Carola, che forza il blocco della crudeltà e dell’odio

Carola Rackete è nelle mani dello Stato sovranista. Faccio molta fatica a chiamare Italia questo Paese che diventa sempre più irriconoscibile come quel Paese che, dopo la Seconda guerra mondiale, tra chiari e scuri della democrazia, portava con sé un alto tasso di solidarietà sociale, una rete di mutuo soccorso e di reciproca vicinanza tra tutti gli sfruttati e i più deboli. Voglio bene al mio Paese ma non lo riconosco più, non mi ci riconosco più e riesco ancora a sentirlo un poco anche mio solo se distolgo lo sguardo e l’orecchio dai comportamenti e dalle parole di tanti cittadini e dei rappresentanti del governo che inneggiano all’italianità come elemento primario di valutazione morale sopra ogni altro, per l’acquisizione … Leggi tutto Carola, che forza il blocco della crudeltà e dell’odio