Elemosinieri del liberismo o neocomunisti?

Aveva ragione Maurizio Landini quando scriveva alcuni anni fa, in “Forza lavoro” edito da Feltrinelli, che in questa epoca di superficialità e superficialismi, quindi di comportamenti legati ad una (in)cultura simile, per accorgersi dell’esistenza dello sfruttamento del lavoratore c’era bisogno e c’è ancora bisogno di gesti eclatanti. La “materializzazione” di ciò che dovrebbe risultare evidente avveniva, ed avviene, mediante una risonanza mediatica che si attiva solamente quando qualcosa esce completamente dalla “norma” e diviene non una caratteristica del sistema in cui viviamo e che emerge per le contraddizioni del sistema che dovrebbe essere oggetto della consapevolezza singola e collettiva, ma per la “stranezza” di un episodio, di un gesto, di un evento. Facciamo qualche esempio: un rider, uno di quei … Leggi tutto Elemosinieri del liberismo o neocomunisti?