L’improvvisa svolta progressista del PD. C’è da credergli?

Per chi, come noi comunisti, va dicendo da oltre trent’anni che si deve ridurre l’orario di lavoro a parità di salario, che si deve puntare su uno sviluppo economico che guardi al pubblico, riconducendo il privato al ruolo comprimario che gli assegna per prima la Costituzione repubblicana, che occorre mettere al centro dell’azione politica e sociale la contraddizione tra capitale e lavoro muovendo dal punto di vista degli interessi di quest’ultimo vasto mondo del disagio di una amplissima fetta di popolazione che sta, invece, scivolando sempre più nella categoria delle “nuove povertà“, ebbene, per noi che da sempre andiamo giaculando nel merito di tutto ciò, non si pone la questione della propaganda elettorale. Noi non facciamo propaganda elettorale. Nemmeno questa … Leggi tutto L’improvvisa svolta progressista del PD. C’è da credergli?