Il revisionismo storico e relativismo (anti)sociale dei “deportati” di Novara

L’adagio è: «Più se ne parla e più gli si dà visibilità». E’ vero, ma l’obiezione è: «Si può non parlarne e fare finta che tutto vada avanti così, come se si trattasse di un episodio, di un singolo “incidente di percorso”, di una estemporaneità, di una stravaganza di pochi cittadini che protestano, tra tanti e tanti altri che lo fanno senza scendere a livelli così bassi?» La risposta che mi do è: se ne deve parlare perché non deve sembrare nemmeno lontanamente che sia una bislaccheria passeggera, ma un fatto estremamente grave che connota una parte della incultura popolare, del sentire comune, della percezione contingente dell’attualità in rapporto con la enormità del lascito storico, politico e sociale che proviene … Leggi tutto Il revisionismo storico e relativismo (anti)sociale dei “deportati” di Novara