I tormenti di Pavese, 70 anni dopo

Non ricordo bene dove ho letto questa frase: «Solo l’intelligenza è portatrice dell’incomprensibilità della vita». E’ una frase tipica di un esistenzialismo però lontano dal pessimismo cosmico: si limita a tradurre modernamente l’antico adagio attrubuito a Seneca e ripreso dai padri della Chiesa, citato anche da Eco ne “Il nome della rosa“, secondo cui «…qui auget scientiam, auget et dolorem». Il collegamento con la consapevolezza dell’acquisizione di una frustrazione sempre maggiore, tutta interiore, per chi si arrovella nel cercare un senso della vita e dell’esistente, mi è sembrato quasi istantaneo e mi ha riportato in questi giorni a pensare a Cesare Pavese di cui oggi ricorre il 70esimo della morte. Come per Luigi Tenco, anche per Pavese all’epoca si parlò … Leggi tutto I tormenti di Pavese, 70 anni dopo