giornali che il tycoon da quando è entrato in politica percepisce come un suo nemico personale: dopo anni di indagini il gran giurì si è...
  • Progetto “Memoria alterata” e “Repubblica presidenzializzata”

    La prima parola che mi viene in mente per significare il tutto è spudoratezza. Ma poi, a dire il vero, ne seguono molte altre. Ne faccio una breve rassegna che comprende pure qualche binomio: spregiudicatezza, spudoratezza, voluta ignoranza, revisionismo e negazionismo storici, convenienza politica, coerenza postfascista, nostalgismo, inaderenza costituzionale,...
  • Quando i bambini applaudono i capi di governo

    Una venatura di profonda tristezza si è stagliata sulle immagini istantanee della Presidente del Consiglio che, coadiuvata dal titanico ministro della Difesa, è balzata nella carlinga di un aereo militare, ha dispensato baci e abbracci un po’ virtuali a tutte e tutti e ha gioito dell’orchestrato coro fanciullesco di...
  • Le tensioni nell’Esercito costringono Netanyahu al passo indietro

    Accanto alla Cinema City a poche centinaia di metri dalla Knesset, ieri c’era anche Daniel A., riservista dell’esercito, tra le molte migliaia di israeliani scesi in strada a protestare contro la riforma giudiziaria avviata del governo Netanyahu. Daniel come altri militari nei giorni scorsi ha comunicato al suo comando...
  • La storica (e attuale) dicotomia tra Israele e la democrazia

    Una rivolta democratica può essere tale se si intende per sommovimento, sollevazione e protesta la possibilità stessa, intrinsecamente inclusa nei concetti appena citati, di essere parte ed espressione concreta di una critica tanto individuale quanto collettiva. In una democrazia moderna, il diritto di manifestare platealmente e diffusamente la propria...
  • La massima contraddizione: essere al governo e non essere antifascisti

    Bisogna essere volutamente disonsesti intellettualmente (avverbio persino immeritato per certi giornalisti e politici di destra) per affermare che i 335 martiri della Fosse Ardeatine vennero trucidati dai nazisti a causa della loro italianità, della loro appartenenza al popolo dello Stivale allora diviso in due degli effetti della Seconda guerra...
  • Il volto consueto della destra non si smentisce mai

    Le belle parole di Giorgia Meloni sulla straordinaria capacità evolutiva della destra italiana, segnatamente di quella sovranista, conservatrice e neonazionalista che sta al governo del Paese e che la riguarda direttamente, si infrangono alla prova dei fatti. La volontà repressiva del decreto – rave party, la continuità nel solco...
  • I dieci anni di Francesco, riformatore e impossibile rivoluzionario

    Più che opportunamente si fa riferimento agli ultimi due pontificati, precedenti quello di Jorge Mario Bergoglio, come ad un lungo periodo di restaurazione parziale di un tradizionalismo dottrinale da un lato e di un neo-cristianesimo dalle radici ben piantate in una revisione critica del Concilio Vaticano II. Giovanni Paolo...
  • La strage di Cutro e trent’anni di regressione italiana

    L’egemonia culturale, sociale e politica passa di mano o, per meglio dire, viene acquisita da nuovi dettami dell’epoca moderna in cui a prevalere sono i particolarismi, le selezioni disumane tra umani, la parzializzazione dei grandi problemi di convivenza tra i popoli che diviene tale nel momento in cui il...
  • Tradizione e innovazione nell’unità delle lotte in Francia

    Lo spontaneismo si addice ai movimenti dal basso, ad una irregolarità salvifica delle lotte che, a volte, sfuggono alla dirigenza politica e sindacale e prendono strade impreviste e, per questo, dimostrano una capacità di incidenza ancora maggiore nei confronti dei governi e degli apparati di potere che difendono controriforme...